Disneyland e altri non luoghi

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9 aprile, 2013 - 22:56
Autore: Marc Augé
Editore: Bollati Boringhieri
Anno:
Pagine: 122
Costo:
Questo testo piacevole e ironico di Marc Augè ci conduce in un mondo particolare dell'immaginario contemporaneo attraverso reportages, clichés, passeggiate. I testi che compongono questo volume hanno in comune l'essere il frutto di particolari modi di muoversi e di viaggiare, nel tempo e nello spazio.
La copertina stessa del libro è particolarmente evocativa: il castello di Neuschwanstein,il castello delle favole. Situato in Baviera ai confini con l'Austria,è l'esempio perfetto del maniero dove è possibile ambientare una favola come la Bella Addormentata o Cenerentola. L'immagine aerea del castello, situato in cima ad una montagna, con alte torri avvolte da nuvole rappresenta per antonomasia un 'non-luogo', dove realtà e fantasiasi incontrano.

Il primo di una serie di viaggi impossibili in cui ci conduce l'antropologo Marca Augéè dedicata ad Eurodisney, il parco che la multinazionale americana ha edificato alle porte di Parigi. La visita avviene con il pretesto di accompagnare un'amica che ha l'incarico di girare un documentario, e diventa l'occasione per l'autore - antropologo e africanista - di occuparsi dell'antropologia "du proche". Marc Augè, professore dell' EHESS di Parigi, africanistae antropologo, è autore di importanti ricerche e pubblicazioni (Pouvoirsde vie, pouvoirs de mort, Flammarion 1977 e Génie du paganisme,Gallimard, 1982) si dedica ormai da molti anni all' "antropologia dei mondi contemporanei".

L'autore è noto in Italia per aver coniato il neologismo "nonluogo": si designa come spazio che viene abitualmente attraversato e non abitato, in cui colui che lo attraversa non può leggere né sulla sua identitàné dei suoi rapporti con gli altri e nemmeno ritrovarvi elementi legati ad una storia comunitaria. Così oltre ai luoghi artificialicome Eurodisney dedicati all'evasione e al divertimento, centri commerciali, aeroporti, stazioni di servizio, nodi autostradali, grandi complessi immobiliari delle periferie urbane. Il "nonluogo" è definito dallo sguardo "perdutotra un passato senza traccia e un futuro senza forma".

In questa raccolta vengono proposti nove brevi saggi dell'etnologo francese della collana "Variantine" che ospita scrittura al confine tra il saggio e lanarrazione; del resto in questa raccolta Augé si rivela non solocome ottimo antropologo, ma anche un piacevole scrittore che compendia in una serie di racconti brevi, acute riflessioni sulla nostra vita quotidiana nella dimensione artificiosa della surmodernità: la spiaggia come luogo delle futilità essenziali, il gioco come modello ridotto dell'avventura;l'architettura contemporanea come superamento della tensione tra forma interna e forma esterna degli edifici, lo spazio come dimensione che struttura nuove forma simboliche, il rapporto tra spazio e immaginario.

Augée un perfetto narratore della "sur-modernità", caratterizzata in gran parte dalle forme del "turismo e delle sue immagini", di quell'indefinito 'nonluogo' che ha il proprio emblema in Disneyland. La trasformazione del mondo in finzione, la sua derealizzazione, trova nel parco giochi per bambinie adulti alle porte di Parigi il suo culmine.
Disneylandè il mondo di oggi, in quello che ha di peggiore e di migliore:l'esperienza del vuoto.
Dunque il castello raffigurato nella copertina del libro, suggestivamente evocativo del mondo immaginario della favole, viene riprodotto e realizzato per una fruizione allargata di tutti, indistintamente.
Come èpossibile quindi visitare ciò che 'non esiste'?
La proposta di Augè è di riappropiarci della funzione di 'riconoscere',anche imparando di nuovo a viaggiare, eventualmente nelle nostre immediate vicinanze, per imparare di nuovo a vedere.
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