LA VOCE DELL'INDICIBILE
I suggerimenti della rêverie degli Artisti
di Sabino Nanni

Frigidità, o bestialità? La risposta del Poeta

Share this
18 ottobre, 2024 - 09:00
di Sabino Nanni
        Esiste, in tutti noi, un contrasto fra le nostre qualità propriamente umane (la tenerezza, la sensibilità, la lealtà verso le persone che amiamo) e le insopprimibili pulsioni istintuali che, prevalendo, ci trasformerebbero in bestie feroci, del tutto prive di considerazione per i nostri simili. Ciò è particolarmente evidente nell’amplesso. Come uscire da questo conflitto, senza sopprimere uno dei due aspetti vitali della nostra esistenza? Shakespeare ce ne parla nel Sonetto CXXIX:

 
Th’expense of Spirit in a waste of shame
Is lust in action, and till action, lust
Is perjur’d, murd’rous, bloody full of blame,
Savage, extreme, rude, cruel, not to trust,
Enjoy’d no sooner but despised straight,
Past reason hunted, and no sooner had
Past reason hated as a swallowed bait,
On purpose laid to make the taker mad.
Mad in pursuit and in possession so,
Had, having, and in quest to have extreme,
A bliss in proof and prov’d, a very woe,
Before a joy propos’d behind a dream,
All this the world well knows yet none knows well,
To shun the heaven that leads men to this hell.
 

        [Sacrificio dello Spirito (generativo) nello scempio del pudore: / tale è la libidine nell’atto del soddisfacimento; e finché l’atto dura, la libidine / è spergiura, assassina, piena di colpa di sangue, / selvaggia, eccessiva, volgare, infida; / appena goduta, immediatamente disprezzata, / al di là della ragione ricercata e, appena appagata, / al di là della ragione odiata come un’esca inghiottita; / un’esca posta al fine di far impazzire chi vi abbocca; / folle nella ricerca e durante il possesso, / sfrenata nel possesso stesso e nella sua ricerca, / beatitudine mentre la si prova e, provata, una vera pena; / prima una gioia che si offre dopo un sogno; / tutto ciò sa bene il mondo, ma nessuno sa bene / sfuggire al paradiso che porta gli uomini all’inferno.]

 

        È qui illustrata, in modo vivo, la situazione che promette una beatitudine paradisiaca, ma che minaccia di far piombare nelle pene dell’inferno. Molti individui sono incapaci di tollerare il conflitto tra umanità e bestialità. Alcuni lo affrontano reprimendo o rimuovendo le pulsioni istintuali, ossia optando per la frigidità. Altri si abbandonano agli istinti, spesso mascherando tale rilassatezza negandola ipocritamente. Altri ancora scindono la tenerezza dalla sensualità, rivolgendole a persone diverse fra loro: frigidi verso le consorti, che amano, e sfrenatamente sensuali verso le prostitute, a loro affettivamente indifferenti; sono coloro che “quando amano non desiderano, e quando desiderano non possono amare” (Freud).
        Solo persone interiormente salde e sane sanno mantenere una “tensione dialettica” tra tali inclinazioni tra loro incompatibili, senza produrre lacerazioni nel loro mondo interno. Ciò rende possibile una “sintesi”, vale a dire non un compromesso, ma un vero e proprio superamento della contraddizione. Questo, nel rapporto fra un uomo e una donna che si amano, si manifesta nel “gioco” erotico. Anch’esso, come ogni attività ludica, contiene in sé qualcosa di paradossale. Come i bambini manifestano la loro amicizia e il loro affiatamento “scontrandosi” nel gioco della guerra, così avviene tra due innamorati che si uniscono in un amplesso che, di per sé (senza una certa quota di sublimazione delle pulsioni), sarebbe animalesco.
        Shakespeare non considera tale tipo di superamento della contraddizione, però propone un altro tipo d’esperienza paradossale: quella della Poesia. Qui l’Arte trionfa sulla brutalità bestiale, ponendola al servizio dell’amore per la Bellezza, una qualità propria dell’essere umano. Il grande Poeta sa suscitare in noi un sentimento di ripristinata armonia interiore, pur affrontando ciò che più tenderebbe a sconvolgerla; sa ricomporre quelle fratture interiori che impedirebbero a tutti noi di vivere con pienezza la nostra vita. E questo lo fa, paradossalmente, anche quando ci parla di fratture presentate come non ricomponibili.

 

> Lascia un commento



Totale visualizzazioni: 165