GUIDA ALLA SALUTE MENTALE
RELAZIONE INTRODUTTIVA ALLA GUIDA
del
Prof. FRANCESCO CASERTA
La nuova normativa di riordino del S.S.N., introdotta nella regione Sicilia con la legge n.30 del 1993, ha definito l'articolazione interna delle Aziende Unità Sanitarie Locali. Tale articolazione interna pone il Settore come prima suddivisione, territoriale ma soprattutto funzionale, dell'intera realtà aziendale. Il settore, quindi, quale momento di raccordo professionale, gestionale ed organizzativo che, all'interno delle grandi linee delle funzioni istituzionali (prevenzione, cura e riabilitazione), pone in essere i processi e le attività tipiche dell'area funzionale propria, al fine dell'erogazione dei prodotti sanitari che il destinatario finale consumerà. Anche la gestione della Salute Mentale, pertanto, per dettato normativo, trova nel suo Settore la collocazione naturale per l'assolvimento delle proprie funzioni istituzionali e professionali. Nella Regione Sicilia il Settore della Salute Mentale (articolazione aziendale) assolve le proprie funzioni istituzionali per tre grandi aree, corrispondenti ad altrettanti ambiti di utenza e di bisogni sanitari (ognuno con una propria fisionomia ed identità):
la Salute Mentale Adulti;
la Neuropsichiatria Infantile;
le Tossicodipendenze.
Una ulteriore suddivisione vede per ognuna delle tre aree considerate la competenza di uno specifico Servizio. La caratteristica fondamentale di tale intreccio, tra il Settore e i propri Servizi, è che essi affrontano le problematiche della gestione della salute e della malattia mentale con un'ottica di rete. In altri termini la suddivisione in Servizi rimanda ad una connessione più ampia con le altre strutture territoriali che si pongono come partners nell'unico processo di presa in carico del paziente (Tribunali, Scuole, Enti Locali, rete informale, famiglia, etc.).
Ma oltre ad una interazione con l'esterno esiste anche una relazionalità interna basata sui vari momenti in cui può svolgersi l'itinerario diagnostico-terapeutico dell'utente: la fase acuta, quella della elezione, l'aspetto diagnostico strumentale, la riabilitazione, il reinserimento sociale, i vari percorsi terapeutici. A tale scopo la rigidità dei Servizi scompare nella articolazione funzionale delle varie strutture collegate (SPDC, Ambulatori territoriali, Centri Diurni, Comunità Terapeutiche Assistite), momenti funzionali corrispondenti alle varie fasi e alle eventuali variabili del percorso terapeutico (ospedalizzazione, trattamenti ambulatoriali, semiresidenzialità), o alle caratteristiche demografiche dell'utenza (minori ed adulti) o alla specificità del bisogno (dipendenze). Nell'attuale fase di primo avviamento del processo di razionalizzazione del sistema sanitario, la costituzione dei Settori, quindi, appare come garanzia, in quanto riesce a coniugare meglio di altre opzioni le istanze professionali degli appartenenti con il bisogno specifico dell'utente. Ma non solo, la costituzione del Settore canalizza in esso tutti gli adempimenti legati alla trasformazione aziendalistica che, altrimenti, o verrebbero imposti dall'alto o, peggio, si disperderebbero in una trasversalità di base commistionata da altri bisogni, logiche, culture, professionalità, istanze, interessi (il Distretto). Quest'ultimo come luogo sì, trasversale, ma con tutte le problematiche implicite di raccordo, coordinamento, armonizzazione, altamente difficoltose nel momento di primo avvio dei processi di razionalizzazione che, come è noto, pretendono atti programmatori certi, definiti, univoci e, soprattutto con una visione di insieme delle varie particolarità delle articolazioni funzionali. Il Distretto, invece, per lo meno in questo primo momento di avvio, si potrebbe configurare come luogo di particolarismi. Questi ultimi sicuramente in buona fede, ma che minerebbero dalla base l'unità di intenti, l'unitarietà di indirizzi, l'unicità della realtà aziendale. Riempire di significato, al contrario, il Settore, ha determinato una serie di significative responsabilizzazioni per quest'ultimo. Tale è il caso dei numerosi adempimenti assolti, o in fase di avviamento di cui il Settore ha acquisito piena titolarietà (carichi di lavoro, censimento
delle risorse umane, programmazione di dotazioni organiche del personale, creazione di nuove funzioni o aree di interesse, rilevazione dei costi, sperimentazione di budget, sistema di reporting, politiche di marketing). La fase di primo avviamento dell'aziendalizzazione della USL vede il Settore quale punto di riferimento forte perl'acquisizione di tutti gli strumenti utili ad una gestione manageriale, strategico per la collocazione non marginale che si è ritagliato all'interno del funzionigramma aziendale e per le sue potenzialità per l'acquisizione di nuova utenza, apertura a nuovi scenari (ricerca ed Università), sistema di rete integrata nel territorio di cui, più volte, è soggetto attivatore; attore di rilievo anche per la ricchezza della sua risorsa umana. L'approccio multiprofessionale alla malattia mentale ha, infatti, certamente dato ragione alle ipotesi pluralistiche sulle cause del disagio psichico ed ha comportato necessariamente un nuovo problema per quanto attiene alla organizzazione del lavoro dei Servizi deputati alla erogazione degli interventi. La crescita culturale degli operatori psichiatrici e dei Ser.T., il nuovo assetto organizzativo previsto dalle legislazioni vigenti, l'analisi delle strutture, gli obiettivi, la ricerca, hanno implicato necessariamente un'attenzione costante ed una riflessione continua sulle problematiche consequenziali ad un lavoro integrato delle varie figure professionali, alla loro identità ed alla loro capacità di interagire con le Amministrazioni e con quella logica manageriale che inevitabilmente ha comportato un forte impatto con una vera e propria "TECNOLOGIA DELL'ASSISTENZA". E' in questo senso che, il continuo circolare delle informazioni ed un proficuo scambio delle esperienze fra gli operatori dei servizi, potranno, infatti, oltre che migliorare la qualità degli interventi, contenere anche i disagi di tutti gli "ATTORI" della scena istituzionale psichiatrica, spesso alle prese con quegli abituali malesseri psichici che i "FANTASMI DELLA FOLLIA", a volte agitanoÖ., o con tutte quelle parti ambivalenti e scisse, contorte e confusive che finiscono, poi di fatto, come ben sappiamo, per rallentare qualsiasi evoluzione ed ogni crescita, oltre che impedire ogni progetto innovativo. Una nuova cultura dell'assistenza psichiatrica, dunque ,Ö con le più recenti disposizioni legislative e le nuove metodiche di tipo aziendale, che in senso operativo e in un'ottica programmatica hanno, a dire il vero, trovato utilmente pronto questo Settore, al passo coi tempi, sensibile già da tempo ai processi di "RAZIONALIZZAZIONE" di tutte le risorse esistenti e proiettato nello stesso verso la "VALORIZZAZIONE" di quelle professionalità in grado di offrire contributi i più innovativi e produttivi in materia di programmazione, sviluppo e organizzazione degli interventi. Il Settore, allora, nell'ottica di un vero organismo regolatore centrale; col compito precipuo di mantenere il controllo della spesa sanitaria, al tempo stesso "garantendo l'equità di accesso a livelli uniformi di Servizi, accanto allo sviluppo di una sana competizione fra vari produttori della salute". La formulazione e l'attuazione di programmi a breve e medio termine poi, certe particolari visioni e scelte in materia di politica sanitaria, o più in generale, le decisioni realistiche in termini obiettivi di Salute Mentale fino ad ora conseguiti, hanno sempre previsto sul piano dei modelli organizzativi adottati, di integrare le varie culture e i vari modi di intendere l'intervento sanitario da parte di tutti gli operatori psichiatrici e hanno cercato, altresì, di organizzare un "funzionigramma" aziendale di tutta la Salute Mentale, aperta, nella nuova tendenza, ad un attento riordino della politica degli interventi che tenesse conto, da un lato, del livello dell'offerta, dall'altro del livello della domanda sanitaria. E' l'offerta che, forte di una lunga tradizione multi e transdisciplinare, ha permesso in tutti i Dipartimenti un sistema di erogazione