L'amour est l'enfant de Bohême,
Il n'a jamais, jamais connu de loi;
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime;
Si je t'aime, prends garde à toi! (Prends garde à toi!)
Si tu ne m'aimes pas,
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime; (Prends garde à toi!)
Mais si je t'aime, si je t'aime;
Prends garde à toi!
(Carmen, Bizet)
Sotto un cielo tinto di rosso, Carmen va in giro a piedi nudi, sentendo il contrasto tra il fresco del lastricato col tepore del sole che sta calando.
Avanza con passo leggero e composto, quasi come trasportata da un vento mite che le dona un’aura di solenne inscalfibilità.
Il suo passaggio non lascia indifferenti, il suo “esprit moqueur” contagia come un virus beffardo chi la avvicina.
Bella di una bellezza data dal suo amore pulsionale per la libertà, incanta sfacciatamente, portatrice di un “carattere fiero e libero che risveglia anche negli spiriti disciplinati un sordo istinto d’indipendenza e di vita errante», come sottolineato da Théophile Gautier.
Questa provocante seduzione porta l’altrui sguardo a desiderare di starle accanto per entrare nella dimensione magica che le conferisce la libertà di autodeterminazione.
Nel suo incanto, la vita sembra caratterizzata da una leggerezza instabile ma pregna di potenza data dal rischio e dalla passione.
Consapevole del suo fascino, Carmen ci gioca per ottenere ciò che le serve per vivere, ostentando con audacia, eleganza e un velo di perfidia la sua meravigliosa sensualità.
Con l’energia che le donano il suo istinto e le sue passioni, trascina l'ingenuo innamorato in un vortice dionisiaco, in cui l’altro sperimenta la serenità estatica dell’abbandonarsi ad esso.
E proprio quando l’altro pensa di aver afferrato il suo cuore, di poterla possedere nella pienezza della sua intensità, perso in una follia amorosa percepita dal desiderio di un legame indissolubile, la gitana scappa via.
“Tout autour de toi, vite, vite,
Il vient, s'en va, puis il revient.
Tu crois le tenir, il t'évite,
Tu crois l'éviter, il te tient!”
L’indipendenza, tutta la magnificenza di questa libertà estrema a discapito di tutto, prevale sulla stabilità di una vita regolare che potrebbe essergli offerta da una relazione durevole.
Come un vulcano esplode la sua indole gitana che rivendica il diritto alla libertà a discapito di tutto e di tutti, compreso di se stessa.
Il desiderio di non essere in grado di possedere un animo così intensamente vivo non può che fare sprofondare l’altro nel baratro della distruzione.
Ma la gitana non può fermarsi, né essere di qualcuno. D’altronde, come può una piccola diga contenere un fiume di lava?
“Jamais Carmen ne cédera!
Libre elle est née et libre elle mourra!»
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