Son passati quasi 20 anni dalla pubblicazione di questo editoriale (nota 2017)
Il prossimo 5 aprile, in quel di Bologna si riunira' per la prima volta la Redazione di POL.it. ( Dopo la riunione di Montesegale incentrata sul tema dell'organizzazione del Congresso "INTERNET & SALUTE MENTALE", e' la seconda volta che usciamo come gruppo dalla virtualita' per entrare nell' "umanita' " del contatto personale diretto, un tema questo che prima o poi come psichiatri dovremo affrontare)
Dei risultati di questa assemblea daro' nozione ai lettori nel prossimo numero di aprile, ma in quest'occasione, anche allo scopo di rendere pubblici i nostri intendimenti futuri, esporro' quelle che, a parer mio, debbono essere le linee guida di sviluppo ulteriore della nostra attivita' allo scopo doppio di aprire un predibattito tra i convenenti di Bologna e, come spero, di ricevere utili suggerimenti da chi mi legge.
Ci sono tanti modi di essere sulla rete, ci sono tante ragioni per pensare che sia utile esserci: POL.it e' nata nel 1995 come sfida solitaria ( e' questa una delle caratteristiche piu' rivoluzionarie di questo strumento del comunicare) e ora si ritrova ad essere, come livelli di accesso, la piu' importatente realta' psichiatrica italiana sul NET.
Siccome e' mio desiderio mantenere alto il tasso di qualita' del prodotto che, come gruppo di lavoro, proponiamo sulla rete credo sia necessaria una valutazione critica pubblica del lavoro fino ad oggi realizzato e da questa valutazione sia utile partire per mettere le basi del lavoro futuro.
Cerchero' di essere essenziale.
Possiamo distiguere nella struttura comunicazionale della Rivista due sezioni, ben distinte: la prima ricalca l'impostazione di una rivista cartacea tradizionale ( mi riferisco alle parti come questa e agli articoli) la seconda e' piu' diciamo cosi' net-oriented ( mi riferisco in particolare alle sezioni dedicate al surf di rete, all'accesso alle mailing list psichiatriche, ai servizi on line offerti ai lettori, come il nuovo METAMOTORE, che da questo mese e' in funzione su POL.it).
Ora il problema e' decidere verso quale direzione andare.
Io credo che la riproposizione di modelli mutuati da altri media sia "mortale", almeno a medio termine, per qualunque proposta culturale sul Net, per cui penso che la via di sviluppo tendenziale di POL.it debba andare verso una caratterizzazione sempre piu' marcata come risorsa "di rete", nella logica di un'offerta variata ma sempre strettamente connessa a questo assunto di base.
In pratica come potrebbe concretizzarsi questa linea di sviluppo?
Prima di tutto attraverso il potenziamento dei servizi on line che gia' ospitiamo sulla Rivista, mi riferisco agli spazi dedicati ai concorsi e ai congressi, che dovranno essere potenziati e resi il piu' possibile up-to-date anche dal punto di vista dell'organizzazione delle informazioni, mi riferisco agli spazi delle news che mi piacerebbe divenissero una sorta di ANSA dell'area PSI italiana, da qui la necessita' di un coinvolgimento di Enti ed Associazioni nella fornitura di notizie.
Per quanto poi riguarda i contenuti scientifici credo che la via sia quella ( accanto alla pubblicazione di lavori originali si intende, con la speranza che i colleghi "imparino a scrivere un ipertesto") dell'apertura di aree tematiche all'interno di POL.it, che divengano una sorta di "open text", in costante crescita, una sorta di nuovo corpus culturale, una vera, nuova risorsa di rete costruita con il contributo di molti sotto la responsabilita' di un coordinatore della materia.
Lo scopo di questo progetto e' evidente: trasformare gradatamente, secondo le forze e le capacita' che potremo mettere in campo POL.it da semplice rivista on line a vero mezzo di comunicazione avanzato e al passo o forse, potremmo dire se sapremo essere veloci e efficaci nel lavoro di cambiamento, all'avanguardia rispetto alla rivoluzione Comunicazionale di cui e' parte.
La strada che conduce ad uso diffuso e maturo della comunicazione di rete e' ancora lungo, almeno in Italia, almeno nell'ambito della Psichiatria, avverto, da molti segni, pero', che lo "spirito del tempo" sta rapidamente cambiando: mi piacerebbe pensare che POL.it possa divenire uno dei veicoli vanzati di questo cambio epocale di cultura.
Se questo e' il "libro dei sogni", per far si' che si trasformi in una realta' operativa occorre primariamente un allargamento della compagine editoriale della Rivista (questo tra gli altri e' uno degli obiettivi della riunione di Bologna) con l'assunzione di responsabilita' specifiche per lo sviluppo, al tempo stesso occorre una partecipazione "forte" da parte dei lettori in un movimento circolare di diffusione dell'informazione che puo' risultare la carta vincente per il futuro di POL.it.
Come tutti gli utenti della posta elettronica sanno, lo spazio della signature nel messaggio e' il luogo dove spesso viene fatto esercizio di varia creativita', a volte divenendo una comunicazione all'interno della comunicazione con una valenza sua propria e a se' stante; nella mia Signature, accanto ad alcune informazioni personali, connesse essenzialmente ai siti in cui lavoro, ho inserito un motto di Oscar Wilde:
Bene mai come in questo caso questa frase si adatta alla situazione: io vorrei che chi legge facesse suo quanto ho proposto come progetto ed obiettivo da raggiungere, magari non in tempi brevi ma con volonta' ferrea, e che, assieme, provassimo a realizzare un sogno divenuto patrimonio comune e condiviso.
Buona lettura del numero di Marzo di POL.it!!
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