di prestazioni polivalenti e variegate che hanno assicurato quella "mission" di intervento-qualità connotata da soluti efficienti, creative, etiche e oggi sempre più valide sul piano economico. E la domanda, simultaneamente, ha trovato sempre più accessi e anche considerazioni nella nuova cultura della gestione di un Settore, attraverso gli stimoli e le richieste di matrice territoriale e sociale, attraverso la sempre rinnovata relazionalità con il Comune, mediante la varietà e la complessità dei rapporti strutturati con gli entiterritoriali, le scuole, tribunali, istituti penitenziari, con il privato sociale. E in quest'ottica, il Settore dovrà sempre rimanere l'ispiratore dell'incontro costante fra la domanda e l'offerta, contro ogni tendenza autoreferenziale e ospedalocentrica, con le sue aperture a tutte le agenzie esterne locali produttrici di beni e servizi, con la sua centralità nella gestione dei flussi informativi e di tutte le strategie valutative, col preciso compito di coniugare le legittime istanze di solidarietà con le altrettante legittime istanze di economicità. Una visione dunque strategica a una funzione erogativa di servizi e di adeguati sistemi di gestione, ma centrata anche su una più attuale concezione di un intervento che dovrà sempre tenere conto di quella LOGICA TERRITORIALE e di quella impostazione ideologica in grado di integrare aspetti decisionali, direzionali, ed operativi con momenti di umanizzazione e solidarietà. Il territorio, nell'ottica del Settore dovrà allora essere sempre considerato come quella dimensione entro cui potranno venire dischiusi nuovi canali di comunicazione contro quelli delle vecchie strutture, ove si potranno comporre risorse frammentate e disperse per costruire risposte attive ai bisogni comuni. E' dunque il territorio la sede ove si potrà elevare la coscienza collettiva intesa anche e soprattutto come sviluppo della personalità dei singoli componenti, ed è il territorio monitorato, studiato, letto da un punto di vista epidemiologico, statistico e politico, la dimensione ove sarà possibile rappresentare la conoscenza reale dei bisogni che un Settore dovrà interpretare sul piano storico-sociale-culturale per pensare e organizzare utili piani di intervento, i più validi e i più strutturanti. La programmazione e la gestione operativa fin qui seguite, in uno spazio temporale di appena un anno, hanno tenuto conto poi, entrando più nel dettaglio, della collocazione di questo Settore all'interno di una più generale stima e di più precipue scelte strategiche dell'intera azienda di cui questo Ufficio, è a pieno titolo, articolazione interna e parte integrante. Tutti gli interventi programmati, attuali o da attuare, sono stati logisticamente individuati alla luce dei rapporti che questo Settore deve mantenere in qualità di partner con altri ATTORI SOCIALI, quali in particolare il cosi detto "MERCATO DELLA SALUTE" (domanda e offerta sanitaria, gli Enti complementari, le strutture concorrenziali, la produzione farmaceutica); con la RETE SOCIETARIA ( le istituzioni varie ad essa connessa, la famiglia, la rete informale); con le AREE TECNICO PROFESSIONALI INTERNE, con tutte le problematiche relative alle motivazioni del personale, al grado di coinvolgimento affettivo, alla qualità delle comunicazioni interpersonali e delle relazioni, all'efficacia delle cure, all'uso di nuovi profili terapeutici, alla sperimentazione farmacologica; per giungere infine al DESTINATARIO FINALE, del nostro intervento, quel soggetto-oggetto, terminale ultimo di tutti i nostri sforzi progettuali ed attuativi: IL PAZIENTE, in una parola, nella sua dignità di persona con tutti i diritti umani, ma anche di utente all'interno di un sistema di valori giuridico-amministrativi, come organismo ed espressione di una politica sanitaria quanto più possibile efficace e produttiva. Tale programmazione è stata naturalmente tutta concepita e strutturata in riferimento al bisogno della nuova domanda sanitaria che, per come prima accennato, deve vedere, per un esito positivo, l'utente stesso "ATTORE" impegnato nella valutazione della qualità dell'intero processo del Servizio. E il principio della qualità dovrà per questo comportare allora l'uso di metodologie tali da permettere all'utente una imprescindibile relazione con il Servizio, relazione che trasformi la persona da "OGGETTO" dell'atto sanitario a "CO-PRODUTTORE" nella negoziazione del contratto di intervento. Ma la qualità è anche un programma che deve riguardare l'impegno dell'azienda a favore del personale in un continuo sviluppo, nell'organizzazione del lavoro, nei metodi. Deve dedicare uguale attenzione alla specificazione ed alla misurazione di ogni intervento ma anche agli atteggiamenti ed alle relazioni interpersonali fra utenti, fra operatori e fra utenti ed operatori. Deve investire sulle nuove "PRATICHE" ma anche introdurre nuove "PROCEDURE". Solo un'attenta gestione della qualità in una Azienda aumenterà peraltro i ricavi , riducendo i costi, per tutti i ritorni positivi dati dall'esito del prodotto, quando buono, e da una soddisfazione del personale, sanamente stimolato e con una sua perfino, indiretta, partecipazione agli utili. Tutto questo apre allora ad un nuovo concetto di "BISOGNO DI SALUTE" e i nostri Servizi dovranno, pertanto, operare attraverso una attività che dovrà sempre tenere conto dell'affidabilità, della sensibilità, e della competenza degli operatori, ma anche delle modalità di accesso alle varie strutture, della "COMUNICAZIONE", o della "CREDIBILITA'" e in genere di tutta l'organizzazione, oltre che della comprensione non solo dei bisogni e delle preoccupazioni dell'utente, ma anche di quel profilo di cambiamento sistemico che ha aperto ad una nuova e più incisiva metodologia e ad un nuovo e più radicale modo di organizzare il lavoro stesso. E in questo senso se le Aziende in genere che erogano servizi complessi costituiti dalla confluenza di varie professionalità e di produzioni tra loro complementari, hanno nella loro organizzazione prestato, in vero, molta attenzione su certe politiche di investimenti a medio e lungo termine, in una parola nell'area dello sviluppo, non si può certo dire che il Settore Salute Mentale e T.D. all'interno dell'azienda Sanità non abbia individuato opportunità, progetto e provveduto ad adempimenti, peraltro già effettuati, che hanno previsto certamente grandi sinergie organizzative con Enti, Amministrazioni varie, Istituzioni. Il tutto, sempre, bisogna pur dire, nel rispetto delle ragioni strategiche, di tipo ideologico ed economico che poi di fatto sono quelle che condizionano l'esito positivo della gestione dei sistemi di "WELFARE" in ogni settore specifico della Sanità. Grande energia è stata profusa, in questa direzione, a quella fase di avviamento che in senso istituzionale ha previsto, in particolare, il superamento dell' " O.P." e con la conseguente de-ospedalizzazione, privilegiando le iniziative sociali in materia di inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, utenti dei Servizi di salute Mentale. Tale superamento trova la sua massima compiutezza nel riuso dell'area già storicamente deputata alla gestione istituzionalizzata della malattia mentale; riuso che acquista la fisionomia di un insieme di interventi mirati alla fruizione del bene a favore dell'intera cittadinanza: abbattimento dei muri perimetrali, conservazione del nucleo storico monumentale, utilizzo delle aree esterne come costituendo parco urbano attrezzato ( centro sportivo, attività culturali e ricreative), utilizzo di strutture già esistenti in funzione riabilitativa e didattica; tutto con il mantenimento dell'unità di impianto intesa come rigorosa identità storica del "LUOGO DELLA PSICHIATRIA" . Riappropriarsi del luogo storico, trasformandolo in "CITTADELLA DELLA NUOVA COMPLESSITA' SOCIALE" significa dimostrare come possano convivere, nello stesso spazio, bisogni collettivi (di tempo libero, cultura, fruizione di serviziÖ) con esigenze di didattica e ricerca, mantenimento del bene museale e interventi terapeutici di natura residenziale. Al contrario, il rischio attuale è quello dell'uso distorto degli spazi dell'ex "O.P." , configurantesi come snaturamento delle sue