VIRTUALE E DINTORNI...
Cosa ci racconta la rete
di Francesco Bollorino

FREE WIFI, un'utopia, un sogno, una necessita', un diritto?

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17 settembre, 2013 - 10:46
di Francesco Bollorino
Il tema del wifi rientra nel novero delle leggende digitali metropolitane.
Vi e' la fantasia radicata che il wifi come tecnologia non costi nulla e che pertanto DEBBA essere necessiamente gratuito per chi lo usa accedendovi da un access point.
In realta' non e' cosi': creare un punto di accesso wifi ha un costo per chi lo apre, occorre installare un o o piu' ripetitori collegati alla rete e ovviamente pagare il costo della connettivita'.. si tratta di "costi" obiettivi e obiettivamente non eccessivi ma pur sempre di "costi" si tratta e che nel caso di una offerta gratuita ricadono sulle spalle economiche di chi il servizio lo offre.
E' ovunque cosi' e ovunque la situazione non e' uniforme essendo possibile trovare reti wifi gratuite (PER SCELTA DEL GESTORE) accanto a rete a pagamento.
E' il mercato bellezza...
Non e' questione di lusso ma si intelligenza.. vi sono per esempio piccoli hotel che offrono il servizio al loro interno for free e grandi catene che se ne guardano bene.
Eppure per me specie nei pubblici esercizi il wifi e' come un buon servizio al tavolo o una buona qualita' della miscela usata per l'espresso ovvero una buona ragione per scegliere un luogo rispetto ad un altro.
Resta il fatto che la leggenda digitale metropolitana e' dura a morire e la richiseta di libero e gratuito wifi permane nell'aria senza considerare che invece per raggiungere un obiettivo di tal fatta vi e' la necessita' di lavorare e molto sul territorio.
In uan delle mie vite precedenti ho svolto il ruolo di Consulente (GRATUITO) per la Citta' Digitale per l'amministrazione Comunale della mia citta', Genova e ho avuto modo di occuparmi e di tentare una pianificazione regolata dello sviluppo di reti wifi interconnettibile a livello del territorio comunale.
Alla luce di tale esperienza credo di avere le competenze per ribadire alcuni concetti di fondo che propongo alla valutazione di chi mi legge.
a) il wifi e' VISSUTO come un servizio senza costi da parte dell'utenza che CHISSA' PERCHE' paga senza fiatare le tariffe di connessione personale e invece considera il WIFI senza costi per chi lo offre e conseguentemente resta restia a pagare una qualsivoglia tassa o balzello per il suo utilizzo  e coseguentemente il dialogo delle istituzioni con i cittadini su questo tema risulta  avolte davvero difficile.
b) occorre partire da questa considerazione per comprendere che il wifi e' un servizio per sua natura in perdita per chi lo offre che deve pertanto trarre da tale servizio altre risorse per matenerlo in piedi visto che dietro ad un HOTSPOT vi e' COMUNQUE un costo fatto di installazione, manutenzione e connettivita' che va messo in conto e che l'utenza non sembra in grado di comprendere ne' voler pagare
c) alla luce di tutto cio' io credo che la via sia quella da un lato che il PUBBLICO continui a riversare le poche risorse disponibili sul mantenimento e potenziamento di reti wifi e che il privato inteso come operatore del settore ITC si offra come istallattore-fornitore di connettivita' a soggetti privati che credano nei vantaggi secondari di una istallazione wifi gratuita in ambiti di loro competenza
d) creare un'isola wifi e' un servizio utile e attrattivo per i pubblici esercizi e credo dovrebbe essere offerto gratuitamente ma non possiamo obbligare i gestori di tali pubblici servizi a farlo sta a loro deciderlo


Rispondendo alla domanda posta nel titolo mi sento di dire, andando contro forse opinioni diffuse e un po' populiste a mio vedere, che NO, il WiFi LIBERO E GRATUITO NON E' UN DIRITTO poiche' rappresenta una tecnologia che implica, come tutte le attivita' con la rete e nella rete, dei costi per chi la offre e conseguentemente rinuncia  a ricavi direttamente correlati all'investimento, MA E' CERTAMENTE UNA NECESSITA' che, per non essere un'utopia, necessita piu' che di competenze tecniche di un maturo senso civico e di una adeguata commistione tra iniziativa privata e pubbliche amministrazioni... nessuna UTOPIA, nessun SOGNO ma qualcosa che puo' davvero essere utile al marketing territoriale delle citta'!

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