Report dalle sale congressuali

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21 novembre, 2012 - 12:36

E' dal 2001 che regolarmente ogni febbraio Psychiatry on line Italia e' presente ai Congressi SOPSI che si sono succeduti in questi anni e nei nostri archivi potrete trovare traccia del lavoro fatto e dei report regolarmente pubblicati dalla Redazione della rivista presente "on site" durante i lavori congressuali.
Come ogni anno anche quest'anno il congresso si e' aperto davanti ad uan platea gremita con una plenaria di apertura dedicata alla presentazione da parte del Prof. Mario Maj, Presidente della SOPSI, dei temi congressuali che saranno sviluppati durante le cinque giornate romane e all'auuncio del prossimo appuntamento per il 2012
Prima della lezione magistrale di apertura vi e' stata la premiazione, partecipata e commovente, di due "grandi vecchi" della Psichiatria italiana: Giovanni Cassano e Romolo Rossi hanno ricevuto tra gli applausi sentiti dei colleghi presenti il PREMIO SOPSI 2011 per l'Eccellenza nella Ricerca: un inizio nobile di un riconoscimento che da quest'anno diverra' un appuntamento fisso della giornata di apertura del Convegno
Prima di lasciare la parola all'ospite designato alla Lettura Magistrale, il Professor Maj ha voluto focalizzare l'attenzione dei presenti sulla rivista e sul sito web della SOSPI, in cui saranno fruibili i video di tutte le plenarie del congresso.Ha inoltre ribadito il ruolo della Societa' nell'ambito dell'Alta Formazione, descrivendo i corsi gia' attivati, occasione di interazione informale tra clinici provenienti da tutta Italia ed esperti internazionali. Ultima novita', tra le iniziative della SOPSI, e' la nascita del Network Italiano per la Ricerca sulle Psicosi, la cui finalita' e' quella di unire casistiche ed esperienze cliniche, e attraverso studi multicentrici far crescere universita' e centri territoriali collegati a tali sedi.
Segue la Lettura Magistrale.

Potential and challenges in early interventions for mental disorders Oratore M. Rutter, Head of the Dipartment of Child and Adolescent Psychiatry at the Institute of Psychiatry, London, UK and Directory of the Medical Research Concile Child Psychiatry Unit

Il crescente interesse nella possibilita' di un effettivo intervento precoce volto a prevenire o quantomeno alleviare il disturbo mentale e' stato confermato da numerose evidenze scientifiche.
Queste ultime includono studi a lungo termine, prospettici ed epidemiologici che mostrano come anomalie dello sviluppo prescolare siano significativi precursori nella genesi,in eta' adulta,dei disturbi dello spettro schizofrenico ( diversamente da quanto avviene nei disordini bipolari o nella depressione unipolare).
Si potrebbe fare un simile discorso per quanto concerne le manifestazioni simil-psicotiche della pre-adolescenza, considerabili prodromiche nei confronti della schizofrenia in tarda adolescenza/prima eta' adulta.
In secondo luogo, differenti ricerche hanno dimostrato come i rischi ambiente correlati, abusi precoci ed incuria ad esempio, abbiano un ruolo primario nel predisporre alla depressione nell'adulto e ad altri disturbi mentali.
Altro punto significativo emerge da molteplici studi prospettici, supportati da materiale video,in bambini con patologie che possono essere ricondotte allo spettro autistico (ASD).
Da questi si desume infatti che le manifestazioni prodromiche del disturbo stesso si possono rilevare gia' 12/18 mesi prima della diagnosi definitiva.
Lo studio longitudinale Dunedin ha dimostrato che la maggior parte dei disturbi mentali nel giovane adulto sono stati diagnosticati primariamente proprio nell'infanzia o nell'adolescenza.
Studi naturalistici hanno poi messo in evidenza come di fronte a serie avversita' giochi un ruolo fondamentale la "resilience", un processo adattativo fisiologico o psicopatologico proprio dell'individuo.
E' quindi evidente come l'intersecarsi di molteplici fattori causali sia alla base delle differenti patologie.
Cio' giustifica le grandi differenze fenotipiche dei disturbi stessi, che possono dare manifestazione di se' come disturbo schizotipico o schizofrenia vera e propria, o come ad esempio uso ricreazionale della droga e abuso/dipendenza.
In ultimo ci sono stati grandi progressi per quanto concerne la scoperta di biomarkers, tra cui lo studio del DNA e l'Imaging cerebrale. Il loro utilizzo troverebbe una valida indicazione nella diagnosi precoce.
In contrasto con questi incoraggianti riscontri rimangono importanti difficolta' concettuali, empiriche, etiche e tecniche che non possono e non devono essere tralasciate, ma criticamente considerate nello studio delle implicazioni cliniche.

Report a cura di Elena Barletta Caterina Muzio Giulia Piccinini

Link di approfondimento
http://www.dunedinstudy.otago.ac.nz/
http//www.iser.essex.ac.uk/survey/ukhls/all-about-ukhls/biomarker-and-health-indicator-advisory-commitee
http://www.ucl.ac.uk/histmed/audio/neuroscience/rutter

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