finalità vecchie e nuove a favore di occupazioni improprie e striscianti da parte di altri Servizi (magazzini, archivi, ufficiÖ) con la conseguente non piena utilizzazione da parte del Settore Salute Mentale . Dalla logica del superamento del "MURO" all'intervento vero e proprio nel territorio e per il territorio, il Settore viene impegnato in una serie di iniziative di raccordo e di rete. La ricerca programmata, infatti, di interventi formativi, lavorativi ed occupazionali, in armonia con Cooperative Sociali ed Enti specifici deve riguardare una funzione precipua del Settore Salute Mentale e T.D. che avrà compiti di coordinamento e di gestione con gruppi di lavoro permanenti, di ogni attività di rieducazione e di sostegno di quei pazienti da riabilitare. Tutti quegli interventi poi, finalizzati alla ricognizione delle risorse umane all'interno dei vari Servizi afferenti al Settore, la formulazione di piante organiche, l'attività di formazione e tutoring, le istituzioni di "UNITA' TERRITORIALI DI ASCOLTO E CONFRONTO" fra tutti gli operatori, la realizzazione di una "PSICHIATRIA DI COLLEGAMENTO" all'interno di reparti ospedalieri specialistici individuati ed infine stipule di convenzioni fra Enti vari come l'Università nella sua Scuola di Specializzazione di Psichiatria, Il Ministero di Grazia e Giustizia, per il raccordo di lavoro con gli Istituti Penitenziari, devono rappresentare ed hanno rappresentato, in conclusione, il vero asse portante di tutta l'attività del Settore con le sue articolazioni teoretiche ed applicative ma anche con la sua problematicità. Ma ancora, questo Istituto dovrà porsi come referente politico e tecnico per ogni iniziativa e per ogni progetto operativo che venga pensato e prenda corpo all'interno di ogni dipartimento, ne coglierà lo spirito e ne valuterà la fattibilità in termini di validità ma anche di costo-beneficio. Il continuo raccordo con gli organismi sociali, allora, l'apertura verso ogni metodica innovativa che sul piano dell'intervento farmacologico, psicologico, pedagogico, sociale, e riabilitativo, sia sempre sostenuto da un pensiero "FORTE" ed una comprovata teoresi unitamente alla più recente VISIONE MANAGERIALE della propria attività che comincia ormai a farsi strada nella maggior parte degli operatori, ha ormai proiettato la Psichiatria, e di conseguenza il Settore, in un contesto di presenza attiva nel territorio, nel tessuto politico, nel quotidiano, con un peso specifico e con una dignità ben diversa da prima contro ogni "GHETTIZZAZIONE" di recente memoria offensiva e discriminante del malato mentale e, contro ogni conseguente "PERIFERIZZAZIONE" degli operatori psichiatrici stessi fino a ieri mai protagonisti di certe scelte nelle scene istituzionali. Certo, in tempi moderni, terminologie come, AZIENDA, MANAGEMENT, PAGAMENTI, PRESTAZIONI, BUDGET, CONTROLLO DI GESTIONE, o altrettanti neologismi in Sanità sono il segno di cambiamento di logiche, strategie e politiche in tema di Salute Pubblica. E questi concetti e saperi estranei alle culture delle professioni sanitarie si pongono certamente come banco di prova del cambiamento avviato dal riordino di tutto il Servizio Sanitario Nazionale. E se la Medicina, in genere, e per quel che ci riguarda, la Psichiatria, deve necessariamente aprirsi alla cultura aziendale, questa a sua volta, non può essere trasferita alla Sanità senza includere quei valori etici e relazionali che devono fare parte tradizionalmente delle attività di cura e, allora, in questo senso, e nello spirito della nostra particolare scelta professionale, compito di un Settore di Salute Mentale dovrà essere certamente quello di porsi come garante di ogni spinta innovativa verso una logica di intervento organizzativo, la più efficiente e la più aderente ai tempi, ma dovrà soprattutto provvedere, vigilare, affinché ogni operatore non perda mai la sua originale natura di "CURATORE DELLA MENTE E DELL'ANIMA" quella che gli consentirà sempre, per questo, di coniugare ed integrare la "CULTURA DEL FARE" con la "CULTURA DEL PENSARE" ma , forse, soprattutto più opportunamente con la "CULTURA DEL SENTIRE". In estrema sintesi: Tutte le realizzazioni effettuate e quelle programmate, hanno avuto luogo solo perché il filo conduttore delle iniziative è stato il Settore. Inteso quest'ultimo come identità culturale e funzionale di professionalità, attività, organizzazione, gestione e valutazione. La migliore garanzia della gestione unitaria di un'area di vaste proporzioni come quella della salute mentale può essere raggiunta solo attraverso una politica di settore. In questo, nella nostra esperienza, formazioni diverse, strategie differenziate, complessità e molteplicità, hanno convissuto e collaborato non solo senza aumentare la conflittualità interna, ma anzi migliorando l'equilibrio interno e la circolazione delle informazioni , delle esperienze e delle idee. Certamente, la presenza di un dettato normativo regionale ( legge 30 del 93 ) ha favorito anche legislativamente l'attuazione di un settore, inteso come articolazione primaria dell'intera azienda U.S.L., con le sue funzioni, competenze, identità. Ma non è solo l'imposizione normativa la ragione di essere del settore; esso è un modello che trova fondamento nella sua stessa Funzionalità. Un modello dunque da esportare non solo dove esistano le stesse problematiche legate al disagio psichico e sociale, alla cultura dell'ascolto, alla relazione di aiuto ma anche li dove la trasformazione data dai processi di aziendalizzazione o comunque di governo della sanità rischia, come già registrato in Italia, di creare, per la visione riduttiva del distretto, aree di sovrapposizione organizzativa dei servizi e degli interventi. Un settore dunque che si è dimostrato capace di organizzare i Distretti secondo una cultura territoriale più ampia, rispondendo di fatto sia ai processi di aziendalizzazione sia tenendo conto dei reali bisogni dell'utenza . Questa impostazione culturale può consentire di armonizzare ed integrare le varie esigenze ed organizzazioni presenti nei distretti evitando sovrapposizioni, incongruenze di servizi ed attività , ma soprattutto evitando che visioni parziali possano soffocare nella marginalità interventi complessi, indispensabili e di difficile valutazione immediata e prospettica come quelli della Salute Mentale .
LA SALUTE MENTALE, UN' INTRODUZIONE
La salute mentale corrisponde alla condizione di benessere in cui ci si trova quando si raggiunge un equilibrio personale soddisfacente. Questo significa che la salute mentale è determinata da numerosi e diversi fattori, alcuni molto concreti, come le condizioni abitative e ambientali o quelle economiche e lavorative; alcuni di tipo relazionale, in particolare quelli legati alla vita familiare; alcuni di tipo sociale, come le amicizie e líuso del tempo libero; altri invece sono fattori individuali, come la serenità, líequilibrio interiore, líaccettazione di sé e delle proprie emozioni. Eí quindi una condizione soggettiva, che non può essere uguale per tutti né sempre la stessa, cambia invece in rapporto alle vicende della vita di ciascuno di noi.
Il disagio mentale, che pure in una certa misura è parte integrante di ogni esistenza, è la condizione in cui si avverte uno stato di sofferenza che può essere chiamato in molti modi diversi: paura, tristezza, impossibilità di amare o di lavorare, sfiducia in sé stessi, difficoltà a raggiungere obiettivi ritenuti importanti o ad affrontare cambiamenti; oppure ancora stanchezza, frustrazione, tensione, aggressività, senso di inutilità, o, semplicemente, solitudine.
Quando lo stato di sofferenza è molto intenso o prolungato nel tempo può determinarsi una condizione di disturbo mentale o di vera e propria malattia. La sofferenza in questi casi può provocare líinsorgere di specifici sintomi psichiatrici quali deliri, allucinazioni, fobie.
Le discipline che si occupano della salute e del disagio mentale hanno da molti anni modificato profondamente líidea della malattia mentale oggi non più vista come qualcosa di misterioso e inguaribile, ineluttabilmente legata ad aspetti organici, ma come il frutto di molti fattori complessi che agiscono insieme sia nel suscitare il disagio che nel risolverlo.
PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
Analogamente a quanto avviene per la salute fisica, anche la salute mentale può essere favorita, preservata dal disagio o dallo stabilizzarsi della malattia. Chi ha una vita mentale sana non è del tutto esente da sofferenze, conflitti e contraddizioni, ma trova in sé e nel proprio contesto di vita le risorse per riconoscere e affrontare il disagio, per rimuoverne le cause e risolverlo.
Vi sono, nellíesistenza di ciascuno di noi, fattori di rischio e fattori di protezione. Conoscere i primi e potenziare i secondi serve a mantenere o a migliorare lo stato di salute mentale.
Alcuni fattori di rischio corrispondono a momenti critici della esistenza individuale. Per esempio líinfanzia, líadolescenza, la gravidanza, il momento del pensionamento: tutte le fasi della vita in cui ha luogo un cambiamento possono rappresentare momenti critici e determinare sofferenza.
In genere la sofferenza si risolve in maniera fisiologica, ma talvolta, se i fattori protettivi sono insufficienti o inadeguati, si può protrarre o essere troppo intensa. Ai momenti critici propri del ciclo vitale individuale possono aggiungersi momenti critici familiari, momenti in cui le relazioni interne alla famiglia subiscono difficoltà o alterazioni: la somma di queste sofferenze aumenta il rischio per la salute mentale.
Altri fattori di rischio corrispondono alle condizioni ambientali e sociosanitarie, perché una qualità della vita complessivamente deprivata è comunque fonte di disagio.
I fattori di protezione invece sono le risorse - individuali, familiari, sociali - di cui disponiamo e la loro adeguata utilizzazione.
Le risorse individuali corrispondono alle caratteristiche personali di ciascuno e quindi ai diversi modi di reagire e comportarsi. Le risorse familiari e sociali consistono nella rete di relazioni significative di riferimento.
Il ruolo del DSM quindi, non è solo quello di accogliere nelle proprie sedi i pazienti che ne fanno richiesta: il DSM si collega attivamente allíesterno e al territorio, stabilisce contatti con altre organizzazioni (scuole, servizi sociali del Comune, consultori, servizi sanitari, associazioni di volontariato, cooperative sociali) per essere presente e riconoscere il disagio alle sue prime manifestazioni e per fornire conoscenze e strumenti che orientino verso il benessere.
Utenti della prevenzione sono potenzialmente tutti gli abitanti e gli operatori del territorio.
MA SE STO MALE DOVE VADO ?
Lo star male interiore può avere diverse intensità. In genere si ricorre al DSM in un momento di crisi, magari dopo un periodo, anche lungo, in cui il soggetto, i suoi familiari, le persone a lui affettivamente vicine hanno sperato di poter fare a meno di aiuti esterni ed hanno escogitato, anche inconsapevolmente, strategie quotidiane per mantenere la situazione "in equilibrio", cioè a livelli tollerabili di disagio.
Ricorrere al DSM spesso coincide con la consapevolezza di potercela fare da soli: per questo è importante sapere dove andare.
I presìdi che compongono il DSM sono: líAmbulatorio Adulti, il Centro Diurno, il Servizio di Diagnosi e Cura ( reparto ospedaliero), la Neuropsichiatria Infantile, le Comunità Terapeutiche Assistite, il Servizio Tossicodipendenze. Questi servizi sono descritti dettagliatamente più avanti.
Una prima distinzione di cui tenere conto è quella fra utenti adulti e minorenni: se il disagio riguarda un bambino o un adolescente è opportuno rivolgersi al Servizio di Neuropsichiatria Infantile (NPI).
Se il problema ha a che fare con líabuso di sostanze stupefacenti, alcool, psicofarmaci, qualunque sia líetà del soggetto il punto di riferimento è il Servizio Tossicodipendenze (Ser.T.) ma attenzione: se cíè anche il minimo sospetto di una overdose è necessario accompagnare la persona al Pronto Soccorso più vicino.
Ai Servizi Ambulatoriali ci si può rivolgere di persona o per telefono.
Tutti gli operatori che lavorano nel Dipartimento sono tenuti al segreto professionale.
I presìdi del Dipartimento funzionano come le dita di una mano; tendono a lavorare in sinergia fra di loro e gli operatori di ciascun presidio potranno inviare i pazienti dove è più opportuno.
In caso di dubbio si può sempre telefonare o recarsi allíAmbulatorio di Salute Mentale Adulti che in genere funziona come centro di primo accoglimento e di collegamento.
Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è un reparto ospedaliero. Ad esso si ricorre per le situazioni acute. Il ricovero solitamente e seguito da incontri ambulatoriali.
Il trattamento in Centro Diurno è il più delle volte proposto dallíAmbulatorio Adulti o dal Servizio di Diagnosi e Cura.
Eí importante però sapere che la richiesta urgente è quasi sempre preceduta da periodi, anche lunghi, di disagio e che è preferibile rivolgersi a un servizio precocemente piuttosto che attendere la "crisi".
Vi sono poi anche numerose situazioni di malessere "diffuse", che coinvolgono più persone come ad esempio una famiglia in difficoltà, con dei conflitti che tendono ad acuirsi e cronicizzarsi. La famiglia nel suo complesso è considerata sempre e comunque un interlocutore, una sorta di "utente collettivo" che riceverà ascolto e supporto da personale specializzato.
E se a star male è un familiare, o comunque una persona a noi vicina? Nel caso in cui è difficile suggerire un contatto personale e non si sa come intervenire, è possibile chiedere un consiglio, nellíattesa che si creino le condizioni per dare un aiuto diretto a chi vive il disagio.
COSA SIGNIFICA GUARIRE
Guarire è un termine riferito solitamente a malattie di tipo fisico, e la sua trasposizione alla sfera interiore presenta non poche difficoltà. Chi si reca al Dipartimento di Salute Mentale verrà a contatto con un fare professionale che presenta alcune particolarità rispetto alla pratica strettamente medica.
Più di un secolo fa la salute delle mente venne definita sinteticamente "capacità di amare e di lavorare". Quest'assunto è ancora considerato valido, ma oggi si giova di ulteriori precisazioni.
Il processo di guarigione tende alla riconquista della salute mentale in relazione ad alcune importanti dimensioni dell'esistenza:
- l'autonomia Cioè la capacità di prendere delle decisioni per sé stessi, assumendosene la responsabilità; non drammatizzare gli ostacoli o gli errori, sapere apprendere dalle esperienze della vita e darsi obiettivi realistici;
- la capacità di avere positive relazioni con gli altri. Essere autonomi non significa "non avere bisogno di nessuno": le relazioni con gli altri sono alimento necessario della salute, mentale e fisica. Cercare e mantenere relazioni umane è una risorsa importante, aiuta a crescere e a far crescere gli altri;
- la capacità di ricercare il benessere: la parola "felicità" non compare quasi in questo scritto, perché sembra appartenere al mondo delle favole. Però non dimentichiamo che cercarla è diritto di ogni persona. Guarigione in questo senso non significa assenza di problemi, ma capacità di affrontarli;
- la creatività: non parliamo qui di una qualità eccezionale, solitamente attribuita agli artisti. Si tratta al contrario di un patrimonio intimo della mente. Si è creativi quando, ad esempio, si è capaci di scoprire un elemento nuovo in una situazione che sembrerebbe scontata, oppure quando si riesce a dare una svolta alla propria esistenza in un momento di "stallo". Si è creativi quando si ama qualcuno, si è creativi anche nel relazionarsi agli altri: quando capita di percepire risorse umane in un particolare rapporto con un amico, con il coniuge, con un collega. Molto spesso il malessere è la condizione penosamente opposta, il non riuscire a far altro che contemplare il proprio "sintomo" come fosse un muro invalicabile: è soprattutto questa la condizione che la "cura" intende superare.
Quali che siano le tecniche o le strategie di trattamento che il DSM adotta, tutte tendono al coinvolgimento attivo del paziente.
