I DIRITTI DEI SOFFERENTI PSICHICI
Come possiamo organizzare leggi, istituzioni, associazioni e SSN per garantire l'emancipazione
di Manlio Converti

DIRITTO ALLA FENOTIPIZZAZIONE DIGITALE

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6 ottobre, 2019 - 06:12
di Manlio Converti

Psichiatria, Ultima Frontiera, questo è il diario dell'ultima avventura della Salute Mentale nello Spazio del Convegno Nazionale, a Napoli, della Sezione Biologica della Società Italiana di Psichiatria, dove insieme ai soliti mediocri ululati contro la psicoterapia o la riabilitazione, ci sono stati diversi interventi, internazionali, su temi di epigenetica e intelligenza artificiale, tali da sfiorare le fantasie alla Black Mirror o alla Philip Dick.

Il Capitano Thomas R. Insel ha introdotto con uno stile garbato e futurista alla Steve Jobs i temi di intelligenza artificiale, la cui intensità sfiora le immagini della Marvel e dei suoi capolavori con Uomini Ragno e Vendicatori, per crollare, purtroppo, nella realtà misera della vita quotidiana dei Sofferenti Psichici, dove la Luogotenente Inez Myin-Germeys ha illustrato una serie di percorsi possibili di applicazione alla vita reale.

La Salute Mentale, oggi, è un campo di interesse ampio che rinuncia alle Nevrosi di Freudiana memoria e non sa parlare del fenomeno antropico come Jaspers o come Piro, per concentrarsi, grazie a Basaglia, sul mistero delle Psicosi, sulle difficoltà esistenziali e relazionali conseguenti e sugli aspetti di degrado e conflitto che producono stigma e maltrattamenti.

Gli interventi delle plenarie sono da questo punto di vista dei momenti straordinari, laddove nei simposi è stata l'epigenetica a mostrare i suoi avanzamenti ancora inattuabili ed inefficaci, ma di enorme significato epistemico, tali da farci prospettare davvero la possibilità di trovare tra cento anni una strada biologica verso la modulazione dello sviluppo cerebrale di chi è “predestinato” ad essere bipolare, schizofrenico o paranoico.

In questo deserto dove migliaia di formiche corrono da un simposio all'altro attratte dai crediti e dalla speranza che le api regine della psichiatria ci aprano nuove prospettive pragmatiche, esplode la relazione del Prof. Insel, che parte da una semplice lettura sociologica sulla fluidità estrema del contesto in cui viviamo.

Le multinazionali di servizi online non posseggono mai ciò che vendono: Facebook non produce informazioni, Aribnb o Booking non posseggono alberghi, Uber non possiede automobili, deliveroo non possiede una cucina, amazon o ebay non posseggono una fabbrica né una bottega di artigiani. La tecnologia è consumer oriented e dirlo in italiano, orientata DAL consumatore, non serve perché da noi la salute è provider centered, ad uso esclusivo della volontà dii medici e infermieri e pertanto opaca e materialista, mentre i servizi online offrono una trasparenza, una infinita capacità di scelta e comparazione dell'offerta, garantendo la personalizzazione del servizio, senza nessun particolare sforzo.

Le differenze in Salute Mentale si accentuano nel contrasto tra Servizio Pubblico e Servizio Privato, con il quale il professore intendeva le Case Farmaceutiche, che sono il principale motore di orientamento della ricerca scientifica dei professori universitari, mentre noi umili psichiatri dobbiamo considerare anche la pletora di strutture convenzionate, la cui fame di posti letti, trasforma il significato stesso dell'esistenza del paziente in un altro modo radicale, da consumatore di farmaci a consumato nel nulla esistenziale di manicomi moderni piccoli, senza spazio e senza tempo.

D'altra parte ai piani alti di questa Astronave congressuale, i professori e i medici cercano di ottenere pubblicazioni e carriera personale nel piccolo luogo dove vivono, eppure ottengono la fiducia del pubblico. Il privato, invece, vende prodotti finiti non contrattabili e se le case farmaceutiche producono a livello internazionale quasi tutta la ricerca medica, esse non danno fiducia al pubblico. In realtà la Psichiatria Biologica non ha il coraggio di uscire dal perimetro dei pazienti adulti e dopo anni di convegni sulla necessità di impostare le terapie in modo precoce, per ridurre i danni e aumentare le “recoveries”, l'integrazione sociale ed una qualità della vita uguale alla popolazione generale, non ha realizzato neanche una sola Ricerca Farmacologica sugli adolescenti, soprattutto con i LAI II, per non farsi coinvolgere da temi etici ed emozioni, preferendo i giochi di ruolo, la fantascienza e le speculazioni da laboratorio.

Approfondiamo allora con Myers-Germeys e Insel la fantascienza possibile che attraversa già il nostro cellulare, anche se la maggior parte di noi lo usa a casaccio e continua a chiedere informazioni stradali mentre risponde al telefono e guida allo stesso tempo, senza saper usare il Blue Tooth o il Tom Tom perfettamente integrati anche nello smartphone più economico!

Cos'è un Cellulare? Un Oggetto transazionale che aumenta la Loneliness ingannandoci sulla sua capacità di creare reti relazionali? Il telefono ci fa raggiungere dei finti amici come nella citazione di Dostoevskij? Oppure l'Autoconvincimento di essere in rete è tale e possiamo usarlo a nostro vantaggio invece di alienarci solamente dalle relazioni umane?

