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SE MI LASCI TI CANCELLO: UN FARMACO PER DIMENTICARE I RICORDI DOLOROSI

7 Lug 14

Secondo un gruppo di ricerca dell’University Medical Center Mainz, in Germania, alcune forme di fobia e di disturbi da stress post traumatico potrebbero essere curati con lo stesso farmaco utilizzato per curare il morbo di Parkinson. I risultati saranno presentati durante il Forum europeo delle neuroscienze, che si terrà a Milano dal 5 al 7 luglio.
 
Un farmaco utilizzato per trattare la malattia di Parkinson potrebbe aiutare anche le persone che soffrono di fobie o di disturbi da stress post traumatico. È l’ipotesi di alcuni scienziati tedeschi, che stanno esplorando gli effetti della psicoterapia per combattere la memoria di eventi spaventosi in combinazione con un farmaco chiamato levodopa, o L-Dopa. Si tratta di un tipico rimedio contro i disordini del movimento, ma che potrebbe anche essere utile per superare i cattivi ricordi.
Raffael Kalisch dell’University Medical Center Mainz ha presentato i primi risultati oggi (7 luglio) a Milano, durante la più grande conferenza europea sulle neuroscienze. Lui e i suoi collaboratori dell’Università di Innsbruck stanno conducendo esperimenti su topi e umani per esplorare i meccanismi psicologici e neurobiologici di ansia e paura.
“La paura è una reazione essenziale per la salute e la sopravvivenza, ma i ricordi legati a quelle situazioni possono causare ansie a lungo termine e fobie” dice il ricercatore. La cosiddetta ‘estinzione della paura’, utilizzata in psicoterapia, espone le persone a un trattamento di cui però non si possono prevedere le conseguenze. Ma recentemente è diventato sempre più chiaro che cancellare la paura legata a un trauma può far scattare importanti meccanismi per ristabilire il benessere.
L’estinzione della paura prevede che una persona sia sottoposta a uno stimolo neutrale, come un cerchio o uno schermo, insieme a una sensazione dolorosa. Ben presto il paziente inizia a prevedere il dolore in risposta al cerchio o allo schermo, e la paura diventa condizionata; a quel punto il cerchio viene mostrato senza lo stimolo doloroso, in modo che i due fattori vengano dissociati. In psicoterapia una persona spaventata dai ragni verrà in questo modo gradualmente rassicurata sulla loro non pericolosità.
Un programma di ricerca (non condotto da Kalisch) per testare la capacità di estinguere la paura su alcuni soldati operativi in zone di guerra ha mostrato notevoli differenze nelle varie reazioni ai brutti ricordi. Alcuni manifestavano sintomi di disturbi da stress post traumatico; al contrario, quelli che erano riusciti a mettere in pratica l’estinzione della paura mantenevano un buono stato di salute mentale. “Se si è mentalmente abbastanza flessibili da riuscire a cambiare le associazioni create dalla mente, allora si riesce a evitare meglio danni permanenti” commenta Kalisch. Tuttavia, la paura legata a vecchie associazioni mentali può sempre tornare sotto nuove condizioni stressanti.
Kalish e collaboratori hanno ora scoperto che il processo di modifica delle associazioni negative potrebbe coinvolgere i meccanismi cerebrali legati a piacere e ricompensa, e potrebbe quindi dipendere dal rilascio della dopamina, un neurotrasmettitore che controlla questi meccanismi. Questo li ha portati a pensare che la L-Dopa, medicina per trattare la malattia di Parkinson, potrebbe essere in grado di controllare il sistema che regola la paura.
Infatti la L-Dopa viene presa dal cervello e trasformata in dopamina, che non solo controlla i meccanismi di piacere e ricompensa e aiuta a regolare il movimento (da cui l’uso per il Parkinson), ma influenza anche la formazione dei ricordi. La persona – o il topo – che abbia ricevuto il trattamento di L-dopa dopo l’estinzione della paura potrà in questo modo creare un ricordo positivo più forte, in grado di sostituire più facilmente il ricordo negativo.
Questa scoperta solleva nuove domande sul ruolo di ricordi primari legati alla paura e sulla prevenzione secondaria. “Vorremmo riuscire a migliorare gli effetti a lungo termine della psicoterapia combinandola con la L-Dopa” dice Kalisch. Con questo scopo, il suo gruppo di ricerca sta per iniziare uno studio clinico su persone con la fobia dei ragni, per determinare gli effetti della L-dopa sui risultati della terapia.
“Agire sui meccanismi che regolano la dopamina nel cervello è una via promettente per stabilire strategie di prevenzione primaria e secondaria della paura” conclude Kalisch.

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