Intervista a M. Esposito

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26 novembre, 2012 - 13:52

D: Il vostro gruppo ha riferito a proposito dell' uso del Rituximab nella terapia di un caso di atassia cerebellare paraneoplastica. Avete esperienza di altri pazienti trattati?
R: Finora abbiamo trattato con Rituximab una sola paziente con sindrome paraneoplastica ma abbiamo altri pazienti che stanno per essere avviati al trattamento. A causa dell' alto costo del farmaco e della sua attuale indicazione principale in oncoematologia noi non eseguiamo il trattamento presso la clinica neurologica (prof. Vincenzo Bonavita) ma presso l' ematologia della nostra universita' (Federico II, Napoli, ndr). 
D: Il Rituximab e' attualmente approvato per il solo uso in oncoematologia. Come viene fornito il farmaco per queste terapie?
R: Il farmaco viene fornito dall' azienda produttrice del Rituximab (Roche) attraverso la farmacia centrale della nostra azienda ospedaliera. Il farmaco viene inviato al reparto di ematologia, dove esiste gia' una consolidata esperienza nel suo uso. 
D: Ci sono stati effetti tossici o altri effetti collaterali durante la terapia?
R:Il Rituximab non ha dato nessuna tossicita' ed ha offerto un notevole vantaggio clinico rispetto alle terapie convenzionali. La paziente non riusciva a deambulare e dopo il trattamento ha ripreso ad uscire di casa!
D: il Rituximab e' un farmaco gravato da un alto costo. Crede che il rapporto costo-beneficio sia vantaggioso?
R: Nonostante l' alto costo del farmaco la risposta brillante della paziente ci ha convinti che in casi selezionati il rapporto costo-beneficio sia favorevole. Nel nostro caso, la presenza di una malattia neoplastica sottostante avrebbe complicato l' uso di immunosoppressori piu' tradizionali e il rituximab si e' dimostrato assai utile e ha reso non necessaria la terapia piu' aggressiva della malattia oncologica.
D: Rispetto alle terapie convenzionali, come si colloca il Rituximab?
R: Rispetto agli immunomodulanti classici il rituximab offre teoricamente alcuni vantaggi. Tuttavia, in virtu' dell' alto costo, in prima osservazione farmaci piu' tradizionali potrebbero essere preferiti. In realta' in un certo numero di pazienti selezionati, il rituximab potrebbe anche essere considerato gia' in prima scelta per la sua bassa tossicita' e efficacia.
D: Se qualche collega volesse contattarvi per inviare pazienti, potrebbe farlo? R:Abbiamo gia' avviato dei contatti con altri centri per avviare alcuni pazienti alla terapia con Rituximab e in caso qualche collega voglia avviare pazienti a questo trattamento puo' rivolgersi alla Clinica Neurologica Federico II, Dipartimento di Scienze Neurologiche (prof. Bonavita e prof. Orefice)

(a cura di Francesco Roselli)

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