Le conoscenze professionali degli operatori implicano la valutazione del caso secondo un sapere tecnico valorizzando al contempo l'utente con tutto il suo patrimonio di esperienze ed attitudini per supportarlo nel ritrovare fiducia in se stesso e nelle sue capacità.
In particolare una parte dell'attività del DSM. è rivolta a quei soggetti che da anni soffrono di disturbi psichici e per i quali anche gli atti più semplici ( badare alla casa, usare il denaro, utilizzare un mezzo pubblico) possono risultare problematici. In questi casi la "cura" è diretta al recupero e alla valorizzazione delle risorse del soggetto, affinchè possa ridare un senso alla propria vita anche attraverso semplici gesti quotidiani.
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE ED I SUOI SERVIZI
Come si è detto, i Servizi di Salute Mentale sono organizzati in presidi e gruppi di lavoro che si occupano di prevenzione, cura e riabilitazione. Gruppi e presidi sono in raccordo fra di loro e nel loro insieme costituiscono il Dipartimento di Salute mentale.
I gruppi di lavoro sono costituiti in base:
- all'età dell'utenza (es. Neuropsichiatria Infantile)
- al tipo di patologia o alla problematica su cui si interviene (es. Servizio Tossicodipendenze)
- al tipo di offerta (es. Strutture residenziali o S.P.D.C:)
- ad una funzione generale (es. riabilitazione o prevenzione)
Possono infine costituirsi gruppi con durata temporanea in quanto legati a un programma transitorio specifico (es. intervento in una scuola).
Nella pagina successiva viene riportato lo schema "tipo" della struttura di un D.S.M.
Successivamente vengono presentati i singoli servizi con le relative sedi sul territorio provinciale.
GLI OPERATORI DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Nel Settore Salute Mentale e Tossicodipendenze operano varie figure professionali, con diversi mpiti e competenze. L'organizzazione del lavoro in équipe multiprofessionali garantisce una complessa articolazione delle risposte da offrire agli utenti.
PSICHIATRA: è presente in tutti i Servizi, tranne la Neuropsichiatria Infantile. Il medico psichiatra è responsabile degli interventi clinici e farmacologici e di tutti gli aspetti medico-legali. Ha competenza in materia psicopatologica e conduce trattamenti psicoterapici.
NEUROPSICHIATRA INFANTILE: è presente in tutte le Unità di Neuropsichiatria Infantile; è responsabile del gruppo di lavoro multiprofessionale per l'età evolutiva. Il neuropsichiatra infantile si occupa, oltre che del disagio delle patologie specifiche neurologiche e psichiatriche dei minori, di interventi su soggetti a rischio psico-sociale.
PSICOLOGO: è presente in tutti i Servizi. Ha competenze in materia di psicologia clinica e diagnostica. Conduce trattamenti psicoterapeutici e collabora con tutte le altre figure professionali nelle attività riabilitative e di prevenzione.
SOCIOLOGO: collabora con tutti i Servizi in tutte le attività in cui è preminente la funzione di informazione e collegamento e nella progettazione, organizzazione e valutazione delle attività.
PEDAGOGISTA: è presente in quasi tutti i Servizi, prevalentemente in quelli di neuropsichiatria infantile. Ha competenza nelle discipline che concernono lo sviluppo e l'apprendimento dell'età evolutiva e dell'età adulta.
ASSISTENTE SOCIALE: è presente in tutti i Servizi con funzioni di ascolto, consulenza e sostegno individuale e familiare per problematiche sociali e assistenziali. Attiva collegamenti tra le Istituzioni ed i contesti sociali. Collabora nella progettazione, realizzazione e valutazione degli interventi.
EDUCATORE, ANIMATORE: sono presenti nei Centri Diurni, nelle Comunità Terapeutiche e nei Ser.T. Collaborano nei trattamenti riabilitativi e nelle attività di prevenzione con funzioni di sensibilizzazione attraverso tecniche espressive individuali e di gruppo.
TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE: opera in tutti i presidi del DSM. Attraverso tecniche di gruppo a mediazione corporea quali la psicomotricità, la danzaterapia, il rilassamento, l'espressione corporea, favorisce nel paziente l'acquisizione di competenze sociali e relazionali.
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO: svolge funzioni essenziali dal punto di vista amministrativo, organizzativo interno e di collegamento con l'esterno.
CAPO SALA: è presente nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura e nelle strutture residenziali con funzioni di organizzazione e gestione dei reparti.
INFERMIERE PROFESSIONALE: è presente in tutti i servizi. Collabora col medico per la somministrazione delle terapie farmacologiche e con tutte le altre figure professionali per la realizzazione dei progetti terapeutici e riabilitativi.
OPERATORE TECNICO DELL'ASSISTENZA: è una figura professionale introdotta di recente in tutti i Servizi con funzioni di collaborazione con gli Infermieri Professionali nella somministrazione delle terapie e nella gestione delle attività infermieristiche.
AUSILIARIO SOCIO-SANITARIO: è presente in tutti i Servizi per l'espletamento delle funzioni di manutenzione e pulizia degli ambienti.
AMBULATORI SALUTE MENTALE ADULTI
Gli ambulatori di Salute Mentale sono le strutture più diffuse sul territorio. Forniscono il primo contatto, sia in in termini di informazione che di intervento, garantiscono l'accoglienza e la presa in carico direttamente o attraverso l'invio ad altre strutture del Dipartimento.
Negli ambulatori si effettuano interventi terapeutici integrati, visite di controllo e consulenza a individui, gruppi e famiglie, e vengono elaborati progetti di cura e di riabilitazione anche in integrazione con altri Servizi. Gli ambulatori effettuano anche interventi domiciliari, certificazioni, e realizzano progetti di prevenzione del disagio psichico. L'accesso è libero e volontario o su richiesta del medico curante.
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
49 Cefalù Responsabile Dr. E. Montante |
Via Roma, 15 90015 - Cefalù
P.zza S. Antonio, 13 90013 - Castelbuono P.zza Garibaldi 90010 - Campofelice R. |
0921/920426 fax: 0921/920425 0921/672796
0921/28607 |
da lun. a sab: 8.00 - 14.00 lun. e giov. anche 15.30 - 18.30 venerdì: 10.00 - 13.00
martedì: 10.00 - 13.00 |
50 Petralia Sottana Responsabile Dr. G. Iannuzzo |
P.zza Domina, 18 90027 - Petralia Sottana Via Vinciguerra 90028 - Polizzi G. Via della Repubblica 90024 - Gangi
Via Leone XIII 90020 - Castellana S. |
0921/640708
0921/49364
0921/45363
0921/562125 |
da lunedì a sabato: 8.30 - 12.30 da lun. a ven.: 9.00 - 12.30 lun, mar, gio, ven.: 9.00 - 12.30 mercoledì: 9.00 - 12.30 |
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
51 Termini I. Responsabile Dr.ssa T. Liotta |
Via Albergo S. Lucia 90018 - Termini I.
