Troppi pazienti depressi interrompono la terapia prima dei 6 mesi necessari.

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27 gennaio, 2015 - 10:36

L'Agenzia del Farmaco ha pubblicato in questi giorni il Rapporto Nazionale sull'uso dei farmaci relativo al periodo gennaio/settmbre 2014.

Per quanto riguarda i farmaci di utilizzo psichiatrico colpise il dato relativo al precoce abbandono della terapia antidepressiva da parte dei pazienti che soffrono di depressione. 
I dati provenienti dai Database amministrativi delle ASL mostrano che nel 2014 la percentuale di pazienti aderenti risulta solo del 39,1%, sebbene in lieve aumento rispetto agli anni precedenti.

Indipendentemente dall’antidepressivo utilizzato (SSRI o antidepressivi triciclici), le linee guida raccomandano un trattamento di almeno 6 mesi nei pazienti affetti da depressione, in virtù dell’alto rischio di recidiva a cui si attribuisce gran parte dei costi economici e sociali della depressione. Precedenti studi osservazionali hanno tuttavia dimostrato che quasi il 50% dei pazienti in trattamento con antidepressivi sospende il trattamento nei primi tre mesi di terapia ed oltre il 70% nei primi 6 mesi.

Si registra inoltre una percentuale pari al 23,6% di pazienti trattati con farmaci antidepressivi occasionali, sebbene in calo rispetto al 2013.

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