Intervista a A. de Bartolomeis, Università Federico II, Napoli

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3 dicembre, 2012 - 18:16

Domanda: Verso cosa sta dirigendosi la psichiatria?
Risposta: Probabilmente le direzioni della psichiatria attuale sono orientate verso la caratterizzazione delle specificità biologiche delle patologie psichiatriche. Ciò accanto all'individuazione dei fattori ambientali e quelli che sono i fattori non propriamente biologici che possono interagire con quest'ultimi, eventualmente modificarli e modularli. Questo anche alla luce delle recenti osservazioni mutuate dalle neuroscienze che ci dicono in maniera chiara che il cervello è una struttura dall'altissima plasticità neuronale, che i neuroni a differenza di quello che si pensava fino a qualche anno fa possono addirittura replicarsi, e che conseguentemente anche in condizioni di modificazione del comportamento c'è da attendersi una potente interazione tra la componente biologica e quella ambientale. Probabilmente lo studio di queste di questi due tipi di interazioni può essere una delle direzioni di maggiore interesse dei prossimi anni nella ricerca psichiatrica.

Domanda: Quanto detto può voler dire che anche le emozioni possono modulare e modificare l'organico?
Risposta: non solo può, ma sicuramente è così. In particolare quando siamo di fronte a situazioni stimolo, siano esse emozioni, o stimoli di altra natura, che abbiano una frequenza ripetuta nel tempo. Esistono oggi prove che ciò è in grado di modificare alcuni parametri del metabolismo cerebrale e forse nel tempo può modificare addirittura la struttura anatomica discreta di alcuni cluster neuronali. 

Domanda: Integrazione mente cervello….
Risposta: Ma più che di integrazione mente-cervello, parlerei di caduta della barriera mente-cervello. 

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