Quando parlava Eschine, gli Ateniesi dicevano "senti come parla bene".
Quando parlava Demostene, gli Ateniesi dicevano: "uniamoci contro Filippo".
Noi siamo della scuola di Demostene.
Introduzione
Quanto possa incidere sull'esistenza quotidiana di ognuno di noi un'innovazione tecnologica è difficile a priori poterlo intuire. Quando gli Sms hanno emesso il loro primo vagito grazie alla tecnologia cellulare Gsm, nessuno poteva immaginare che sarebbero diventati oltre ad un consistente business per gli operatori telefonici anche un fenomeno di massa che avrebbe in qualche modo inciso sulle forme di comunicazione.
I telefoni cellulari nella nostra società hanno ormai raggiunto una presenza consistente: l'Italia si configura sempre più come un paese leader nello sfruttamento del medium. Alla forte propensione della nostra società alla comunicazione orale (e quindi anche telefonica) si sta inoltre affiancando un panorama di forte concorrenza tra i gestori della rete mobile; l'adozione di un telefono cellulare sta diventando sempre più vantaggiosa. Nonostante il calo dei costi di conversazione, l'uso del messaggio di solo testo o SMS (Short Message System), non sta scomparendo dalla sua fascia d'utenza, anzi sta crescendo (3.000.000 di messaggi giornalieri contro i 100.000 di un anno fa). Per comprendere come quest'appendice della comunicazione radiomobile sia riuscita ad affermarsi, si rende necessario ripercorrere il suo percorso di crescita, nonché individuare il target che ne ha decretato la popolarità.
L'implementazione del servizio Sms ha seguito a breve distanza la nascita delle schede ricaricabili, principali responsabili dell'allargamento dell'utenza ai giovani. I vincoli di credito delle tessere ricaricabili, e la conseguente attenzione forzata al risparmio, costituiscono le caratteristiche principali di una fascia d'utenza: quella dei giovani. La quasi totalità dei ragazzi si è spinta verso un servizio come l'Sms che, nonostante la apparente laboriosità d'uso, vanta dal canto suo una forte possibilità di contenimento dei costi. L'entità del risparmio appare poi maggiormente quantificabile quando si prendono in considerazione altri due fattori. Il primo riguarda la minor convenienza delle tariffe sussistente nel periodo di comparsa del servizio. Il secondo fattore riguarda invece la forte popolarità, in seno all'utenza giovanile, di abbonamenti che privilegiano l'utilizzo del telefono nella fascia serale, a discapito di enormi costi nelle comunicazioni diurne (i primi abbonamenti arrivano a costare fino a 1950 lire al minuto durante il giorno). Proprio la necessità di comunicare diurnamente, contenendo i costi, costituisce tutt'oggi la ragione prevalente dell'impiego del messaggio di solo testo, anche se, come vedremo più avanti, la comunicazione Sms ha sviluppato col tempo usi e strategie peculiari a questo "medium nel medium".
Sms e Comunicazione telefonica
Un confronto tra la comunicazione telefonica e l'utilizzo dei messaggi di solo testo pone problemi non indifferenti, in virtù delle forti differenze tra i due media. La comunicazione telefonica ha chiaramente molti più elementi in comune con una conversazione faccia a faccia che con un Sms. Il confronto si rivela più necessario, sia per delineare le deficienze dell'Sms quando questo è utilizzato intenzionalmente come palliativo di una telefonata, sia per cominciare a delineare gli aspetti in cui questo possa fornire nuove possibilità all'interazione umana. Il primo elemento di forte diversità è costituito dallo schema di apertura della comunicazione. L'inizio di una telefonata implica sempre una sequenza di tre fasi, nella quale si svolgono altrettante importanti funzioni: quella di convocazione, l'identificazione del chiamante e il saluto. Completata l'apertura, il chiamante ha l'opportunità di impostare la direzione della conversazione introducendo la propria richiesta iniziale (il motivo della chiamata). L'apertura di un messaggio di testo è totalmente differente. In primo luogo la fase di riconoscimento è generalmente assente giacché l'identità del chiamante appare all'atto d'apertura del messaggio in base al numero di telefono oppure ad un acronimo che identifica il chiamante se il messaggio viene inviato via internet (come il mittente su una busta). Anche la fase di convocazione diventa superflua perché il telefono cellulare è uno strumento personale e sappiamo a priori chi ci risponderà. Il resto del confronto tra la comunicazione telefonica e quella Sms va affrontato partendo dalla necessità peculiare sottesa allo scambio Sms: la sinteticità. Per le caratteristiche anatomiche di un messaggio Sms (difficoltà di composizione, limitata lunghezza del testo ecc.) appare chiaro che qualsiasi produzione Sms necessita di ridurre al minimo il superfluo, concentrandosi invece su messaggi brevi e significativi. Tornando all'ultimo aspetto dell'apertura di una telefonata, il saluto, vediamo i primi effetti della sintesi: l'apertura di un messaggio non prescrive l'uso del saluto; questo non è un caso isolato: tutta la comunicazione Sms è molto più distaccata dalle norme di cortesia di quanto lo sia la sua controparte interazionale. L'analisi telefonica è impostata su uno scambio collaborativo, un flusso scomponibile in diadi. Ad ogni azione o evento conversazionale si associa una risposta, possibilmente di tipo preferenziale (saluto-saluto, invito-accettazione). Quando invece analizziamo uno scambio Sms, il pattern è ben diverso. L'ultimo aspetto di sostanziale differenza tra i due tipi d'interazione risiede nella durata dello scambio e nel numero di differenti argomenti trattati. E' raro documentare un dialogo Sms che superi le sei battute. Questa brevità strutturale è un effetto congiunto, sia della scomodità di composizione, sia del fatto che un numero nutrito di messaggi può costare più di una telefonata sintetica. In uno spazio così esiguo generalmente non c'è respiro per più di un argomento (come accade in una qualsiasi telefonata) e si rimane legati al topic scatenante dello scambio.
