Lacan Il seminario. Libro V. Le formazioni dell’inconscio (1957-1958)

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Le formazioni dell'inconscio è il seminario pronunciato da Lacan nell'anno più fecondo del suo insegnamento. E' la tela di fondo di alcuni dei suoi testi più importanti pubblicati negli Scritti, rivelando la loro architettura e illustrandone il contesto. In esso prendono forma il grafo del desiderio e lo schema R. E' proprio sul grafo del desiderio che Lacan dimostrerà l'intuizione di Freud: che i fenomeni dell'inconscio rispondono alla stessa struttura del motto di spirito. E questo perché, conscio o inconscio, l'essere umano è tale proprio a causa del suo rapporto con il simbolico. Il questa ottica si vedrà allora che da ogni elemento immaginario Lacan farà sorgere la sua funzione simbolica. Simbolica ma non unicamente astratta, poiché diventa concreta in ogni vita particolare. Così la madre e il padre, ma anche l'io del bambino stesso, rivelano la loro funzione simbolica per cui si potrà parlare, nei loro confronti, non più di bisogno, ma di domanda e di desiderio in cui il bisogno viene trasformato. In questa prospettiva Lacan tratteggia una clinica differenziale tra nevrosi e psicosi, laddove il significante paterno è forcluso, e una clinica differenziale tra isteria e nevrosi ossessiva radicata nella dialettica della domanda e del desiderio, e nel rapporto del soggetto rispetto all'Altro. Infine tutto il seminario è percorso da quella metamorfosi che porterà il fallo freudiano a occupare il posto che gli spetta nell'economia soggettiva: di significante. Significante essenziale perché l'umano possa differenziarsi nella versione uomo e nella versione donna del suo essere di desiderio.
 


 

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