INTERVISTA A LAMBERTO PRESSATO

Share this
18 settembre, 2012 - 19:28

 

D: A Suo giudizio, quali vantaggi può comportare l'apprendimento a distanza? Quali sono i possibili svantaggi?

R: I vantaggi della formazione a distanza possono essere così sintetizzati:

  1. Gran flessibilità degli strumenti e tecniche utilizzate, con ampia scelta soggettiva dei tempi e luoghi d'utilizzo degli stessi;
  2. Facile trasferibilità (comprese immagini) dal virtuale al cartaceo;
  3. Consultazione in tempo reale di una "infinita" banca dati ed altrettanti riferimenti;
  4. Un "discreto" self audit;
  5. Minori costi, per i discenti, rispetto alla formazione residenziale;
  6. Rispetto dei tempi individuali d'apprendimento;
  7. Possibilità di monitorare l'attività di formazione in tempo reale;
  8. Possibilità di valutare il singolo discente e/o il gruppo collegato;
  9. Controllo e verifica nel tempo dell'apprendimento;
  10. Riduzione dei tempi della formazione on site.

Gli svantaggi, certamente minori rispetto ai vantaggi, si possono riassumere:

  1. Difficile, se non impossibile, "trasferimento" dal docente al discente di esperienze e/o abilità;
  2. Al provider è richiesta un'organizzazione complessa e costosa;
  3. Assente o incompleta certezza dell'identità del discente;
  4. Rischio di "appiattire" la formazione alle sole conoscenze (utili ma non sufficienti).

 

D: Quali ritiene possano essere i futuri sviluppi dell'e-learning?

R: I futuri sviluppi dell'e-learning, a mio avviso, registreranno un'integrazione sempre più efficace tra varie esperienze e metodologie formative, con particolare riferimento a:

  1. Importanti contributi all'analisi e indicazione dei bisogni formativi;
  2. Monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi dei discenti;
  3. Proficui interscambi, con reciproci riconoscimenti, di attività ed esperienze formative (compresi i crediti formativi) con altri Paesi.

 

D: Quale pensa che possa essere l'evoluzione della relazione tra la formazione online ed onsite?

R: L'evoluzione della relazione tra la formazione on line ed on site dovrebbe configurarsi in una migliore integrazione tra le due esperienze, affidando all'e-learning una netta prevalenza nell'ambito del "sapere" e, seppur con minore valenza, al "saper essere". Alla formazione on site vengono affidati gli obiettivi di formazione coerenti con gli aspetti relazionali (saper essere) e, in misura prevalente se non esclusiva, l'area delle abilità (saper fare).

 

D: Quali ostacoli, se presenti, ritiene che esistano nel processo di diffusione della formazione online? Ritiene che i costi della formazione online si possano ridurre nel futuro?

R: Eventuali ostacoli nel processo di diffusione della formazione on line possono essere legati a qualche difficoltà di far maturare il concetto di Educazione Continua in Medicina (almeno nella fase iniziale dell'ECM) nella classe medica. E' realistico ipotizzare un aumento dei costi nella produzione e realizzazione della formazione on line, specialmente a carico dei provider: l'affinamento e la implementazione delle tecnologie applicate all'e-learning potrà altresì indurre un aumento delle "esigenze" e delle aspettative dei discenti. L'opportunità offerta dalla formazione a distanza al processo appena iniziato ma irreversibile dell'ECM, deve essere assolutamente sostenuta, superando ogni ostacolo (compresi i maggiori costi iniziali e la progressiva ma necessaria informatizzazione dei professionisti della salute).

Questo momento così propizio può essere unico e irripetibile, per questi motivi è richiesto l'impegno di tutti i soggetti coinvolti, in un progetto condiviso che porterà certamente benefici sia ai medici sia, soprattutto, ai cittadini.

 

D: Quali sono gli obiettivi della Formazione continua nella Sanità?

R: Obiettivi della formazione continua nella Sanità:

  1. migliorare la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini, che richiedono una migliore qualità di vita e di salute;
  2. garantire efficienza ed efficacia nell'assistenza ai cittadini;
  3. tutelare ogni professionista della salute nella sua pratica quotidiana, attraverso una libera e consapevole adesione a linee guida e un adeguamento dei comportamenti professionali alla evoluzione tecnico-scientifica;
  4. aggiornare (adeguandole sistematicamente) conoscenze, abilità e competenze, pertinenti al profilo professionale di ogni professionista della salute;
  5. trasferire nella pratica professionale quotidiana, in modo continuo e con indipendenza da coloro che la finanziano, i risultati certi ed affidabili che la ricerca offre.

 

D: Mi può dire quali sono i criteri adottati dalla Commissione per accreditare gli eventi formativi? Quali sono state le modifiche dei criteri di accreditamento nel tempo, se presenti?

R: La Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha previsto (e proposto ufficialmente attraverso una "griglia" resa pubblica nel sito del Ministero della Sanità: www.ecm.sanita.it) la definizione di un sistema di "crediti" da attribuire, in via preventiva, ad ogni iniziativa (evento) di formazione permanente, previa valutazione (a cura di referee) della appropriatezza dei contenuti proposti e della qualità ed efficacia misurabile delle metodologie didattiche.