Potenzialità e lacune della comunicazione Sms
Le attività perseguibili attraverso i messaggi di solo testo sono un numero limitato: alcune funzioni comunicative risentono pesantemente della frammentarietà e della mancanza di segnali meta-comunicativi propri dei veicoli espressivi interazionali. In primo luogo introduciamo gli assunti di partenza per questa rassegna sull'interazione via Sms. I soggetti implicati nello scambio poiché, generalmente, si sono scambiati loro stessi i numeri di telefono. Come conseguenza della problematicità insita nell'interpretazione degli episodi interazionali, la comunicazione Sms è preferibilmente usata per raggiungere soggetti con i quali abbiamo già raggiunto una definizione stabile del rapporto interazionale. La difficoltà di introdurre elementi meta-comunicativi che aiutino l'interpretazione del messaggio rende difficoltoso, ambiguo ed infruttuoso impegnarsi in attività che implichino una ridefinizione della componente relazionale sussistente. Le traiettorie disegnabili in questo tipo di relazione sono immancabilmente più rozze e dirette rispetto a quelle adottabili in una normale interazione. Se dal punto di vista della ridefinizione relazionale l'uso dell'Sms non si rivela né utile né innovativo per la comunicazione umana, concentrandoci invece sul rapporto tra chiamante e ricevente, affiora il vantaggio principale del messaggio Sms: la discretezza.
Nell'interazione telefonica, il chiamante gode di una posizione di egemonia: è costui a decidere quando interrompere la privacy del ricevente, è l'unico a conoscere il motivo della telefonata e quindi ad impostarne l'andamento. Il ricevente è costretto ad interrompere la propria routine e a sostenere l'obbligo conversazionale impostogli dalla chiamata. L'invasione poi è molto più forte quando si chiama un telefono cellulare: in caso sia acceso possiamo disturbare il possessore in qualsiasi situazione ed in qualsiasi luogo. L'Sms elimina questa disparità, forse addirittura la ribalta. Un messaggio presenta con discrezione se stesso ed il suo mittente, rimane in attesa di essere letto, ma soprattutto non obbliga ad una risposta immediata. Il ricevente può così pensare a come rispondere al proprio interlocutore, avere il tempo di trovare le informazioni richieste, decidere se accettare o rifiutare un invito, il tutto senza pressioni od obbligo d'interruzione di altre attività.
