I lavori delle Sessioni 4 - Interventi di Luchini, Tagliaro - Le sansioni amministrative previste dall'art.75 del D.P.R. 309 del 1990: bilancio e proposte di modifica

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5 dicembre, 2012 - 17:13

 

Interventi alla sessione di lavoro 9 :" Le sansioni amministrative previste dall'art.75 del D.P.R. 309 del 1990: bilancio e proposte di modifica"

 

 

 

 

Intervento di A. Luchini,

responsabile USL, Milano.

 

 

Il 2000 è stato caratterizzato da un significativo aumento dei consumatori di droghe leggere, da un incremento delle segnalazioni ai SERT, nonché dal moltiplicarsi delle sanzioni.

 

Analizzando la casistica, Luchini osserva come molte delle segnalazioni da parte di utenti di droghe pesanti provengano da soggetti in gran parte già conosciuti; inoltre, l’età media del fruitore di tali sostanze rimane ferma intorno ai 23 anni e l’uso della cocaina tende ad equivalersi a quello dell’eroina.

In questo intervento si sottolinea la notevole difficoltà nell’intraprendere percorsi terapeutici per extasi, cocaina e, in generale, nei casi connessi all’uso di droghe stimolanti. In tale contesto, lo scopo dei servizi è di agganciare il maggior numero di soggetti possibile.

Nelle esperienze recentemente monitorate si individuano alcune caratteristiche comuni cui Luchini accenna brevemente: si tratta per la maggior parte di giovani consumatori (la fascia di età si aggira intorno ai 26 anni), hanno un lavoro, bassa scolarità, scarsi interessi generali, spesso manca, da parte di questi soggetti, la comprensione della avvenuta segnalazione alla prefettura.

Luchini parla dell’importanza della terapia di gruppo finalizzata all’avvicinamento al mondo giovanile e, proprio per questo motivo, sostiene che tale strumento debba essere utilizzato fuori dal contesto del SERT, al di là, quindi, dell’ambiente istituzionale (anche se condotto da personale del SERT). Tutto questo, secondo Luchini, contribuisce a delineare una dimensione maggiormente motivante, la realizzazione di esperienze più elastiche, infatti, permette il crearsi di un tipo di collaborazione definibile di "auto-mutuo-aiuto".

Bisogna puntare, quindi, sulla motivazione e sulla consapevolezza, per poter superare la visione meramente segnalatoria.

Dal punto di vista organizzativo-legislativo, infine, è ribadita la necessità di una programmazione a livello territoriale; in particolare, ruolo centrale deve essere attribuito alle USL che dovrebbero saper costruire la situazione dei cambiamenti dei fenomeni in tempo, per così, dire reale.

 

 

Intervento Dott. F. Tagliaro (Roma)

 

"L’analitica tossicologica quale strumento oggettivo nella diagnosi degli abusi di sostanze".

Nell’ambito di una strategia analitica tossicologico-forense, sono necessari:

 

 

  1. test di screening; 2) test di conferma.

Rientrano nel primo gruppo: immunoassey, TLC, elettroforesi capillare; nel secondo, per esempio, gas cromatografia.

I campioni biologici utilizzabili, ai fini degli accertamenti tossicologici, sono numerosi e, anzi, devono necessariamente essere molteplici in quanto, a campioni diversi corrispondono informazioni diverse: saliva, sangue, urina, capelli/peli, unghie, devono essere utilizzati. Infatti, su uno stesso campione di soggetti, è stato dimostrato che, nella maggior parte dei casi, i risultati di test su urina hanno dato alcune informazioni, mentre, attraverso l’analisi di capelli si sono avute informazioni più attendibili e complete.

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