Il Poppante Saggio
Blog ferencziano
di Gianni Guasto

ERGO SUM

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10 giugno, 2014 - 18:00
di Gianni Guasto
L'uomo anziano passeggia nervosamente lungo il corridoio nella casa dell'amico. È stato un noto psicoanalista, uno studioso, l'autore di libri tradotti in molte lingue, un uomo famoso. Tutto ciò si è arrestato improvvisamente il giorno in cui è stato colpito da un ictus, dal quale, secondo il suo neurologo, è poi "guarito". Tutto il suo corpo risponde ora ai movimenti, e se non fosse per quella maledetta depressione che lo atterra, potrebbe fare una vita da uomo normale. Ma che cosa è normale? Una gran parte dei suoi ricordi se ne sono andati come files cestinati per sempre: operazione non reversibile. La sua incessante attività di studioso non potrà mai più riprendere.
L'uomo passeggia, scorrendo le costole dei libri in vista sugli scaffali della libreria dell'ospite. A un tratto è preso da una silenziosa frenesia, e ne estrae un volume massiccio scritto da un autore straniero fra i più famosi, di cui egli è stato l'editor italiano.  Ne scorre nervosamente alcune pagine, poi va al frontespizio: qui inizia a scorrerne con l'indice prima il nome dell'autore, poi il titolo, quindi il sottotitolo, per arrivare a leggerne il nome del curatore dell'edizione italiana, che è il suo. L'uomo emette un sospiro di sollievo, seguito da un cenno di assenso con la testa. Con l'aria finalmente sollevata, chiude il libro e lo ripone con cura nello spazio dal quale lo aveva estratto. La sua vita, tutta quella vita passata a inseguire sogni propri e altrui, e a distillarne pensieri da fissare sulla carta, non è più dentro di lui, e non vi tornerà. Stasera gli basta pensare che è da qualche parte, là fuori. E che vive di una vita propria.
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