Conclusioni ed Ipotesi evolutive
Il sistema di comunicazione Sms si è rivelato, se rapportato ad altri tipi di comunicazione, un metodo scomodo e dalle poche possibilità espressive. Ad ogni modo gode di una forte popolarità, iniziata come necessità di risparmio, divenuta in seguito fenomeno di costume. Conseguentemente alla crescita di popolarità del mezzo si sta sviluppando anche una maggiore consapevolezza in merito agli usi peculiari e alle sfumature del medium. L'Sms sta così giungendo a ritagliarsi un ruolo abbastanza solido nel repertorio delle possibilità comunicative della sua utenza. Quando spostiamo però la nostra attenzione al futuro e allo sviluppo del messaggio di solo testo, ci imbattiamo in un avvenire che sembra già segnato. L'evoluzione della telefonia cellulare (Gprs e Umts) è in procinto di spostarsi, per la comunicazione testuale, verso rete. Il trend tecnologico di sviluppo dei nuovi telefoni è rivolto alla possibilità di sfruttare i servizi di posta elettronica direttamente attraverso il telefono. Anche la navigazione in Internet è tra gli obiettivi primari degli sviluppatori di servizi di Internet mobile. Inutile dire che i difetti connaturati all'attuale sistema di composizione (lentezza e scomodità) andranno risolti. Questo è senza dubbio un ostacolo più spinoso rispetto all'agile evoluzione in corso dei softwares di gestione dei Gsm. L'esigenza di coniugare la portabilità del telefono con la presenza di una tastiera di dimensioni comode sembra insolubile, e soluzioni innovative, quali l'utilizzo di penne ottiche, non sembrano rappresentare un reale vantaggio rispetto all'attuale sistema di composizione. Non è comunque fuori luogo ipotizzare che quando questo avvicendamento avverrà, molte delle peculiarità interazionali che abbiamo evidenziato nell'Sms influenzeranno l'uso attuale dell'e-mail. Se la posta elettronica si libererà del suo statico contesto di fruizione diventerà una forma diversa e alternativa di "messaggio solo testo".
Dal punto di vista materiale siamo davvero di fronte ad un recupero della scrittura; ma da un punto di vista più profondo la rivincita della scrittura è sicuramente limitata. La scrittura dei messaggini mima prepotentemente l'oralità, sia per quel che riguarda le caratteristiche linguistiche, sia per quel che riguarda gli scopi comunicativi per cui viene usata. Le caratteristiche linguistiche e comunicative degli Sms ci fanno capire bene perché la nuova tecnologia abbia avuto successo soprattutto tra i giovani in quanto permette loro di riprodurre, anche a distanza, le caratteristiche peculiari del loro parlato.
Sms? Quale futuro, ora si parla solo di Jabber
Sin dall'inizio la rete Internet è stata utilizzata non solo per la pubblicazione e la divulgazione di informazioni ma anche per mettere in comunicazione diretta due utenti. Dalla fine degli anni '80, grazie al lavoro del finlandese Jarkko Oikarinen, ha fatto la sua apparizione Irc (acronimo di Internet relay chat), un sistema client/server che permette a due o più utenti di comunicare tra loro in tempo reale sfruttando Internet come supporto per lo scambio dei messaggi. Negli ultimi anni il meccanismo base dei sistemi chat si è ulteriormente evoluto, così come parallelamente è cresciuto il numero degli utenti di questi sistemi di messaggistica in tempo reale (Instant messaging system). Il principale problema di questi sistemi è che spesso sono proprietari; questo unito al fatto che non esiste ancora uno standard per l'instant messaging, ha portato ad una certa frammentazione di questa importante funzionalità offerta da Internet. Attualmente se si desidera parlare con un utente Icq bisogna avere un client Icq e così via per altri sistemi analoghi. Una prima proposta arriva dal mondo del software open source: il progetto di instant messaging Jabber. Il sistema Jabber non solo propone una struttura di comunicazione standard ma basa la sua architettura di comunicazione sul linguaggio Xml (acronimo di Extensible markup language), la cui definizione è stata curata dal W3c (World wide web consortium, il consorzio internazionale fondato nel 1994 da Tim Berners-Lee) e che si propone come lo standard universale in un immediato futuro per Internet. Il linguaggio Xml, infatti, prevede la possibilità di creare dei tags personalizzati che consentono la definizione, la trasmissione, la validazione e l'interpretazione di strutture dati complesse tra applicazioni. La struttura modulare di Jabber inoltre permette anche la comunicazione tra server, utilizzando una tecnica basata sullo standard Xml ma analoga a quella già usata per le e-mail. In questo modo due utenti Jabber registrati presso server diversi possono comunicare tra di loro. Le enormi potenzialità del sistema di comunicazione Jabber fanno prevedere che molto probabilmente il suo utilizzo non sarà limitato ai tradizionali sistemi di instant messaging (ad esempio le chat), ma ben presto potrebbero nascere apparecchi elettronici che per risolvere eventuali problemi di comunicazione tra di essi a causa dell'utilizzo di standard diversi, potrebbero utilizzare il sistema Jabber. Il fatto che Jabber si basi su un linguaggio standard e potente come l'Xml gli permette di adattarsi facilmente a diverse esigenze di comunicazione. Jabber potrebbe quindi giocare un ruolo importante anche nel mercato dei sistemi mobili e dei sistemi embedded. In un futuro di breve-medio periodo, infatti, un elemento chiave sarà proprio la possibilità di mettere in comunicazione telefonini, sistemi informativi, elettrodomestici e tutti quei sistemi che presentano al loro interno una struttura del tutto simile ad un piccolo computer dotato di un suo sistema operativo e di apposito software.
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