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Psicopatologia dei NO-VAX tra vaccini, autismo e complottismo.

20 Mar 19

A cura di Leano Cetrullo

Il rafforzamento dei movimenti No-VAX negli ultimi decenni ha coinciso con aumenti senza precedenti dell'incidenza di alcune malattie nel mondo. Molti programmi di educazione ed informazione scientifica basata appunto sull’evidenza scientifica di centinaia di ricerche sembrano essere deficitari, facendo presumere che ai movimenti antivaccinisti manchi la capacità di comprendere o addirittura di voler comprendere. Tutti gli interventi di debunking che scardinano senza ombra di dubbio i miti e le leggende antiscientifiche relative ai vaccini ad oggi si sono dimostrati non produttivi e controproducenti: più si spiega, più si informa, più si mostrano meta-analisi o studi longitudinali, più il No-VAX si arrocca e rinforza le sue idee simil-deliranti. Anche il parere scientifico di esperti mondiali sull’argomento vaccino non basta, non serve e viene deriso. In questo scritto cerco di far comprendere e spiegare i fattori psicologici che potrebbero motivare le persone anti-vacciniste a rifiutare categoricamente il consenso scientifico internazionale sulla vaccinazione.
Un articolo della American Psychological Association (APA), una delle più grandi e famose organizzazioni psicologiche e scientifiche mondiali, di cui faccio parte, nel 2018 ha pubblicato un articolo interessante dove espone la ricerca del Dr. Hornsey e colleghi della Università di Queensland. Lo ricerca ha sopposto a 5.323 partecipanti di 24 Stati diversi dei test per comprendere il loro atteggiamento e pensiero verso le vacciniziaioni. Hanno però in modo molto intelligente indagato la loro credenza nelle teorie cospirative, reattanza (la tendenza delle persone ad avere una bassa tolleranza verso chi secondo loro limita la loro libertà; le persone con alta reattanza finiscono per agire addirittura contro il proprio interesse perché l’unica cosa che conta è appunto resistere a ogni costo contro qualcosa o qualcuno), la sensibilità al disgusto verso il sangue e gli aghi e sulle credenze delle persone su come la società possa controllarli. L’attitudine e la posizione fortemente anti-vaccinista era più alta tanto quanto erano più alti i pensieri conspirazionistici, con una alta reattanza, e con un alto disgusto per sangue ed aghi. Questo probabilmente può farci comprendere, da un punto di vista differente, come l’informazione scientifica non riesca a scardinare quelle convinzioni deliranti perché radicate nella personalità dell’individuo con tratti sicuramente paranoidi e persecutori latenti.

 

 

Una altra dinamica psicologica importante che spiega bene la “tuttologia” degli antivaccinisti è sicuramente l’effetto Dunning-Kruger. L'effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi e sopravalutandosi, a torto degli esperti in quel campo. Io la vedo come una sorta di compensazione verso i propri sentimenti consci e inconsci di inferiorità intellettuale. Questa distorsione viene attribuita all'incapacità metacognitiva, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti ed errori. Sebbene i benefici e la sicurezza dei vaccini siano ampiamente riconosciuti dalla medicina mondiale, come anche la non correlazione tra vaccino e autismo, non spaventa chi di questo campo non ne sa nulla. Le persone non esperte tendono a sovrastimare le proprie capacità. Questo è tipico dei “genitori informati” che credono di poter discutere “alla pari” con medici specializzati in immunologia opponendo alla conoscenza dell’esperto le proprie nozioni apprese navigando in rete.

 

 


Una ricerca del Dr. Matthew Mottaa e colleghi dell’Università della Pennsylvania cercano di comprendere e misurare la correlazione tra ideologia Anti-Vaccinista ed effetto Dunning-Kruger. Nella indagine su adulti statunitensi (N = 1310), hanno ricercato dopo una valutazione quanto queste persone si sentissero preparate su vaccini, autismo, la loro correlazione e che parere avevo degli esperti. Il 62% di coloro che hanno avuto i peggiori risultati sulla conoscenza dell’autismo pensavano di saperne più di medici e di scienziati, e il 71% di quelli convinti che i vaccini causino l’autismo pensano di saperne più dei medici sulle cause della malattia. La loro analisi indica che questa eccessiva sicurezza è massima tra quelli con i più bassi livelli di conoscenza sulle cause dell'autismo e quelli con alti livelli di disinformazione scientifica. Un altro elemento interessante è che i livelli bassi di conoscenza oggettivi sugli argomenti erano correlati a idee complottistiche che dichiaravano le celebrità via mezzo stampa o tv. Anche l’effetto Dunning-Kruger puo aiutarci a comprendere la grande opposizione pubblica verso le politiche di vaccinazione e questo dovrebbe farci pensare direttamente a quanto l’istruzione pubblica sia carente rispetto a questi argomenti che possono salvare la vita a milioni di persone.


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L'effetto Dr Cetrullo dice che: tanto più si danno spiegazioni logiche e scientifiche, tanto più i NOVAX si arroccano nelle loro idee anti-scientifiche e complottiste. Questo per proteggere i loro sentimenti di inferiorità correlati a tratti di personalità paranoidi e persecutori.


 

 

“Da piccolo ho avuto il morbillo e sono ancora qui”.
E tutti quelli che invece non lo possono raccontare?

 

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