Shakespeare

LA VOCE DELL'INDICIBILE
Il misero destino del fiore splendido e profumato: un tipo di paziente difficile illustrato nel Sonetto XCIV di Shakespeare
16 febbraio, 2024 - 10:53
Anticipo qui un frammento di un lavoro in corso (che spero di poter portare a compimento) riguardo ai suggerimenti che Shakespeare offre al clinico nei suoi Sonetti. Nel Sonetto XCIV, il Poeta illustra la natura di un tipo di paziente particolarmente difficile (talora impossibile) da trattare per...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
La tristezza e la felicità di un bel sogno che finisce. Un amore di tipo edipico nel sonetto LXXXVII di Shakespeare
5 gennaio, 2024 - 11:27
      L’amore edipico è un importante episodio nella storia evolutiva di tutti noi. Da esso possono derivare, in gran parte, le nostre fortune, come pure le nostre disgrazie. Siamo sicuri di averlo superato nella vita adulta? Shakespeare, nel sonetto LXXXVII, c’...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Realismo, severità morale e rispettoso riserbo nel sonetto LXXII di Shakespeare
20 ottobre, 2023 - 10:11
Ci sono situazioni in cui la cosa migliore che può fare un terapeuta è tacere. Quando è chiaro che il paziente è già arrivato, per conto suo, a comprendere il carattere immorale di certi suoi sentimenti o comportamenti ed è disposto a porvi rimedio,...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Perché mai non dovremmo suicidarci? La risposta di Shakespeare e Dostoevskij
11 settembre, 2023 - 10:06
        Di fronte all’aspirante suicida, troviamo con difficoltà le parole che potrebbero riconciliarlo con la vita. Si rivela, di solito, sbagliato e controproducente contrapporre ai suoi argomenti parole che, ai suoi orecchi, suonerebbero come menzogna e vuota...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Amore come cura o come veleno: corpo e pensiero dell’innamorato nei sonetti XLIV e XLV di Shakespeare
10 giugno, 2023 - 10:36
        Pubblico qui anticipatamente un frammento di un lavoro che ho ancora “in cantiere”: i miei commenti ad alcuni Sonetti di Shakespeare da cui il clinico può trarre preziosi suggerimenti.         Proust riteneva che...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Sonno della coscienza, vulnerabilità agli inganni, risvegli traumatici e terapeutici: “La Tempesta”
26 novembre, 2022 - 09:16
        Il “sonno della coscienza” (l’incapacità di cogliere, nel mondo esterno, inganni, pericoli e minacce) si manifesta esteriormente con apparenti ingenuità e ottusità; esso, in realtà, svolge una funzione difensiva a carattere...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Il leader autoritario ed il suddito accondiscendente. Illusione primaria e disillusione brutale
12 marzo, 2022 - 16:12
        Il leader politico dei regimi autoritari può essere più o meno rozzo, più o meno colto, ma i rapporti coi sudditi saranno sempre dominati, da parte sua, da quella forma primitiva di narcisismo che porta a sopravvalutare sé stesso ed a...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Il tormento e l’estasi dell’adolescente malato d’amore. Shakespeare e Proust
25 settembre, 2020 - 11:00
        Come possiamo comprendere il tormento e l’estasi di un adolescente malato d'amore? Come possiamo interessarcene? Come comprtarsi con lui? Come pendercene cura? Fedele allo spirito di questa rubrica, cerco di dare una risposta con l'aiuto, oltre che dell...

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IL SOGGETTO COLLETTIVO
Dare spazio alla variabilità senza tempo
9 settembre, 2020 - 11:53
Un ossimoro Potrei anche parlare di variabilità fuori dal tempo; intenderei qualcosa di diverso dallo sviluppo storico di un fenomeno dentro al tempo, che prima si presenta così e poi cosà. Da dove mi verrebbe la bizzarra idea? Niente meno che da Freud e...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
COVID-19: Di fronte alla pandemia: ubriacatura maniacale e crollo depressivo come nemici del realismo e della razionalità.
23 marzo, 2020 - 18:20
      Ci troviamo, in un periodo di emergenza, di fronte a difficili problemi, che tuttavia esigono una soluzione il più possibile rapida: le caratteristiche del coronavirus ci sono ancora in gran parte sconosciute; non disponiamo, al momento, di terapie sicuramente...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Sentirsi “intero” in un rapporto: lo “holding” in Shakespeare, Baudelaire, Winnicott
30 dicembre, 2019 - 09:47
        Noi tutti tendiamo a ritenere cosa ovvia che ogni individuo si senta tutt’uno (e non diviso in frammenti), si senta sé stesso e non un altro, si senta interamente contenuto nel proprio corpo. Perciò, tendiamo a considerare come appartenenti ad un...

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IL SOGGETTO COLLETTIVO
Un discorso scabroso, anzi scientifico
10 dicembre, 2019 - 11:01
Dal dialogo tra Catherine Millot e Jacques Lacan, un’interferenza tra analizzante e analista ma non solo, potrebbe prendere le mosse un discorso scabroso. Siamo ai tempi in cui Seuil pubblicava Télévision di Lacan e Lacan scriveva una lettera agli italiani...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Shakespeare e il fondamento profondo del riguardo per sé: il sonetto XXII
22 aprile, 2019 - 09:30
Perché i singoli depressi, pur con la stessa gravità apparente della sintomatologia, rispondono in modo così diverso al trattamento antidepressivo? Ad un estremo si colloca la persona che pare essere stata colpita da tutte le possibili sventure (anziano, vedovo, abbandonato...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
Il narcisismo paterno e i crimini delle figlie: Danao e Lear
9 dicembre, 2018 - 18:37
Se un genitore si attende dal rapporto con la sua prole un pieno appagamento narcisistico, senza limitazioni; se offre e pretende un rapporto esclusivo con i figli, in questi permarranno affetti primitivi, ambivalenti, che si risolveranno nel tradimento e nell’odio. La letteratura che ne...

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LA VOCE DELL'INDICIBILE
L’odio omicida del depresso verso i figli: i suggerimenti di Shakespeare
12 novembre, 2018 - 11:16
Che le gravi forme di depressione vadano trattate anche con mezzi farmacologici, a me pare indiscutibile: la depressione, oltre che far soffrire terribilmente il paziente, a lungo andare produce danni permanenti di ordine psicologico, sociale, biologico; va, quindi fermata con i farmaci, che...

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Mente ad arte
I misteri dell’Otello
18 luglio, 2014 - 18:13
Otello riserva sempre occasioni di approfondimento, tanto più se mediato da Orson Welles. Ho chiesto a Giorgio Placereani, appassionato da anni delle opere di Welles, di scrivere un breve testo di riflessione sugli enigmi del personaggio shakespeariano. Giorgio Placereani, insegnante e...

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Mente ad arte
Gli attor-comici sono un po’ matti? Uno studio scientifico cerca di rispondere
7 giugno, 2014 - 09:52
  A maggio di quest’anno è stato pubblicato sul British Journal of Psychiatry un articolo che poneva l’interessante domanda che ho cercato di tradurre nel titolo di questo blog (Ando et al., “Psychotic traits in comedians”, BJP 2014). Il tema è piuttosto...

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