Gli italiani sono ancora longevi e in forma, nonostante i vizi a tavola , la sedentarietà e il fumo. Ma rischiano sempre di più che, pur se il corpo ancora si mantiene, la mente entri in un pesante stato depressivo. Lo provano i dati del rapporto Osservasalute, presentato ieri presso l’Università Cattolica di Roma, che mette in luce un dato estremamente allarmante: In dieci anni sono quadruplicate le dosi di farmaci antidepressivi consumate dai nostri connazionali, che sono passate dallo 0,8 per cento del 2000 al 3,6 per cento abitanti registrato dagli studiosi nel 2011. Se le donne appaiono più a rischio per questo ed altri problemi, come ad esempio di bere occasionalmente per ubriacarsi, per i maschi l’umore cupo si traduce a volte in gesti estremi, come i suicidi, che appaiono anch’essi in salita. E pur se l’Italia è la regione europea con il minor numero di gesti estremi, secondo Walter Ricciardi, curatore del rapporto, “negli ultimi quattro anni stiamo assistendo a un aumento dei suicidi per motivi economici del 20-30 per cento”.
Fonte: Avvenire dal 30 aprile, pagina 11
Su quali basi il Prof.
Su quali basi il Prof. Ricciardi asserisce che il 20 oppure il 30% dei suicidi è per motivi economici? Perchè non è preciso sul 20 o sul 30? dai dati dovrebbe evidenziarsi. Oppure è una battuta giornalistica per farsi notare?