Aggrediti e aggressori - la solita guerra - ma dove finiscono le armi di Nato e USA?

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13 settembre, 2024 - 09:43
È da un po’ di tempo, un po’ troppo per la verità, per fortuna non sempre, che quando ascolto in televisione un dibattito, anche fra gente accademicamente titolata, che inizia così: « Ecco veda, caro signore, lei dovrebbe sapere che da un lato ci sono gli aggrediti, cioè le vittime, e dall’altro gli aggressori, cioè i colpevoli ...», afferro il telecomando e spengo la televisione, sapendo che si concluderà con una rissa invereconda tra anti-putiniani e avversari accusati di putinismo. Coi giornali faccio prima, perché invece di accenderli, basta guadare i quotidiani in esposizione da “Gianni”, il giornalaio, che ha già letto tutti i titoli e, quando arrivo, è in grado di farmi un paio di battute sulle notizie del giorno più sintetiche di una sinossi! Lasciamo perdere i miliardi di dollari, roba da alta finanza internazionale, ma più concretamente, siamo sicuri che tutte le armi richieste da tutti gli aggrediti del mondo per difendersi dagli aggressori, finiscano nelle mani giuste, cioè in quelli che dovrebbero difendersi, senza esagerare nel reagire colpendo gli aggressori.

 

Quando pubblicai su Pol.it - la rivista telematica di Francesco Bollorino - l’articolo “In Italia assalti della malavita con armi da guerra” (http://www.psychiatryonline.it/node/10011), era il 22 marzo, 2024. Non sono trascorsi neppure 4 mesi e mi pare che la situazioni armi e proiettili da guerra, perforanti, incendiari, esplodenti, a frammentazione e che altro diavolo ne so, sia peggiorata di molto! Ecco perché adesso sorge legittimamente il dubbio, che queste armi fabbricate e vendute ai meschinetti aggrediti, finiscano per essere rivendute ad altri sordidi criminali, che rispecchiano pari ferocia dei venditori e dei fabbricanti. Sconosciuti o anonimi mercanti di schiavi, di droga, di fuggitivi dalle loro terre, sono preda di passeur di mare senza scrupoli. C’è anche chi ha pensato uno stolido “blocco navale”, per fermare la disperazione. La “Bossi-Fini”, per esempio, non solo non è stata abolita, ma è diventata un obbrobrio che chiamano la “Bossi-Bossi” per raddoppiarne la scelleratezza e la stupidità. Parole ancor più sciocche, non corrispondono a quello che vorrebbero indicare, intanto aggravano la nostra denatalità che sta correndo dritta verso l’estinzione del popolo italico.

 

Ecco l’elenco estivo della guerra italiana ai portavalori dell’anno corrente, il 2024. Il ministro Piantedosi ha già annunziato la sua presenza ma i vigilantes hanno fatto capire che preferiscono l’attenzione del ministro Crosetto, come a dire che con la guerra si risponde con la guerra.

Puglia, assalto a portavalori: spari e auto in fiamme nel Brindisino · www.tg24.sky.it › cronaca › 2024/07/04 › assalto-portavalori-brindisi-oggi · Un Assalto a un portavalori nel Brindisino, spari e auto incendiate La rapina sulla strada statale 613 - BRINDISI, 04 luglio 2024, 10:51 Redazione ANSA Un furgone portavalori è stato assaltato sulla statale 613, nel Brindisino, all'altezza di Torchiarolo. I malviventi avrebbero esploso colpi di arma da fuoco ed incendiato autovetture su entrambi i sensi di marcia per ostacolare l'intervento delle forze dell'ordine. A quanto si apprende da fonti investigative, non ci sarebbero feriti tra le guardie giurate che si trovavano a bordo del portavalori. Sarebbero state incendiate dai malviventi almeno tre auto ed un furgone. L'Anas comunica che è stata "temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni", la strada statale 613, con uscite obbligatorie "in direzione sud al km 12,500 e in direzione nord al km 17,000". Sul posto, per i rilievi e la viabilità, ci sono carabinieri, polizia e guardia di finanza.

Un’altra agenzia dalla Puglia ci conferma, purtroppo, questa guerra per il denaro. Assalto armato ad un portavalori e Far West sulla statale www.quotidianodipuglia.it › Regione · Assalto armato e far west sulla statale: auto in fiamme e colpi di pistola. Rapina in corso a un portavalori sulla statale 16, anche con uso di mitra e lanciagranate.

 

Meno male che questa volta manca il Veneto. Saranno tutti a Lignano Sabbiadoro, a fare una tranquilla balneazione, anche se la brutta notizia di Marcon, l’insalubre area commerciale sulla tangenziale di Mestre, non è una rapina di "Gioielli di Valenza", con sequestro di ostaggi come a febbraio scorso [si veda pol.it http://www.psychiatryonline.it/node/10011 del 22 marzo, 2024], ma un padre che dimentica in auto la figlia, la piccola Agnese, di un anno legata al seggiolino, la quale muore disidrata dal sole. (Venezia, la tragedia della bimba morta in auto per il caldo – RaiNews www.rainews.it › articoli › 24 luglio 2024). In Sardegna, invece, gli assalti al denaro si ripetono ferocemente con stile paramilitare. Non è la prima volta che la sede Mondialpol, a Caniga, borgata di Sassari viene presa di mira con armi da guerra. www.rainews.it › Cronaca › Criminalità e reati 29/06/2024 Video relativi a Rapina portavalori Sardegna oggi · Un fenomeno che si lega a quello degli assalti ai portavalori. Rapina ... Assalto armato a Sassari, è caccia al commando di 20 banditi · I malviventi hanno sparato contro i carabinieri e la polizia. Il Procuratore Generale Luigi Patronaggio: "Servono le migliori sinergie tra procure e forze dell'ordine" 01/07/2024 il racconto dell'assalto Mondialpol: «Ci siamo barricati in palestra e nei bar, ora abbiamo paura» di Luca Fiori Abitanti e commercianti di Caniga ancora sotto choc: «Abbiamo sentito una forte esplosione, poi gli spari»

 

Il quotidiano dell’Isola conferma. Assalto alla Mondialpol: armi dall'estero, munizioni da guerra capaci ... www.unionesarda.it › Cronaca Sardegna › Sassari e provincia 02 luglio 2024 alle 20:18 «Fucili d’assalto e munizioni non reperibili in Italia per l’assalto del 28 giugno scorso a Caniga, la banda entrata in azione nella sede Mondialpol ha usato materiale che viene commercializzato nelle armerie e non è in dotazione a forze armate e forze dell’ordine. Stessa situazione della rapina del 31 gennaio scorso sulla 131 (tratto di Siligo). Le indagini stanno facendo emergere nuovi allarmanti particolari sull’assalto. I proiettili con ogiva ad espansione, perforanti, sono munizioni da guerra che perforano i mezzi blindati e possono anche sfondare un vetro di sicurezza. Il personale dell’Arma dei Carabinieri investito dai colpi dei banditi è stato esposto ad un rischio gravissimo, una contestazione di tentato omicidio è altamente probabile». C’è chi spara sui Carabinieri, ma c’è anche chi spara sugli ospedali, sulla Croce Rossa, sui veicoli Onu, sulla popolazione, la affama ... ma finché siamo in democrazia “la maggioranza” può fare ciò che gli conviene al momento opportuno.

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