Giusto un anno fa di questi tempi, usciva sull'allora unico server attivo di "cityscape.co.uk"il primo numero molto sperimentale, molto artigianale di Psychiatry on line -ITALIA, la Rivista che dopo 11 numeri e' ancora qui a proporvi i suoi contenuti e i suoi progetti, nella convinzione di essere solo all'inizio di un cammino, seppure difficile, seppure a volte accidentato, speriamo foriero in futuro di sempre maggiori soddifazioni.
Provando, a volo d'uccello, a ripercorrerre questo periodo debbo con onesta' rilevare un assieme di luci ed ombre che, per onesta' intellettuale nei confronti di chi da tanto o da poco legge i miei editoriali, non posso sottacere proprio in questa occasione che vuole essere un bilancio obiettivo della nostra attivita' sulla Rete.
Cominciamo dai fatti positivi:
come era facilmente immaginabile vista la crescita degli utenti sulla Rete, il traffico su POL.it e' cresciuto in maniera esponenziale, anche per merito dell'apertura del mirror italiano della Rivista e ancor piu' crescera' in futuro visto che sono in programma ulteriori incrementi di banda ad opera del "lato" inglese dell'organizzazione; al tempo stesso la Rivista ha cominciato ad essere conosciuta anche al di fuori dell'ambito stretto della Rete: per fare un esempio nell'ultimo numero del magazine " .NET " compare una lusinghiera recensione del nostro sito, questa ed altre segnalazioni contribuiscono e contribuiranno ancor piu' in futuro ad aumentare la "visibilita' " di POL.it sul NET, lemento questo indispensabile per la crescita in termini di qualita' ed autorevolezza delle nostre pagine.
Un secondo elemento di cui sono particolarmente orgoglioso e' rappresenato dalla crescita di qualita' contenutistica ed estetico-oraganizzativa delle nostre pagine; merito di Raffaello BIagi, che qui pubblicamente ringrazio per il disinteressato ma fondamentale aiuto, se le pagine dei Siti Psichiatrici, con le sue puntuali recensioni, si avviano a divenire un punto di riferimento per quanti in Italia vogliono fare del Surf "intelligente" su quanto di Psichiatrico e' disponibile sulla rete; merito di Stefania Orengo & Stefano Podesta', i nostri grafici, se dal caos comunicazionale dei primi numeri si e' arrivati all'attuale organizzazione del sito impreziosita da quella che mi permetto di definire una delle piu' originali vesti grafiche tra le pagine italiane di INTERNET; merito dei colleghi che hanno inviato i loro lavori ( tutti originali) che hanno contribuito alla crescita del livello culturale della testata.
Terzo elemento di soddisfazione e' la nascita della mailing list "psic-ita" che la Rivista ha patrocinato e tenuto a battesimo in stretta collaborazione, come ben sapete, con il DIPARTIMENTO DI SCIENZE PSICHIATRICHE dell'Universita' di Genova. A oggi sono piu' di 40 gli operatori psichiatrici e i colleghi iscritti, se le premesse di questo periodo di avvio si rafforzeranno questa lista e le altre, che abbiamo in programma di attivare a breve, diverranno un valido canale di informazione e scambio per la psichiatria italiana sempre che questa " si decida" ad entare pesantemente sulla Rete, ma anche qui come per tanti fatti connessi con INTERNET io credo che il tempo giochi a nostra favore: e' solo questione di pazienza e di convinzione di essere come siamo avviati nella giusta direzione.
Se questi sono i lati, indubbiamente, positivi della nostra avventura non posso e non debbo tralasciare quelli che ritengo esssere tuttora dei problemi aperti e per il momento non ancora risolti nelal gestione di questa iniziativa, che nata sulle ali dell'entusiasmo e' si' cresciuta ma ancora deve crescere e molto, per mantenere le promesse e gli obiettivi che ci siamo dati per il prossimo futuro.
Vedete, chi realizza POL.it non ha interessi commerciali nell'impresa, lo fa, come si dice a Genova "a gratis", trae da questo lavoro la soddisfazione di realizzare qualcosa in cui crede molto, ma ha bisogno di ricevere qualcosa in cambio da chi fruisce del suo lavoro per poter investire sempre nuove energie in un lavoro che piu' passa il tempo piu' si avvia ad essere complesso specie se si vuol mantenere alto il livello al passo con l'evoluzione della comunicazione di Rete.
Ebbene cio' che precipuamente necessita POL.it e' il riscontro diretto dei suoi lettori che sappiamo essere molti ( abbiamo sotto gli occhi le statistiche del sito) ma troppo "passivi" rispetto a quelle che sono le nostre aspettive.
Provo a spiegarmi meglio: io non intendo il Net come uno strumento passivo-televisivo di fruizione ma come un luogo virtuale dove si creano momenti in cui persone piu' disparate si incontrano scoprendo di avre comuni interessi: INTERNET crea "comunita' ", almeno questa e' l'ambizione che ci spinge a proseguire il nostro lavoro ma perche' questo accada e' indispensabile che, da una parte i lettori non specialisti ci inviino le loro osservazioni e i loro consigli, dall'altra i colleghi che in quanto lettori sono necessariamente sul NET si decidano una buona volta, se credono in questa forma di comunicazione, ad inviare alla rivista i loro lavori perche', dopo l'esame dei referees, vengano pubblicati.
Proprio mentre licenzio infatti questo numero del primo anniversario della Rivista ho deciso per questo mese di non pubblicare nuovi articoli, stufo di dover "inseguire" fuori dalla Rete contributori dal momento che coloro i quali invece in Rete ci sono stentano cosi' fortemente a collaborare.
Ribadisco il concetto: i lavori pubblicati su POL.it hanno lo stesso valore ( al momento) di una comunicazione ad un congresso, se questo e' il problema ( quello della certificazione intendo) credo che sia gia' qualche cosa. Rimango comunque dell'idea che la questione e' principalmente filosofica: credere o meno alla potenzialita' di questo nuovo mezzo di comunicazione, essere attivi o passivi Netcitizens; questa e' la sfida di Psychiatry on line per il suo secondo anno di vita che da oggi comincia, questa e' la provocazione che io lancio sperando siano in molti a capire e raccogliere.
BUONE VACANZE A TUTTI, CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE!!!!!
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