I DIRITTI DEI SOFFERENTI PSICHICI
Come possiamo organizzare leggi, istituzioni, associazioni e SSN per garantire l'emancipazione
Diritto alle Pazzia delle Folle...
Che ha molto a che fare con i paradossi delle rivoluzioni...
Non vi è citata la rivoluzione di Basaglia, se non nel titolo...
D'altra parte non l'abbiamo esportata e ormai non ha più senso perché il mondo da cui traeva la forza semplicemente non esiste più in Italia...
Le sfide attuali si scontrano con la aziendalizzazione, con la realtà delle metanalisi, con i benefici dei nuovi LAI ed SSRI, con il moltiplicarsi delle tossicodipendenze (le Tre P del Sesso, le Tre C del Sesso), con il mercato dei posti letto giustiicati come riabilitazione, con l'egoismo alienante dietro uno schermo, dietro un cellulare, che sostituisce il legame madre-figlio e impedisce relazioni affettive sincere... con un mercato del matrimonio come status symbol, seguito dalla ferocia della separazione per gli status symbol (la casa, i figli, il denaro)...
Le madri, come ogni genitore, sono colpevoli di insegnare i temi che portano alla violenza tribale: il machismo e il Prima gli... che può essere un luogo geografico, etnico, culinario, sessuale, religioso,...
Bisogna citare Pasolini... per pensare la borghesizzazione del pensiero post.moderno, perché le nevrosi possono essere moderate, le perversione accolte nel grembo delle possibilità, i reati, come la pedofilia o la violenza di genere o il disturbo di personalità antisociale al momento espulse dal pensiero psichiatrico, le psicosi cambiare colori e voci ma soprattutto ritornare nella normalità di flussi di esistenza relazionale, le depressioni o le maniacalità ridimensionare le proprie aspettative apocalittiche nel flusso di esistenza borghese...
Perfino il popolo napoletano, con la sua apparente etica plebea e sottoproletaria o i feroci Jihadisti di Isis, macellai sanguinari, oscillano tra le capre e gli status symbol, con murales ed esplosioni dadaiste...
Sonetto 61
Da bravo eroe io risi delle cose umane
che chiamavo a ragione, del resto,
borghesi:una fedeltà coniugale
era il colmo di quel mio giusto disprezzo.
Adesso che non posso trattenervi dall’andare
dove volete, sento con terrore che niente ha benedetto
la nostra unione o ci ha fatto giurare
qualche patto reciproco. In nome dell’affetto
non si può pretendere niente:
e pretendere qualcosa è la sola cosa che resta
a chi è abbandonato, anche se ciò è meschino.
Son ridotto a invidiare in un modo struggente
i legami la cui realtà si manifesta,
anche se non ha più senso, con uno stupido anellino.