Via Baracca 90010 - Cerda |
091/8142396
091/8991714 |
lunedì: 7.00 - 19.30 da martedì a sabato: 7.00 - 14.20 venerdì: 10.00 - 13.00 |
52 Bagheria Responsabile Dr. M. Mulè |
Via Ruggero Settimo, 1 90011 Bagheria |
091/991242 |
da lunedì a venerdì: 9.00 - 14.00 15.00 - 19.00 sabato: 9.00 - 14.00 |
53 Corleone Responsabile Dr. P. Randazzo |
Via Don G. Colletto 90034 - Corleone |
091/8463608 |
lun, mer, ven e sab: 9.00 - 12.00 martedì e giovedì: 9.00-12.00/ 15.00 -18.00 |
54 Lercara Friddi Responsabile Dr. V. Pagano |
Via S. D'Acquisto, 11 90025 - Lercara F. |
091/8252031 |
lun, mer, ven e sab: 8.00 -14.00 martedì e giovedì: 8.00-14.00/ 14.30-19.00 |
55 Partinico Responsabile Dr. V. Mangano |
Largo Casa Santa 90047 - Partinico
Via Giliberto 90041 - Balestrate
Via Macello 90040 - S.Cipirrello |
091/8911407
091/8786790
091/8572567 |
lunedì e venerdì: 9.00 - 13.00/ 15.00 - 19.00 mart , mer, giov e sab: 9.00 - 13.00 giovedì: 9.00 - 13.00
lunedì: 9.00-13.00 |
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
56 Carini Responsabile Dr. N. Governanti |
Via Piemonte, 31 90040 - Carini Via Lombardia 90040 - Capaci Via Papa Giovanni XIII 90049 Terrasini |
091/8661729
091/8671561 091/8682855 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 lun, mer, giov: anche 14.00 - 20.00 venerdì: 8.00 - 14.00 sabato: 8.00 - 14.00 |
57 Misilmeri Responsabile Dr.ssa E. Bonanno |
Via De Gasperi, 3 90036 - Misilmeri
P.zza Municipio 90030 - Mezzojuso Via Roma, 21 90035 - Marineo
P.zza De Gasperi 90035 - Ciminna Via Case Nuove 90030 - Villafrati |
091/8722402 fax: 091/8734083
091/8203332
091/8725117 091/8205481
091/8201159 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 lunedì e giovedì anche: 14.20 -19.10
mercoledì: 9.00 -12.00 1° e 3° martedì del mese 9.00 -12.00 venerdì: 9.00 -12.00 |
58 Palermo Responsabile Dr. R. D'Anna |
Via R. Riolo, 39/E 90141 - PALERMO |
091/7032279 |
da lunedì a venerdì: 8.00 - 19.30 sabato: 8.00 - 13.00 |
59 Palermo Responsabile Dr.ssa M. Ales |
Via La Loggia, 5 90129 - PALERMO
Via Trieste 90031 - Belmonte M. |
091/7033206
091/8736384 |
da lun a venerdì: 8.30 - 18.30 sabato: 8.30 - 14.20 mercoledì: 9.00 - 12.00 |
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
60 Palermo Responsabile Dr. E. Vicari |
Via Castellana, 89 90135 - PALERMO Via Falconara, 1 c/o Casa del Sole 90136 - PALERMO |
091/7035340
091/7035222 |
da lun a ven: 7.00 - 19.30 sabato: 7.00 -14.00 da lunedì a sabato: 8.30 - 14.00 |
61 Palermo Responsabile Dr. A. Accursio
|
Via Ingegneros, 35 90146 - PALERMO
Via Leotta, 1 90142 - PALERMO
Via Frate Umile da Petralia, 90146 - PALERMO |
091/7808227
091/7036813 091/7036614
091/6711122
|
da lunedì a sabato: 9.00 - 13.00 martedì e giovedì: anche: 15.00 - 18.00 da lunedì a sabato: 9.00 -13.00 lun, merc e ven: anche: 15.00 - 18.00 martedì e giovedì: 9.30 - 12.30 |
62 Palermo Responsabile Dr. S. Varia |
Via Maggiore Perni, 17 90127 - PALERMO
Corso dei Mille 1080 - 90123 - PALERMO |
091/7037524 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 lun, mer e ven: anche: 14.00 - 19.00
giovedì: 9.00 - 13.00 |
SERVIZI PSICHATRICI DI DIAGNOSI E CURA (SPDC)
I Servizi di Diagnosi e Cura sono reparti psichiatrici ospedalieri. Per la legge 180 del 1978 questi reparti possono avere un massimo di 15 posti letto. Vi prestano servizio medici psichiatri, psicologi, assisstenti sociali, infermieri.
Vi si svolgono attività diagnostiche e terapeutiche in regime di ricovero e di day hospital.
Il ricovero avviene con il consenso del paziente e dei familiari. Può essere concordato con le strutture territoriali oppure richiesto dal medico curante o dal Pronto Soccorso. Solo in casi particolari si procede al Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.), un provvedimento che deve essere motivato e convalidato da due medici (e, se necessario, anche dal Giudice Tutelare) e disposto dal Sindaco del Comune di residenza del paziente.
Distretto ex USL |
Primario |
Indirizzo |
Telefono |
49 Cefalù |
Dr.V.Petruzzellis |
c/o Ospedale Nuovo C.da Pietra Pollastra 90015 - Cefalù |
0921/920551-56 |
51Termini Im. |
Dr.ssa T. Liotta |
Via S. Cimino 90018 Termini Imerese |
091/8151370 |
53 Corleone |
Dr. P. Randazzo |
c/o Ospedale dei Bianchi Via Don G. Colletto 90034 - Corleone |
091/8463608 |
55 Partinico |
Dr. V. Mangano |
c/o Ospedale Civico Via Circonvallazione 90047 - Partinico |
091/891122 091/891215 |
Distretto ex USL |
Primario |
Indirizzo |
Telefono |
|
58 Palermo |
Dr.E. Muratore |
c/o Ospedale Civico Via C. Lazzaro 90127 - PALERMO |
091/6662824 091/6662822 |
|
59 Palermo |
Dr. P.Mitra |
c/o Ospedale Ingrassia C.so Calatafimi, 1002 90132 - PALERMO |
091/7033655 |
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60 Palermo |
Dr.G. Mazzola |
c/o Ospedale V. Cervello Via Trabucco 90146 - PALERMO |
091/6802663 091/6802866 |
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61 Palermo |
Dr. L. Vella |
Via Ingegneros, 33 90146 - PALERMO |
091/7808536 091/7808538 |
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62 Palermo |
Dr. F. La Rosa |
c/o Ospedale Guadagna Via Villagrazia, 46 90124 - PALERMO |
091/7037249-51 091/6476818 |
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CENTRI DIURNI
I Centri Diurni sono strutture intermedie semiresidenziali finalizzate a ridurre al minimo l'eventualità di un ricovero ed a potenziare le risorse degli utenti, fornendo alle famiglie anche collaborazione e supporto; in esse è possibile trascorrre parte della giornata per svolgere le attività di riabilitazione che ciascun centro organizza.
Nei Centri Diurni si effettuano terapie farmacologiche, psicoterapiche e di risocializzazione anche in collaborazione con altri Servizi.
Il programma terapeutico è sempre vagliato e concordato con le strutture che effettuano l'invio.
L'accesso è libero o su segnalazione del medico curante o di altre strutture territoriali.
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
49 Cefalù Responsabile Dr. U. Amato |
Via Roma, 15 90015 - Cefalù |
0921/920440 |
lun, mar e gio : 8.00 - 14.00 lunedì e giovedì anche: 14.30 - 18.30 |
52 Bagheria Responsabile Dr. L. Insinna |
Via Ruggiero Settimo, 1 90011 - Bagheria |
091/991350 |
da lun a ven.: 9.00 - 13.00 martedì e giovedì anche: 15.00 -17.30 |
54 Lercara Friddi Responsabile Dr. V. Pagano |
Via S. D'Acquisto, 11 90025 Lercara Friddi |
091/8252031 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 martedì e giovedì anche: 14.30 - 19.00 |
55 Partinico Responsabile Dr. E. Vicari |
L.go Casa Santa 90047 - Partinico |
091/891403 |
da lunedì a sabato: 9.00 - 13.00 |
57 Misilmeri
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Via A. De Gasperi |
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da lunedi al venerdì 9.00 - 13.00 |
58 Palermo Dr. A. Di Giorgio |
c/o CTA Via La Loggia, 3 90129 - PALERMO |
091/7033232 091/7033233 |
da lunedì a sabato: 9.00 - 13.00 |
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono Fax |
Orario di apertura |
60 Palermo Responsabile: Dr.ssa W. Cortese |
c/o Casa del Sole Via Roccazzo, 83 90136 - PALERMO |
091/7035223 |
da lunedì a venerdì: 8.00 - 13.00 |
61 Palermo Responsabile Dr. ssa A.M.Gelardi |
Via dei Cantieri, 4 90142 - PALERMO |
091/703680 091/7036806 091/6375930 |
da lunedì a venerdì: 9.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00 |
62 Palermo Responsabile Dr.ssa S. Bongiorno |
Via Feliciuzza 6/B 90127 - PALERMO |
091/7037540 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 lun e mer anche: 14.00 - 19.00 |
STRUTTURE RESIDENZIALI
Le strutture residenziali, istituite dalla legge 180 del 1978, rappresentano la concreta possibilità di superamento dell'istituzione manicomiale. Si tratta infatti di strutture diverse che forniscono l'opportunità di una residenza a medio e a breve termine per soggetti che necessitano di un programma terapeutico riabilitativo.
