OBITUARY: Larry Kramer, chi era costui?

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28 maggio, 2020 - 07:38

All’improvviso muore uno sconosciuto, il professor Bollorino mi cerca perché ne scriva un coccodrillo e scopro subito due problemi sui quali piangere davvero:

1) La sua biografia in italiano, anche su Wikipedia, è stata violentemente censurata! 

2) Nessuno ha fatto per Pol.it la recensione di 120 Battiti al Minuto, il film sul Act Up l’associazione francese di lotta estrema all’AIDS, che è in pratica figlia e sorella di quella fondata a New York dal meraviglioso Larry Kramer.

Allora diciamolo subito. Non parlo più con voi se  non vi vedete almeno in Streaming il capolavoro della cinematografia 120 Battiti al Minuto, meglio se in francese. Compratelo in Italiano su https://www.mymovies.it/film/2017/120-battements-par-minute/  

Ne avete bisogno perché qualche demente ha paragonato la pandemia da Covid a quella da AIDS. 

Lo stesso Fauci riconobbe allo sconosciuto Larry Kramer, attraverso la creazione di Act Up, oltre che grazie al suo lavoro culturale, di avere garantito la radicale modifica dell’idea politica con cui oggi si affrontano le epidemie.


 

L’AIDS fu un tema abbandonato per decenni dalla politica USA e mondiale, che lasciò che il virus si espandesse nel mondo e nelle comunità a maggior rischio, mietendo vittime ogni giorno, quando all’epoca non esisteva nessuna cura possibile. 

La stessa comunità LGBT si rifiutò di ascoltare i consigli dei pochi medici gayfriendly di accettare restrizioni importanti, a partire dai contatti promiscui o dalla chiusura degli spazi di incontro pubblici e privati.

Vi ricorda nulla? Se non ci fosse stato Act Up non avremmo le terapie che oggi garantiscono la sieronegativizzazione totale da HIV. Vi ricordo che lo stesso Kramer è morto solo oggi, ma aveva l’HIV, come la maggior parte delle persone MSM di New York negli anni ‘80 e ‘90.

E’ grazie alle lotte di Act Up se abbiamo ottenuto per il Coronavirus l’attivazione immediata della politica in Italia, la ricerca farmacologica sperimentale e abbiamo visto garantita la riduzione dell’epidemia con il distanziamento sociale e la chiusura degli spazi pubblici. 

Vi sentite un poco contrari a quanto è accaduto in Italia? Invece di guardare alla Svezia, dove comunque si è iniziato a lavorare subito sul fronte sanitario e poi su quello della quarantena, attraverso 120 Battiti al Minuto capirete cosa vi sarebbe accaduto se non ci fosse stato Larry Kramer ed Act Up. 

 

Larry Kramer, chi era costui? Dal punto di vista culturale è ancor più sconosciuto ma non per questo non meno fondamentale anche per noi italiani moderni. Soprattutto per chi vuole capire i drammi degli adolescenti e lavorare come psicologo o psichiatra. Partiamo da Faggots, lavoro straordinario per il realismo vivo e autobiografico. Tra gli omosessuali, esattamente come tra le persone eterosessuali, soprattutto quanti Tinder Addicted, il testo di Larry Kramer ci spiega la naturalezza e la bassezza degli incontri anonimi, necessari per garantire gli istinti sessuali e allo stesso tempo la neutralità emotiva, anzi anemotiva, rispetto ad una vita borghese e omologata. 

 Sarebbe invece interessante vedere almeno una volta The Normal Hearth. Ci racconta un evento molto legato solo alle persone LGBTI, è vero, terrorizzate a fare Coming Out, banalizzate dai film italiani sul tema delle Unioni Civili. In realtà la legge Cirinnà ha invece spaccato coppie storiche e distrutto giovani amori, quando uno dei due sia costretto a restare in pubblico un anonimo e borghese maschio italiano! 

 Un’esperienza simile la possono capire solamente alcune ragazze con i genitori molto sessuofobi, che abbiano nascosto i loro primi amori e le loro prime relazioni sessuali. E’ tutto un materiale fondamentale quindi a voi, sedicenti psicoterapeuti, per capire l’ansia di vivere nascosti e allo stesso tempo il dramma di chi invece, come me e Larry Kramer, ha fatto da sempre Coming Out e viene escluso dalla maggior parte dei suoi simili e potenziali amanti, perché loro vivono ancora nascosti. 

 Larry Kramer, omosessuale ed ebreo, usa infine i suoi testi per un altro paragone, quello con l’Olocausto. A differenza della nostra attuale e drammatica lotta al Covid, che ci ha visto relegati in casa come Anna Frank, terrorizzati che il mostro invisibile virale ci trovasse e ci uccidesse, deportandoci in anonimi ospedali, lontani dai nostri cari, facendoci perdere la vita come il gas Ziclon B; chi ha vissuto l’AIDS ha vissuto l’emarginazione violenta degli ebrei da parte del nazismo.  

 Vi siete sentiti liberi di farvi vedere dai balconi, con Acting Out spesso ridicoli, ma necessari per ridurre lo stress da quarantena, ma vi lamentate ancora dei necessari Pride di Gay, Lesbiche, Bisessuali o Transgender e Intersessuali (LGBTI), che servon a noi per evitare il Minority Stress causato dalla vostra omofobia, lesbofobiabifobia, transfobia o intersexfobia 

 

Chi ha vissuto gli anni dell’AIDS era discriminato addirittura due volte. Peggio del runner, visto come untore, ma capace di tornare vivo a casa. Nessuno si preoccupava della spesa solidale se non le associazioni fondate da Larry Kramer, per chi ammalato e condannato a morte, sarebbe prima finito di inedia e stenti, spesso cacciato di casa. Nessuno si preoccupava di fornire uno sguardo e un abbraccio virtuale, non solo perché non esisteva internet, ma perché l’idea stessa di abbracciare un Faggot (Fag Hug) era una delle numerose provocazioni che Act Up ci ha insegnato ad agire in tutte le piazze italiane, dove siamo ancora rigettati. 

 

Quest’anno non sappiamo ancora come festeggeremo le nostre libertà, in vista del 28 giugno, anche quelle numerose e ancora negate in Italia e nel mondo. Il mio modo è anche questo di avervi spiegato come la nostra vita, anche quella dello sconosciuto Larry Kramer, abbia cambiato la vostra ed abbia gettato le basi per capire quella delle persone che vi circondano e che vi fanno battere il cuore a 120 Battiti al Minuto... 

 

 

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