Dette dall'alto di un palco che non sa parlare di emozioni e calcola al millesimo i minuti in cui parlare è davvero difficile dirlo. Non è permesso sbavare con un intervento estemporaneo contro il patriarcato della Psichiatria Italiana, figuriamoci se ha senso discutere. Tuttavia la domanda permane: la tecnologia è un problema o una soluzione? Una generazione che non relaziona più se non col cellulare non può trarne delle soluzioni anche per la propria Salute Mentale?

Grazie agli smartphone le macchine apprendono dal comportamento individuale in tutto il mondo con una crescita continua, eppure non è migliorata nello stesso arco di tempo la capacità di aumentare la salute o ridurre la mortalità nel mondo. Accettare la sfida della tecnologia significa affrontare molti problemi, che i Professori considerano un ostacolo... e che in realtà caratterizzano l'umanità...

I sistemi biologici, soprattutto il cervello o il comportamento umano forniscono dati imprecisi, non abbiamo misurazioni adeguate del comportamento né capacità di valutazione periodica; oggi non abbiamo possibilità di curare il 60% dell'umanità, la qualità dei servizi è frammentata, episodica e reattiva al problema quando emerge, invece che preventiva, continua e stabile. Questo grande peso può essere sostenuto dalla tecnologia chè più ecologica passiva continua oggettiva?

Il professor Bollorino mi suggerisce all'orecchio di attendersi associazioni inattese con il suicidio grazie ai big data che possono seguire dati completamente impensabili e calcolare ad una velocità impensabile, ad esempio, la velocità di scrittura su una tastiera oppure la capacità di lettura di un testo o il tempo trascorso a vedere immagini fisse o filmati, invece di attivarsi a immettere dati online.

Questo è il FENOTIPO DIGITALE, un concetto complesso, spiega Insel, che include comportamenti,umore e cognitivo e svela che esistono già alcuni studi che dimostrano la correlazione proprio tra la velocità di typing con i parametri di test validati come la BLSD e, fatto ancor più importante con la ospedalizzazione di pazienti psicotici!!!

Secondo i Big Data la velocità è maggiore ma molto oscillante in questi pazienti in fase di patologia senza terapia adeguata e quando questa velocità, mantenendo l'aspetto caotico diminuisce, essi vengono ricoverati. All'uscita dal ricovero, dove non hanno potuto usare il cellulare, i Big Data dimostrano che la velocità di typing media è risalita, senza raggiungere i picchi prima del ricovero, ma soprattutto è divenuta costante nelle sue oscillazioni.

Stiamo parlando di questo: Fenotipizzaziome Digitale; Interventi dal cellulare passivi, attivi, autogestiti, con IA o con un professionista; Management della cura da parte della IA e la App passiva MH-GAP prodotta dal WHO, ma solo nell lingue più usate nel mondo ...

La Professoressa Miyn-Germeys allora ci mostra il suo esperimento sui paranoici, con 10 bip al giorno, cui rispondere velocemente sulla qualità del momento esistenziale. Dopo una lunga spiegazione ovviamente riconosce che i 10 bip al giorno aumentano il fastidio dei pazienti paranoici...

Tuttavia i dati raccolti fanno capire che nel tempo esistono delle correlazioni precise tra Micro Eventi di Vita e risposta emotiva. Ad esempio lo stress si riduceva dopo tre bip i(circa 4 ore) in tutte le persone con psicosi cronica e nei controlli, restando più alto nel primo gruppo, ma non tornava alla base per i pazienti in fase acuta se non dopo una fase di sonno.

Se vi sentite poco avvezzi per il futuro, dal quale come terapeuti potreste essere sostituiti dal cellulare e quindi da un programma di IA scritto da un hacker tredicenne, senza nessuna competenza in materia, sappiate che nel frattempo avete l'autorizzazione a praticare PSICOTERAPIA IN RETE e AL TELEFONO, nonostante le paranoie di Dostoevskij.

Anche se non sappiamo perché, le terapie telematiche sono esattamente paragonabili alle psicoterapie dal vivo... parola del professor Pim Cujipers, autorità in materia, purtroppo tradito dal moderatore che ne ha pervertito la relazione completamente a causa della propria fobia verso le relazioni umane.

Il Prof. Cujpers ha fornito dati raccoltii sempre grazie alla IA... (attraverso una metanalisi, in realtà, comunque impensabile senza un computer)...e dimostrato che nonostante il parere contrario e le resistenze sul campo degli stessi professionisti delle psicoterapia (dei professori che ovviamente fanno su un altro pianeta i loro congressi nazionali) il numero delle sedute anche telefoniche oppure online come quelle dal vivo può essere limitato davvero a 6-8, perché danno lo stesso risultato di 24 sedute.
Dati utili per il vostro Piccolo Computer di Bordo è che le Psicoterapie, tutte, sono efficaci in tutti i campi della Salute Mentale, tranne nella Psicosi, dove solo gli psicofarmaci restano efficaci, non producono danni, riducono comunque del 61% il deterioramento dei Sofferenti Psichici e sono più efficaci se associati in caso di depressione a terapia farmacologica, che a sua volta da sola sarebbe meno efficace in questi casi.

E se lo dicono i Big Data, cosa volete stare ancora a discutere con i vostri sofismi da fine ottocento?

 

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