Il numero di posti letto va da un minimo di 8 ad un massimo di 20-25; queste strutture si caratterizzano per la durata relativamente breve del periodo di inserimento e per la centralità della riabilitazione nei progetti terapeutici.
Le tipologie di strutture residenziali attualmente esistenti a Palermo sono le Comunità Terapeutiche Assistite (CTA) che ospitano soggetti che necessitano di una assistenza continuativa di supporto per brevi periodi di tempo, sulla base di un progetto riabilitativo ed i Centri Residenziali che offrono assistenza a coloro che necessitano di interventi terapeutici di più lunga durata, per lo più in attesa di una ridefinizione del contesto di vita. Un altro tipo di residenzialità protetta è prevista attraverso le Case Famiglia o Comunità Alloggio, piccole strutture autogestite con il concorso di cooperative sociali in convenzione con i Comuni.
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
58 Palermo Responsabile Dr. A. Di Giorgio |
Via La Loggia, 3 - 90129 - PALERMO |
091/7033323 091/7033322 091/7033333 |
59 Palermo Responsabile Dr.ssa G. Rondinella |
Via La Loggia, 5 - 90129 - PALERMO |
091/7033323 |
60 Palermo Responsabile Dr. G. Romano |
Via La Loggia, 5 - 90129 - PALERMO |
091/7033316 |
Distretto ex Usl |
Indirizzo |
Telefono |
61 Palermo Responsabile Dr. E. Casimo |
Via Pindemonte, 88 - 90129 - PALERMO |
091/7033155 |
62 Palermo Responsabile Dr. G. Sciacca |
Via G.La Loggia, 3 - 90129 - PALERMO |
091/7033230 |
SERVIZI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE (NPI)
I Servizi di Neuropsichiatria Infantile sono strutture territoriali che si occupano della popolazione di età compresa tra 0 e 18 anni e delle famiglie, con interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del disagio e delle patologie neuropsichiche, attraverso equipes multidisciplinari costituite da medici neuropsichiatri infantili, pedagogisti, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, infermieri.
I Servizi effettuano visite neuropsichiatriche, interventi psicologici, pedagogici, psicoterapici, colloqui di sostegno alle famiglie, prescrizione e somministrazione di farmaci, visite domiciliari, inserimenti in altre strutture, consulenze e certificazioni. L'accesso è libero, per autoriferimento, su invio del medico curante o, come sovente avviene su invio della scuola o del Tribunale dei Minori o di altre istituzioni.
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
49 Cefalù Responsabile Dr.ssa A. Palmegiano |
Via Roma, 15 90015 - Cefalù P.zza S.Antonio, 13 90013 - Castelbuono |
0921/920421 0921/920425
0921/672796 |
da lunedì a venerdì: 8.00 - 14.00 lunedì e giovedì anche: 14.30 - 18.30 venerdì: 10.00 - 13.00 |
50 Petralia Sottana Responsabile Dr. ssa R. Mascellino |
P.zza Tedesco, 1 90027 - Petralia Sottana Via Vinciguerra 90028 - Polizzi G. Via della Repubblica 90024 - Ganci Via Leone XIII 90020 - Castellana S. |
0921/49364
0921/45363
0921/56125 |
da lunedì a venerdì: 9.00 - 12.30 lun, mar, giov e ven: 9.00 - 12.30 mercoledì: 9-12.30 |
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
51 Termini Imerese Responsabile Dr.ssa G. Pedrotti |
Via del Progresso, 6 90018 - Termini I. |
091/8143370 091/8113787 |
lunedì e mercoledì: 8.00 - 14.00/15.00 - 19.30 mar, giov, ven e sab: 8.00 - 14.20 |
52 Bagheria Responsabile Dr. S. Tomasello |
Via Ruggero Settimo, 1 90011 - Bagheria |
091/991245 091/991246 091/991243 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 |
53 Corleone Responsabile Ddr. R. Baldanza |
Via Don G. Colletto 90034 - Corleone |
091/8463608 |
da lunedì a sabato: 9.00 - 12.00 giovedì anche: 15.00 - 18.00 |
54 Lercara F. Responsabile Dr. F. Di Marco |
Via S. D'Acquisto, 11 90025 - Lercara F. |
091/8252031 091/8252002 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 martedì e giovedì: anche 14.30 - 19.00 |
55 Partinico Responsabile Dr. F. Riccobene |
Largo Casa Santa 90047 - Partinico Contrada Mandranova 90043 - Camporeale
L.go Ospedale 90040 - Montelepre Via Giliberto 90041- Balestrate Via Macello 90040 - S. Cipirrello |
091/8911405 091/8902622
0924/36100
091/8984504
091/8786790 091/8572567 |
lunedì e mercoledì: 9.00-13.00 e 15.00 -19.00 mar, giov, ven e sab: 9.00 - 13 .00
venerdì: 9.00 - 13.00
giovedì: 9.00 - 13.00
giovedì: 9.00 - 13.00
lunedì: 9.00 - 13.00 |
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
56 Carini Responsabile Dr. ssa C. Ciaccio |
Via Piemonte, 31 90040 - Carini |
091/8661729 |
da lunedì a sabato: 9.00 - 14.00 mercoledì anche: 14.00 - 20.00 |
57 Misilmeri Referente Dr.ssa G. Adelfio |
non attivata |
|
|
58 Palermo Responsabile Dr. ssa M.Terrana |
Via Rosario Riolo, 39 90141 - PALERMO |
091/7032273 091/7032271 |
da lunedì a venerdì: 8.00 - 19.30 sabato: 8.00 - 13.00 |
59 Palermo Responsabile Dr. A. Celauro |
Via Pietratagliata, 50 90135 - PALERMO Via Trieste 90031 - Belmonte M. |
091/595098 091/595075 091/8736384 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 13.30
venerdi: 9.00 - 12.00 |
60 Palermo Responsabile Dr. ssa A. Guastella |
c/o Casa del Sole Via Roccazzo, 83 90136 - PALERMO |
091/7035218 091/6732143 |
da lunedì a sabato: 8.30 - 14.00 |
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
61 Palermo Responsabile Dr.ssa M. Renda
|
Via Fattori, 46 90146 - PALERMO
c/o ex Cau Via G. Di Marzo 90144 PALERMO c/o Osp. E. Albanese Via Papa Sergio - 90142 - PALERMO
c/o Poliambulatorio ZEN - P.zza G..Zappa 90146 - PALERMO c/o Centro Sociale O.P.C.E.R. Vill. Ruffini Via Frate Umile da Petralia, 90146 PALERMO |
091/7036790 fax 7036767 091/6703820
091/7038175
091/7036724
091/6711122 |
da lun a sab: 9.00 - 12.00 da lun a giov: anche 15.30 - 19.30
lunedì e venerdì: 9.00 - 12.00
da lunedì a venerdì: 9.00 - 12.00
martedì e giovedì: 9.00 - 12.00
lunedì: 9.00 - 12.00 mercoledì: 15.30 - 18.30
|
62 Palermo Responsabile Dr.ssa R. Ceraulo |
Via V. Errante, 25 90127 - PALERMO
C.so dei Mille, 1080 90123 - PALERMO
Via S. Ciro, 15 90124 - PALERMO
c/o Poliambulatorio C.so Vitt. Emanuele 90039 - Villabate |
091/7037535
091/6304256
|
da lun a sab: 8.30 - 13.30 lun, mar e giov anche: 15.00 - 19.00 martedì e venerdì: 9.00 - 13.00
mercoledì: 9.00 - 13.00 (prenotazione allo 091/237535) mercoledì e giovedì: 9.00 - 13.00 |
SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE (SER.T.)
