Per la prima volta nella storia l'Ordine dei Medici di Benevento ha, con parole chiare e puntuali, deciso di affermare che l'omosessualità e la bisessualità non sono malattie, con tutte le conseguenze del caso.
Sono 22 anni, dalla dichiarazione dell'OMS che ha equiparato omosessualità, bisessualità ed eterosessualità, come normali varianti, ed è iniziato il percorso nel mondo di depatologizzazione, che si attendeva in Italia una presa di posizione del genere.
Finora tutti i medici, psichiatri, neurochirurghi, criminologi e perfino infettivologi, si erano dichiarati in pubblico solo ed esclusivamente contro ed hanno fino ad un mese fa detto chiaramente l'opposto e cioè che l'omosessualità è una malattia che va curata.
E' dai tempi di Ippocrate che l'omosessualità viene considerata normale, mentre è dall'epoca di Avicenna che viene considerata una malattia psichiatrica.
Tra questi due estremi oggi finalmente in Italia si è creato un dialogo, che speriamo porti ad un'assunzione di responsabilità della classe medica, come è già avvenuto da cinque anni da parte degli psicologi.
Chiedete ai vostri ordini dei medici di aderire a questa proposta, di cui vi lascio l'originale e vi allego il testo in modo che possiate copiarlo e diffonderlo urbis et orbis.
Come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Benevento- ha dichiarato il Presidente Giovanni Ianniello – in occasione del Campania Pride del prossimo 6 giugno,esprimiamo la nostra assoluta contrarietà ad ogni forma di omofobia.
Ci auguriamo – ha proseguito – che, nel rispetto del mandato dell’OMS del 17 maggio 1993, al più presto anche in Italia si possa giungere alla completa depatologizzazione della omosessualità e bisessualità.
Quali garanti della Salute dei Cittadini, – ha concluso il presidente Ianniello – nel pieno rispetto del Codice Deontologico, riteniamo che ogni persona debba essere rispettata e tutelata nella sua integrità psico/fisica, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale.
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