Amici, questa settimana l'immagine che ho preparato per la rubrica nasce da un avvenimento che mi coinvolge in prima persona, la nuova tragedia della mia città, Genova, nuovamente colpita da un disastroso alluvione. Mentre disegnavo, confesso che le lacrime mi scorrevano sul volto, ma stringevo i denti e pensavo alla forza, al coraggio e alla determinazione dei miei concittadini, alle tante persone, ragazzi e non più giovani, che hanno preso le pale e indossato stivaloni e iniziato a scavare, pulire, aiutare in ogni modo possibile chi ha visto, ancora una volta, finire nel fango anni di lavoro e sacrifici. Un tragico errore, una fatalità, anni di incuria: mille sono i motivi che hanno portato al ripetersi di scene già viste, scene di dolore, di rabbia, di orrore, di morte. Ma ci siamo rimboccati le maniche e andiamo avanti, ingoiando le lacrime, trasformando l'ira in forza per ricominciare. Noi siamo genovesi: non ci arrendiamo.
Aglaja