Riflessioni (in)attuali
Uno sguardo psicoanalitico sulla vita comune
di Sarantis Thanopulos

Ha vinto Biden: la democrazia alla sua prova più difficile

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14 novembre, 2020 - 18:07
di Sarantis Thanopulos

 

Dialogo tra Sarantis Thanopulos e Ginevra Bompiani

 

Ginevra Bompiani: “Ha vinto Joe Biden. Me lo annunciano via via le amiche..

Qualche maschio protesta: Biden è stato complice della rovina della Libia, della Siria, dell’Irak.. Biden è l’espressione dell’America che conosciamo: rapinosa, vanitosa, arrogante, mistificatoria..

Ma Trump rappresenta, insieme a questo, una parte dell’America che non conosciamo e non vogliamo sapere.

Trump distrugge l’ambiente, costruisce muri, separa i bambini dai genitori, si finge malato, poi guarito, abbandona gli alleati alla strage.. Trump non è solo arrogante, è tronfio, non è solo stupido, è pazzo, non è un mistificatore, è un bugiardo, non si vanta, si pavoneggia: è sempre un gradino più su o più giù di qualsiasi scala, quel gradino che la volgarità permette di salire o scendere, come una forma di libertà. La sua fortuna è qui: quella dei Salvini, dei Berlusconi, dei Bolsonaro, la fortuna di non avere bisogno di decoro o coerenza. Sono liberi, possono ballare sul podio con passi di rinoceronte o baciare il rosario con gesti da criceto. Hanno in sé il tratto moderno, sguaiato e scurrile, di quegli agili viventi che costituiscono l’anello di congiunzione fra l’umano e l’animale, fra tecnica e natura, di quelli che appaiono a loro agio ovunque perché nessun regno li contiene: le scimmie.

E’ il recupero di un esilio. E’ il nuovo umanoide.

Nessuno può chiedergli niente perché non hanno stretto alcun patto; nessuna lingua li impegna, nessun’abito li costringe, sono liberi come il cuculo senza nido, come il topo che a tutto si adatta, liberi, non come l’aria, ma come la polvere che viaggia nell’aria.

Non deve stupire che metà della popolazione li voglia, perché questa è proprio la libertà che vuole, così come la lingua del banditore è quella che ascolta più volentieri; è la libertà dagli affetti e dagl’impegni, la libertà di dipendere senza appartenere.

Sì, questo era ed è Trump.

Biden appartiene alla specie umana, ingannevole e compita, bonaria e inesorabile, quella specie che è la nostra, nelle cui braccia possiamo dormire, mentre la sua voce ci culla, e persuade i nostri sogni che qualcuno un giorno li avvererà.

Grazie al cielo, ha vinto Biden!

 

 

Sarantis Thanopulos: “Gli umanoidi che descrivi lucidamente, sembrano anarchici ma sono servi. L’anarchia è l’assenza di un principio da cui si costruisce un ordine e emana la sua legittimazione. Invece nella giungla umanoide regna il principio del più forte, di chi è più senza scrupoli e spietato. La democrazia vera ingloba l’anarchia. Essa si fonda su due principi: quello della maggioranza e quello del rispetto delle minoranze. Il secondo principio è dinamico e rende tale anche il primo. L’orientamento maggioritario nasce dal confronto tra minoranze che gli imprime una costante apertura alla ridefinizione.

Hai ben chiarito che la libertà che i seguaci dei condottieri pazzi -e profondamente ottusi, stupidi (dietro la loro astuzia criminale)- amano, è menzogna esistenziale. La libertà esiste solo nel legame tra differenze, tra persone diverse ma pari. Le masse di tutti i “trumpiani” del mondo sono fatte, invece, di individui isolati, ostili a ogni forma di appartenenza che è fondata sulla differenza, ostili alle loro stesse inclinazioni personali che li sbilanciano verso la vita. Monadi indifferenziate e tra loro indifferenti, mosse dalla propria inquietudine (l’aver perso il senso della loro esistenza) che, spingendole qui e là, le istupidisce.

Lo scontro è tra noi cittadini liberi e gli umanoidi, machine comportamentali asservite a un vivere impersonale, i cui leader sono degli automi. Basta guardare le movenze di Trump, nei suoi comizi, per rendersene conto. Tuttavia dobbiamo chiederci: da dove vengono fuori costoro? Biden ha vinto le elezioni (e già respiriamo meglio), ma la democrazia è oggi di fronte alla sua prova più difficile: eliminare le cause della disumanizzazione.”

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