ZATTERE AGLI INCURABILI
Una Poesia al giorno toglie l' Analista di torno...
di Maria Ferretti

La ferita dell'orgasmo (la transverberazione)

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4 giugno, 2018 - 14:36
di Maria Ferretti
“La cosa che preferisco in assoluto è andare dove non sono mai stata”
Diane Arbus

 
 
 

 
Quando l’uomo
entra nella donna
come l’onda scava la riva,
ripetutamente,
e la donna godendo apre la bocca
e i denti le luccicano
come un alfabeto,
il logos appare mungendo una stella,
e l’uomo
dentro la donna
stringe un nodo
perché loro due mai più
si separino
e la donna si fa fiore
che inghiotte il suo gambo
e il logos appare
e sguinzaglia i loro fiumi.
 
Quest’uomo e questa donna
con duplice fame
hanno tentato di spingersi oltre
la cortina di dio, e ci sono
riusciti per un momento,
anche se dio
nella Sua perversione
poi scioglie il nodo.

Anne Sexton
 
 
 
 
 
Il guardare e l'esser guardati.
Questo è il sesso.
Esser toccati da.
Sfiorati.
Esser visti .
 Esser conosciuti dall'Altro, non riconosciuto.
Conoscenza, farsi conoscere.
Chiudi alla luce, non vieni alla luce se le pulsioni sono incandescenti. Rischi di bruciare.
Venire in termini sessuale e' fuori alla luce, venire allo scoperto, ferita dell'abbaglio.
Venir alla luce.
Alla luce dei tuoi occhi.

Le parole, i suoni, le immagini, gli odori le vie dell'erotica.
Ancor prima di "venire al mondo" .
Alla fine il vecchio caro sesso fa paura.
Abbiamo paura delle infinite combinazioni delle infinite moltiplicazioni ma il sesso è il deposito di particelle, stracci di sensazioni che hanno invaso il corpo fin dalla nostra nascita.
La pelle gli odori gli sguardi le affinità elettive sono chimica affettiva.
Il sesso è prima di tutto inconscio allo stato puro.
Ecco perché ci spaventa.
Sesso è un sogno del corpo.

Un luogo, uno spazio, una fantasia e la sua possibile realizzazione.
Ogni fantasia una centrifuga di ricordi, emozioni compresse e sollecitate da un'altro.
L'altro del sesso è colui che ci porta nel non incontro per eccellenza quale è l'amore,luogo in cui
 ci siamo tanto amati e desiderati se non per un attimo.
L'orgasmo e' l'atto fuggente l'atto del vero esser soli.
Il pianto dopo la massima punta di piacere ci ricorda questa infinita solitudine, un taglio subombelicale .
Traccia di un "mai più insieme", per sempre.
Fare l'amore significa fare della  solitudine un'illusione attraverso i corpi.
 L'orgasmo e' sempre un Addio.

Per sempre divisi, per sempre non ci incontreremo mai solo per una manciata di minuti.
Lo sguardo innanzitutto .
L'occhio e poi l'orecchio.
Gli odori forti sempre come a ricordare lo sforzo, la tensione verso qualcosa di irraggiungibile.
Qualcosa di selvaggio permette il riconoscimento dell'altro del sesso , qualcosa che non può essere addomesticato .
Il piacere !
Quello tra i corpi che dimenticano le regole e seguono quello degli istinti.
Vogliamo "sentire" dove possiamo arrivare con l'altro, all'estremo di noi stessi.
L'altro sconfina.
E quando entriamo lì proprio lì il sesso diventa amore perché la nudità dell'anima e' totale.
Rosso e' il colore di cui si tinge il sesso nell'amore, perché due corpi raggiungono l'orgasmo dell'intimita'.
Intimo e' il tuo dispiego, intimo l'ascolto delicato le orecchie si aprono e le parole entrano.
I corpi allora rispondono la' fuori carichi di un eco che traduce questo in una possibilità di vero incontro .
Potenza dell'analisi, possibilità di esperienza in luogo sicuro dove poter metter in movimento ciò che di più intimo possiedi per poterlo poi sentire la' fuori.
Potere dell'erotica di quella macchia di sangue che colora il parto, la nascita di un amore.
La sessualità è come la parola poetica, riporta a terra a fango.