 

D: Quali sono le procedure tramite le quali si valuta un evento formativo al fine dell'accreditamento?

R: Le procedure tramite le quali si valuta un evento formativo, al fine dell'accreditamento, sono così schematicamente elencate:

  1. il provider registra i suoi dati presso il sito del Ministero (icona ECM);
  2. se la registrazione ha successo (risponde a tutti i requisiti richiesti) gli viene attribuito un codice identificativo e viene comunicata (in esclusiva via telematica) la sua password;
  3. il provider registrato presenta uno o più eventi di formazione (sempre e soltanto via Internet);
  4. la segreteria ECM distribuisce (in via telematica) questo evento registrato, a tre referee competenti per la disciplina relativa all'evento stesso, per una valutazione ed attribuzione, in base ai criteri stabiliti nella "griglia", del relativo punteggio;
  5. raccolti i punteggi (e non i crediti) dei referee, la Commissione, in base a indici di conversione stabiliti ed in rapporto al numero di ore previste per quell'evento, assegna (o no) i crediti;
  6. viene quindi comunicato al provider se e quanti crediti ha ottenuto l'evento proposto;
  7. il provider, da quel momento, può rendere pubblico, assieme al programma dell'evento di formazione, anche il numero di crediti attribuiti per quella iniziativa di formazione.

 

D: Quali sono le fonti e le modalità di finanziamento dei corsi, dato il loro carattere di obbligatorietà?

R: Le fonti e le modalità di finanziamento delle iniziative di formazione (nell'ambito del progetto di Educazione Continua in Medicina) sono

  1. quota di iscrizione individuale che ogni soggetto paga volontariamente all'atto di iscrizione all'iniziativa di formazione;
  2. finanziamento parziale o totale da parte dello stesso provider (es. ASL, Distretto…) o di un committente istituzionale (Regione, Ministero, Ordine o Collegio Professionale);
  3. finanziamento parziale o totale da parte di sponsor, comunque dichiarato eticamente compatibile da parte del responsabile scientifico dell'evento;
  4. forme miste di finanziamento.

 

D. Quale è il primo bilancio provvisorio che è possibile trarre al termine del primo semestre sperimentale di Educazione Continua in Medicina?

 R.: Il bilancio provvisorio, al termine del primo semestre sperimentale di Educazione Continua in Medicina, mi sembra positivo e mi fa ben sperare nel prossimo futuro, visto il generale interesse per l'ECM e la volontà, largamente espressa e partecipata, di iniziare una nuova stagione all'insegna della Qualità della Professione. Formazione e Ricerca è un binomio inscindibile e condizione prima per garantire la Qualità della Professione.

 

D: Sono previste altre forme di formazione continua obbligatoria anche per altre figure professionali del settore socio-sanitario, oltre ai medici?

R: Sono previste anche altre tipologie di formazione continua per tutti gli operatori professionali del Sistema Sanitario (oltre ai medici e odontoiatri, gli infermieri, i farmacisti, i veterinari, le ostetriche, chimici, biologi, psicologi, tecnici di radiologia e di laboratorio e altri operatori non ancora ricompresi in Ordini e/o Collegi).

 

D: In alcuni Stati europei ed extra europei è previsto per i medici non solo l'obbligo di accumulo di un certo numero di crediti formativi, ma anche la ricertificazione dopo un certo numero di anni di pratica professionale. Pensa che un tale sistema possa essere adottabile anche in Italia? Perché?

R: In merito alla ricertificazione del professionista dopo un certo numero di anni di pratica professionale (già presente in alcuni Stati Europei ed extra europei) ritengo sia un sistema adottabile anche in Italia.

Il cittadino chiede con sempre maggiore insistenza garanzie sui professionisti che lo assistono: compito primo di un Ordine Professionale è garantire la qualità della professione dei propri iscritti mediante la verifica del mantenimento nel tempo della specifica professionalità (conoscenze, abilità e competenze) di coloro che esercitano la professione.

Urge una riforma degli Ordini che, a fronte di compiti e funzioni così importanti, consenta loro, mediante nuove regole e più aggiornati strumenti, un vero "governo della professione", per garantire qualità delle cure ai cittadini e vera tutela dei medici e odontoiatri con la libertà e l'indipendenza necessari all'esercizio dell'arte medica.

 

D: Quale è il Suo ruolo all'interno della Commissione ECM e quali sono i Suoi incarichi all'interno della Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici?

R: Il mio ruolo nella Commissione ECM è di membro designato dalle Regioni.

Quale presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Venezia sono stato eletto membro del Comitato Centrale della Federazione Nazionale (FNOMCeO) e i miei incarichi in seno alla stessa prevedono il coordinamento della Commissione per la Comunicazione e Informazione e la partecipazione attiva, quale componente, ai lavori della Commissione per la Formazione Continua.

 

> Lascia un commento


Totale visualizzazioni: 2357