Editoriale
il punto di vista di Psychiatry on line Italia
Meditazione olistica al Meeting annuale dell'American Psychiatric Association
di Carlo Gozio
Prima dell'11 settembre l'evento annuale dell'APA era quasi un pellegrinaggio religioso che richiamava psichiatri da mezzo mondo (quello ricco), portati dalle case famaceutiche al tempio della scientificità, della certezza, della “novità che viene dall'America”, in una atmosfera a metà strada tra Las Vegas e Mcdonald's, una specie di paese dei balocchi da cui si rischiava di uscire magari con la coda e le orecchie lunghe, ma con la certezza di aver conosciuto la verità.
Ben diverso invece il clima che si respirava quest'anno a New York dove dal 1 al 6 maggio si è svolto il Meeting annuale dell'American Psychiatric Association: la caduta delle torri gemelle ha trascinato con sé non solo il mito dell'invincibilità dell'America, ma anche tante altre certezze. La psichiatria, indice sensibilissimo dell'atmosfera culturare, non poteva non segnalare il cambiamento in corso.
Sullo sfondo dello squarcio orrendo e ancora aperto di ground zero, nell'assordante rumore della lontana guerra nella provincia irachena pochi i turisti per le strade, molti negozi chiusi per fallimento, pochissimi gli psichiatri stranieri presenti al meeting.
In una grigia e fredda mattina di maggio, la più grande sala del modernissimo ed avveniristico Javits Convention Center dove si svolge il meeting dell'APA si riempie all'inverosimile di psichiatri americani, tutti rigorosamente ad occhi chiusi ed immersi nella penombra per seguire le induzioni meditative ed olistiche di Sua Santità (così si definisce) Sri Sri Ravi Shankar, a prima vista uno dei tanti guru indiani, avvolto in una tunica bianca, con una barba che circonda un viso pieno, sorridente ed estatico.
A quattro anni Sri Sri sorprende i suoi genitori recitando a memoria interi capitoli di testi sacri e da allora non ha più smesso. La fortuna di Sri Sri è di essere nato in India circa 45 anni fa. Fosse nato negli States (o in Europa) ai tempi d'oro dei meeting dell'APA le sue caratteristiche di precoce originalità lo avrebbero portato sì all'attenzione degli stessi psichiatri che sono quì ora ad osannarlo ma con una considerazione ben diversa e chiaramente classificata in un capitolo del DSM.
Con una voce suadente e dolce, tanto che potrebbe anche essere femminile, Sri Sri induce una specie di training autogeno, con sensazioni somatiche, ritmi respiratori, lenti movimenti degli arti e del capo; poi descrive scene di grande tranquillità, ordina movimenti, tutti diligentemente eseguiti dai colleghi d'oltre oceano. Sri Sri ritma “..tic…tac…tic…tac..” e tutte le oltre mille teste di coloro che in genere si occupano delle teste altrui, oscillano a ritmo perfetto, ora a destra ora a sinistra, creando con la moltitudine una specie di “hola” che non si ferma mai, come le onde del mare. Poi l'hola si ferma, Sri Sri ordina una profonda inspirazione, seguita da una espirazione lunghissima e lenta accompagnata dall'emissione di un suono meditativo noto: un coro di “..ohmm….” che esce dalle mille bocche e riempie l'enorme sala che respira come un corpo unico, e quindi esonda verso le sale adiacenti al meeting.
Ogni tanto devo ripetermi che non mi trovo a Calcutta o Bombay ma nel cuore della civiltà occidentale, nel tempio della scienza psichiatrica. Ben Rush (padre della psichiatria americana) che risalta nello stemma dellìAPA sullo sfondo della sala, mi sembra molto preoccupato, quasi come quando un suo errore terapeutico fu causa della morte del Presidente George Washington.... gli psichiatri hanno questa fama di pericolosi pasticcioni....
Il tema del meeting di quest'anno è “Psychotherapy and psychopharmacology, dissolving the mind-body barrier”, “psicofarmacologia e psicoterapia, dissolvere la barriera mente-corpo”.
Sembra quasi una denuncia, un grido di allarme.
Come dire che il corpo e la testa sono divisi da una barriera; dissolviamola, permettiamo un dialogo tra le due principali parti dell'esistenza umana , ovvero la sua dimensione biologica (istintiva) e la sua parte non biologica (la mente).
Giusto! Ma qui siamo in America e come sempre si esagera: fino a pochi anni orsono non si parlava di psicoterapia ai meeting dell'APA, ora si confonde la psicoterapia con l'esoterismo. Mi viene da pensare che anche lo spettacolo di Sri Sri e dei suoi mille psichiatri americani vada letto come una ricerca di certezze, o forse anche solo un momento di tranquillità, a fronte di una crescente incertezza.
La strana “tranquillità” che si respira ora per le vie di New York, l'assenza di quel brulicare che rendeva così caratteristica l'atmosfera della “grande mela” tradisce l'inquietudine di un grande animale ferito, trascinato nel circuito istintivo e primordiale di paura, aggressività e fuga. La guerra ed il terrorismo ne sono la rappresentazione principale. Se a tutto questo aggiungiamo la profonda e sempre più grave crisi sociale degli States, con un numero sempre crescente di poveri, la situazione diventa quasi esplosiva.
All'ingresso del porto di New York la grande Statua della Libertà sostiene ancora la fiamma simbolo del lume della ragione, mai così in crisi oggi negli States nel mondo.