Il corpo e' importante, il corpo esiste conserva tracce indelebili di te e se lo ami quel corpo ami la memoria di te.
L'attrazione non l'amore è il riconoscimento della traccia particolare di te, diverso.
Si incastrano i corpi, si incastrano le anime.
Incastro  e' posseder forme non identiche.
Un atto crudele la verità dell'amore, un atto supremo che riporta alla mancanza costante.
Da giovani inaccettabile, con che ferocia difendiamo il per sempre e che dolore la scoperta che il primo amore non sarà l'unico.
Quanti si son ammalati per questa non accettazione della verità della nostra esistenza.
Quanti si son fermati al primo amore non accettandone più un secondo.
Quando le anime si denudano i corpi godono di un piacere così espanso che le uniche parole sono dissolvenza espansione orizzonte.
Intimo e' erotico, intimo e' unico, intimo solo io e te e il segreto. Intimo e' dentro e fuori.
Morte e sesso sono per eccellenza il regno dell'inspiegabile il regno dell'impossibile.
Che senso ha morire che senso ha il sesso?
Non riusciamo ad argomentarlo è il mistero , l'angoscia pura.
Il non luogo, il non limite.
E' sacro e' magico e' mistico.
E' l'estasi'del corpo trafitto sentito e finito.
L'estasi e' ciò che precede l'orgasmo, non è il venire ma il di-venire.
Divenire scorrere senza fine della realtà , moto dall'alto venir giu e così via.
Divenire e' incrocio tra tempo e spazio, io e te.
Transverberare ovvero esser trafitti.
Trafitti dal corpo mischiato all'anima, all'assenza dell'altro.
Qui il corpo e' l'altro all'ennesima potenza.
Dottoressa ieri e'stato diverso ho fatto l'amore e ho sentito qualcosa che e ' vicino alla profondità all immensità ,qualcosa  mi ha trafitto.
L'estasi e' dolore e piacere qualcosa che e' tra il corporeo e l'affettivo.
Un' affettività corporea anzi l'affettivo prende corpo nell'esperienza della tranverberazione.

Il marmo così freddo nell'estasi di Santa Teresa d'Avila sembra carne riverberante.
Il solido qualità dell'amore del sentimento del'affetto del sesso.
Solidità dei sensi, solidità degli affetti.
Solidità dei legami.
Il processo di cura trafigge restituisce dignità alle ferite dell'amore.
Transverberare sentirsi trafitti attraverso l'entrata della parola, che permette il divenire e lo scorrere della tua esistenza .
Ciò che si prova in analisi e' anche un piacere misto dolore perché ogni scoperta e' esser penetrati e' esser sentiti,e' sentirsi.
Cos'è un orgasmo se non sentirsi attraverso l'altro.
E' esito di attesa e movimento. Piccolo dolore nella chiusura di una seduta dove si è venuti in tempo, dove si è venuti a verità scabrose.
Dolore del concepimento di un'interpretazione, dolore di un figlio nato.
Perdita dell'attesa e compimento dell'atto terapeutico.
La seduta analitica quando raggiunge il punto più alto e' paragonabile ad un atto sensuale ed erotico.
Un momento unico ed irripetibile.
L'analisi ti educa all'erotica, una vera educazione sensuale.
Basta aprire le orecchie e godere dell'intimita'che in quel momento si sprigiona .
L'intimita non e' hot ma soft, leggera delicata una carezza un soffio una mano che sfiora .
L'analisi e' vero rapporto intimo con l'altro , e' possibilità di venire.
 
 
Vieni presto, vienimi accanto, vieni sopra di me,
vieni sotto: facciamo l’amore e disfiamolo
solo per rifarlo. Dietro non ho altro che guerra
e accampamento, solo un’aridità insanguinata.
Giunsi a te e in te ancoro, vocazione, clima di mare,
territorio e sudario. A volte son felice, però albeggia.
 
Dico: Ti amo quando mi sveglio,
come gli altri si salutano. Dico: Ti amo, quando
mi svesto, come altri fanno il segno della croce.
E tra i due crepuscoli – parentesi
di altra polvere –, tra le due mischie, la battaglia,
un solo cinturone per entrambi. Mi imbattei
in te, mi innamorai a cavallo, e non me ne andrò
da te, non darmi tregua, se concentrici andiamo
a questa fatica di amore e guerra e coincidiamo
nell’anima sul ventre, come due buchi.
Vieni, la notte stende il lenzuolo e ho vinto.
Datti a me come se ti vincessi e fossi tu il trofeo.
(...)

 
Jorge Enrique Adoum, da “Dopo la polvere Manuela”.
 

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