Editoriale
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di Francesco Bollorino

PERCHE' BONUS PSICOLOGO E NON BONUS PSICOTERAPEUTA?

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29 dicembre, 2022 - 18:04
di Francesco Bollorino

Il cosiddetto “BONUS PSICOLOGO” è stato reiterato con la legge di Bilancio anche per il 2023. 

 

E’ come molti sanno un “bonus” una tantum per sostenere le spese di interventi psicoterapici. 

 

Per ottenere il Bonus è INDISPENSBILE che il terapeuta, a cui ci si rivolge, sia riconosciuto come psicoterapeuta certificato dal proprio Ordine Professionale (Medici e Psicologi. Va notato per altro che in generale tale informazione è assolutamente non nota in maniera obbligatoria ai pazienti che possono quindi rivolgersi in buona fede ad un professionista - MEDICO O PSICOLOGO - privo dei requisti (Scuola di Psicoterapia riconosciuta dal MIUR) per definirsi appunto "psicoterapeuta") e ciò mi pare logico e giusto ciò che mi fa specie è la DENOMINAZIONE. 

 

Perchè chiamarlo “BONUS PSICOLOGO” e non “BONUS PSICOTERAPEUTA (REGISTRATO)”? 

 

Molti psichiatri, come me, hanno, LEGITTIMAMENTE, il titolo di psicoterapeuta e se di fatto sono inseriti nella categoria ammessa al Bonus (non mi è chiaro che ciò avvenga ovvero che il Bonus sia esteso agli psicoterapeuti NON psicologi e se così non fosse sarebbe davvero una roba da lobby e non da Stato per bene) non è questo il messaggio che passa. 

 

La Psicoterapia NON E’ APPANNAGGIO DEGLI PSICOLOGI ma degli psicologi e degli psichiatri che, DOPO ADEGUATO TRAINING CERTIFICATO DAL MIUR, diventano Psicoterapeuti; eppure questo non si evince con chiarezza dal dettato del Decreto ed è un GRAVISSIMO errore poiché perpetua una narrazione dicotomica fuorviante e falsa da tempo in atto e che la “Politica” cavalca: lo Psichiatra è quello che da farmaci, lo Psicologo è quello che parla alle persone. 

 

Oltre che falsa questa “posizione filosofica” è CONFUSIVA ANCHE E SOPRATTUTTO PER I PAZIENTI. 

 

Si è persa per me una grande occasione per fare chiarezza una volta per tutte sul piano delle COMPETENZE VERE che non sono appannaggio di una categoria professionale ma frutto di un percorso di formazione personale che andrebbe riconosciuto e difeso sia che riguardi gli psichiatri sia che riguardi gli psicologi. 

 

IL DIBATTITO E’ APERTO….. 

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