Intervista a Acanfora

Share this
30 novembre, 2012 - 15:23

 

Esposito:  Dott. Acanfora, è stata studiata nell'indagine da lei condotta sugli insegnanti, la dimensione 'efficienza' professionale e 'stress lavorativo', cioè a dire si può stabilire quanta 'percezione' della propria efficienza lavorativa hanno gli insegnanti?

ACANFORA: I  livelli di soddisfazione degli insegnanti rispetto al loro lavoro è molto alto, però dall'altra parte si vede come i segni e i sintomi del burn-out sono molto importanti. Quindi pure lavorando con grossa soddisfazione e con alta creatività, alla fine presentano segni e vissuti di stress. Percepiscono questo stress e la sua ricaduta sul proprio lavoro e sulla vita personale e familiare e dicono che il burn-out condiziona molto il proprio lavoro e per questo motivo fanno molte richieste di intervento psicologico. Addirittura circa l'80% degli insegnanti chiede l'intervento di esperti per essere aiutato, innanzitutto a livello personale ad affrontare i propri problemi di stress, e allo stesso tempo vogliono un aiuto anche per risolvere i problemi lavorativi nel rapporto che hanno con i propri alunni, in particolare i più problematici. Gli insegnanti sentono molto la ripercussione dello stress sia sulla loro vita privata sia su quella lavorativa.

Esposito: Quanto è importante integrare le funzioni del DSM nell'ambito dei progetti di formazione della scuola, anche alla luce della Legge 328 sull'assistenza socio-sanitaria territoriale? Chi saranno i soggetti protagonisti di questa integrazione?

ACANFORA: La Legge 328 è fondamentale per cercare di conoscere i problemi della scuola, perchè come Dipartimento di Salute mentale siamo molto interessati a lavorare per poter fare una ottima prevenzione primaria, rilevare tutte quelle situazioni che possono essere causa di disagio e fare una prevenzione secondaria da rivolgere alla adolescenza e quindi fare la diagnosi precoce di tutti i disturbi psichici, in modo tale che non arrivino al nostro dipartimento in fase avanzata e in situazione di cronicità, e iniziare subito una farmacoterapia e un intervento riabilitativo psicosociale.

Esposito: Com'è la situazione del burn-out degli insegnanti in Campania e in special modo nel napoletano?

ACANFORA : Noi in Campania abbiamo svolto questa indagine su un campione di 400 insegnanti (in quattro scuole elementari e in due scuole medie), e un'altra indagine simile è stata svolta anche nel salernitano. I dati hanno evidenziato una non elevata percentuale di burn-out degli insegnanti rispetto a quella dei medici (sembra che i medici siano molto più stressati rispetto ad essi), però ci aspettavamo percentuali di stress molto più alte, evidentemente gli insegnanti si sono fatti condizionare nel rispondere al questionario a fattori legati alla difficoltà di mostrare delle debolezze nel loro ruolo professionale, mentre i medici si sono dimostrati più franchi e coraggiosi.

Esposito: ...probabilmente gli insegnati non hanno a che fare con soggetti 'malati' o 'patologici'....

ACANFORA: ...certo, sono d'accordo, c'è una grande differenza da questo punto di vista, e questo incide sul vissuto di stress nell'ambito del proprio lavoro.

> Lascia un commento


Totale visualizzazioni: 2508