PSICHIATRIA 2.0
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di Valerio Rosso

La finta "Weltschmerz" dell'Umanità

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29 marzo, 2020 - 16:29
di Valerio Rosso

La parola Weltschmerz è molto interessante e credo che sia molto pertinente alla narrazione psicologica dominante che si percepisce in questi giorni di pandemia.
Di fatto con questa antica parola tedesca si riassume il concetto della tristezza che emerge dalla consapevolezza che il Mondo "così com'è" è differente dal Mondo Ideale in cui noi immaginaiamo di vivere.
Ma la domanda che mi pongo e che giro anche a Voi tutti è: Siamo proprio sicuri che quella che l'Umanità sta provando in questi giorni di pandemia sia proprio la Weltschmerz? Ovvero la consapevolezza che le nostre debolezze dipendono dall'inadeguatezza e dalla crudeltà del mondo se paragonate alla nostra visione ideale?
Il cambio di prospettiva che vi voglio proporre è quello connesso alla constatazione che, per tutto il '900, l'Umanità sia stata vittima di un inganno narcisistico che ci ha fatto credere, nuovamente, di essere Noi al Centro dell'Universo.
Dopo gli insegnamenti di Copernico, Darwin e Freud, è accaduto di nuovo.
Di conseguenza quello che noi abbiamo immaginato essere il nostro Mondo Ideale post-moderno, in realtà è stato un bislacco e gargantuesco progetto antropocentrico che, alla fine, ha portato benessere soltanto ad una minoranza di noi.
E l'attuale, rinnovata, ferita narcisistica che la Natura ci sta infliggendo, forse sarà la premessa per ripensare al nostro ruolo in questo ecosistema.
Noi, come specie, con tutta la nostra Cultura, le nostre Ambizioni e tutta la nostra Tecnologia Digitale sempre più arrogantemente divergenti dai principi di base che regolano l'equilibrio di questo pianeta....

Vi invito ad approfondire questo tema con me in questo articolo sul mio blog.

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