CLINICO CONTEMPORANEO
Attualità clinico teoriche, tra psicoanalisi e psichiatria
di Maurizio Montanari

Sesso e psicosi.

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26 maggio, 2020 - 10:02
di Maurizio Montanari
La clinica lacaniana ha imposto un linguaggio, sovente declinato nel dire comune, a volte non completamente padroneggiato anche all’interno dello stesso ambito  degli addetti ai lavori. Mi riferisco alla questione dell’incontro sessuale come contingenza di scatenamento nei casi di soggetti pre -psicotici, altrimenti chiamati psicosi bianche.  
 
Gli studi formativi sono improntati ad un rigore cartesiano i cui assi non sempre si possono applicare pedissequamente nella pratica clinica.
 
Ricordo una lezione, alla quale assistevo da giovane studente. Dunque mille anni fa, e da allora il concetto di psicosi e della sue manifestazioni ha di certo mostrato una  indubbia plasticità interpretativa. Il soggetto era definito dal relatore come ‘psicotico bianco’, dunque da maneggiare con cura, pena il suo crollo. La contingenza scatenante da manuale consiste nel  trovarsi nella posizione occupante  il posto del un padre, il che richiama una zona cieca nella tensostruttura simbolica del soggetto che porta alla deflagrazione della psicosi, tradotta spesso nella produzione di fenomeni elementari: allucinazioni uditive, visive eccetera. Poco ancora si parlava del sinthomo che tiene annodato il soggetto con qualcosa di irriducibile all’interpretazione, anch’esso custode di uno stato fragile. Lettura questa piu' all'ordine del giorno come la clinica ci insegna. 
L’incontro  con la sessualità è sempre stato  insegnato  essere l’altro grande elemento di rottura e dissoluzione,  il che si traduce nel concetto che lo psicotico non fa sesso, non diventa padre,  pena lo scompenso. 
Eravamo tutti seduti. Il relatore disse ‘ Marco ( ovviamente nome di fantasia’) ha una fidanzata, ma quando si tratta di andare al dunque, non succede  nulla’ 
 
Ahhhhh! Ehhh! Ecco! Vedi?!?! Chiaro!’' Certo, ovvio! erano i commenti unisonanti degli allievi, stroncati dal relatore che chiosò con ‘ si, ma questo perché la fidanzata aveva mal di testa, e non ne voleva sapere’. 
 
'Ah..mh...' , delusione di massa di futuri clinici che avevano imparato la lezione sul libro mancando della necessaria revisione con la carne e la parola dell’analizzante. 
 
La realtà è che le contingenze di scatenamento che noi tutti, lacaniani, abbiamo appreso sui testi, a poco possono se non si modificano alla prova dei fatti, il che rende alcune trattazioni sulla psicosi e la sua evoluzione affascinanti trattati teorici che si schiantano all'atto della verifica ( un pò come l'applicazione del "Complesso di Telemaco" a Renzi).
Per quella che è la mia esperienza, non obsoleta, ma quantomeno quindicinale, posso dire che sessualità, paternità  e psicosi bianca si incontrano e convivono, seppure con difficoltà 
Marco, altro nome di fantasia, conosce uno scatenamento violento dopo la laurea, ‘perdendo il proprio nome in paese, e diventando solo un dottore come tanti’. Seguì il ricovero, la riabilitazione, fino a che la psicosi non socchiuse le sue voragini lasciandogli buone possibilità di vita. ‘Scopare con la mia fidanzata’, le poche volte che me lo chiede, è uno schifio, una cosa meccanica . Questo coso che ho tra le gambe funziona , ma io patisco angoscia sia prima che dopo, e sono sereno quando lei ha finito. 
 
I loro rapporti sono rari, coem prima del so crollo,  ma non meno di quelli di tante coppie nevrotiche. 
Alberto invece ha raggiunto una pacificazione dopo l’esplosione di una psicosi conclamata e certificata, avvenuta in occasione della sua promozione ad un ruolo superiore nella sua azienda. Oggi è un uomo di cristallo, ‘riparato’ come dice lui, pur sostenendo ciò che Antonio   Albanese  diceva nel film ‘ La seconda notte di nozze’  :  ' uno che è stato male di testa lo si vede anche  distanza di anni’ . Sia prima della deflagrazione della psicosi, sia dopo, egli ha scelto di ‘non volersi occupare del sesso, ma di accettare le avances della sua ragazza quando ci sono. Il sesso non era nè angosciante nè misterioso, semplicemente un argomento ed una ritualità che non lo attirava. ' Io non la capisco ( la fidanzata) , non ci trovo nulla se non qualcosa di sudaticcio. E’ come un bottone che si preme e poi si spegne’. I suoi rapporti sessuali non sono per lui per nulla soddisfacenti,   ma ci o sono.   
 
In pratica in questi casi,  sia prima dello scompenso che dopo, il sesso appare come un enigma, spesso angosciante, ma non  è quasi mai il diretto agente del crollo. Altri i momenti, le contingenze, rispetto alle quali l'attività sessuale appare di non primaria importanza. 

Questo ci dice quanto nella  formazione dei futuri clinici sia sempre necessario un insegmento  meno   aprioristico, quanto  invece basato sulla costante messa in discussione della teoria. 

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