I Ser.T. , istituiti con la legge 162 del 1990, prendono in carico tossicodipendenti ed etilisti ed offrono numerosi servizi: trattamenti psicoterapeutici e di sostegno, anche alle famiglie, interventi socio-riabilitativi e di supporto, gruppi di "auto-aiuto", trattamenti integrati con farmaci sostitutivi (metadone) o antagonisti (naltrexone) delle sostanze stupefacenti, terapie di disassuefazione.
Attraverso i Ser.T è possibile anche eseguire le procedure per líingresso in Comunità Terapeutica. I Ser.T. inoltre effettuano per gli utenti e per i soggetti a rischio esami di laboratorio per lo screening dellíHIV e dellíepatite virale.
Tra i compiti istituzionali dei Ser.T. cíè anche la prevenzione e la collaborazione con le scuole ed altri enti presenti sul territorio.
Líaccesso a questi servizi è libero e volontario e viene garantito líanonimato.
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
49 Cefalù Responsabile: Dr. A. Stimolo |
Via di Belgioioso, 2 90015 - Cefalù |
0921/920234 0921/922051 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 giovedì: anche 14.30 - 18.30 |
51 Termini Imerese Responsabile: Dr. G. Pace |
Via Ospedale Civico 90018 - Termini Imerese |
091/8115453 091/8142578 |
lunedì: 8.00 - 14.00 martedì: 8.00 - 17.00 da mercoledì a sabato: 8.00 - 14.20 domenica: 8.45 - 12.00 |
52 Bagheria Responsabile: Dr. D. Gargano |
Via Ruggero Settimo, 1 90011 - Bagheria |
091/991240 091/901255 |
da lunedì a sabato: 9.00 - 13.00 da lunedì a giovedì anche:15.30 - 18.30 |
53 Corleone Responsabile: Dr. P. Randazzo |
Via Don G. Colletto 90034 - Corleone |
091/8463608 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 giovedì anche: 15.00 - 18.00 |
Distretto ex USL |
Indirizzo |
Telefono |
Orario di apertura |
55 Partinico Responsabile: Dr. G. Filippone |
P.zza della Vittoria 90040 - Montelepre |
091/8984659 |
lun, mer , ven, sab: 8.00 - 14.00 martedì e giovedì: 8.00 - 20.00 |
58 Palermo Responsabile: Dr. G. Serio
|
Via R.Riolo 39/e 90141 PALERMO |
091/7032264 fax: 091/346065 |
da lunedì a domenica: 8.00 - 14.00 lun, mar, gio anche: 14.00 - 20.00 |
59 Palermo Responsabile: Dr. T. Di Marco |
Via Pindemonte, 86 90129 - PALERMO
|
091/7033120 fax: 091/7033119 |
lunedì: 8.00 - 19.00 da martedì a domenica: 8.00 - 14.00 |
60 Palermo Responsabile: Dr.ssa P. Gioè |
c/o Casa del Sole Via Roccazzo, 83 90136 - PALERMO |
091/6735847 fax: 091/6732143 |
lun, mar, sab: 7.30 -14.00 mer, giov, ven.: 7.30 - 19.30 |
61 Palermo Responsabile: Dr. M. Crispi |
Via A. da Messina, 3 90142 - PALERMO |
091/547828 fax: 091/6375930 |
lun, giov, sab e dom: 9.00 - 13.00 mar, mer, ven: 9.00 - 13.00 e 16.00 -19.00 |
62 Palermo Responsabile: Dr. P. F. Sannasardo |
Via Filiciuzza 6/A 90127 - PALERMO |
091/7037503 fax: 091/7037547 |
da lunedì a sabato: 8.00 - 14.00 martedì e sabato: 8.00 - 19.30 |
IL SUPERAMENTO DELL'OSPEDALE PSICHIATRICO
Abbiamo fin qui tralasciato di parlare di una esperienza storica - quella del manicomio - perché oggi non fa più parte del modo di assistere e curare il disagio psichico. Il manicomio, al contrario della pratica territoriale che si è sviluppata in questi ultimi quindici anni, ha significato per migliaia di persone essere concentrate in un unica struttura spesso senza alcuna prospettiva di cambiamento, né alcun progetto a loro dedicato che non fosse la contenzione fisica e il confinamento dal resto della società.
E' necessario conservare oggi una memoria di cosa ciò possa avere significato per queste persone in termini di perdita di opportunità di guarigione e di reinserimento.
La legge 180 del 1978 stabilì la chiusura di queste strutture, scientificamente e umanamente inaccettabili, in tutto il territorio nazionale. Di fatto a partire da quella data non sono più stati ricoverati soggetti in strutture manicomiali, ma queste ultime hanno continuato ad ospitare le persone più anziane o prive di riferimenti familiari, o quelle ormai cronicizzate dalla loro stessa storia di prolungato ricovero.
Un ultima disposizione di legge ha previsto la chiusura definitiva dei manicomi entro il 31 dicembre del �96.
Il Settore Salute Mentale della Azienda USL n. 6 ha predisposto pertanto un Piano per il superamento dell' Ospedale Psichiatrico, che stabilisce l'inserimento di 50 ex ricoverati relativamente autonomi presso comunità-alloggio in convenzione con il Comune di Palermo, la trasformazione degli ultimi reparti dell'Ospedale Psichiatrico in Comunità Terapeutiche Assistite, ognuna destinata ad ospitare venticinque degenti, con migliori caratteristiche abitative e strutturali, collegate con i DSM della città.
Il Piano di superamento dell'Ospedale Psichiatrico vuole inoltre favorire lo scambio tra queste strutture e il tessuto sociale. Per questo è stata proposta l'istituzione di una circoscrizione municipale di quartiere all'interno dell'ex manicomio. Il campo di calcio presente nell'area è già da tempo utilizzato da un'associazione sportiva e dalle scuole vicine; la ex-colonia agricola e un ex reparto sono state concesse in uso alla Cooperativa Sociale Solidarietà, nell'ambito di un progetto "Horizon" finanziato dalla Unione Europea e finalizzato alla formazione e all'inserimento lavorativo degli utenti dei servizi di salute mentale. Lo stesso progetto prevede lo svolgimento di una ricerca per la riconversione produttiva di alcune aree dell'ex O.P.
LE RETI DI SOLIDARIETA'
Quanto abbiamo fin qui cercato di esporre ha evidenziato la complessità dell' universo "salute mentale". Proprio a partire da tale complessità riteniamo che debbano costruirsi molteplici opportunità di aiuto a cui la persona e/o la famiglia in difficoltà possano contare.
Il servizio pubblico di salute mentale è la risposta offerta dal Sistema Sanitario Nazionale. Esso pur non essendo l'unica risposta a tutti i problemi relativi al disagio psichico è quello che dispone di più risorse. E' anche il più adatto a svolgere funzioni di collegamento con gli altri soggetti che possono o devono fare qualcosa al riguardo: la scuola, i contesti di lavoro, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di familiari e le cooperative sociali impegnate nella gestione di strutture protette o nell'inserimento lavorativo di soggetti con problemi psichici.
Associazioni e cooperative sono particolarmente utili in quanto spesso riescono a far superare quegli ostacoli di tipo formale e burocratico con i quali inevitabilmente i servizi pubblici devono fare i conti.
Inoltre i familiari e gli utenti coinvolti in queste esperienze, diventano a pieno titolo interlocutori nella organizzazione delle risposte al problema del malessere. Essi devono essere a buon diritto ascoltati sia quando si tratta di evidenziare carenze e disfunzioni, sia quando devono essere decise le lineee generali dei programmi per la tutela della salute mentale.
ALCUNI INDIRIZZI UTILI
Le associazioni e i gruppi di volontariato che si occupano di salute mentale e tossicodipendenze sono numerose e presenti in tutto il territorio della provincia. Alcune sono piccole realtà, altre hanno una antica tradizione, ciascuna ha caratteristiche proprie, ma tutte concorrono alla creazione di quella rete di solidarietà così importante e necessaria.
Non possiamo qui riportare l'intero elenco delle associazioni che operano attualmente , forniamo solo alcuni punti di riferimento, sia per la salute mentale che per la tossicodipendenza, cui è possibile rivolgersi per avere ulteriori informazioni.
Cooperativa "Solidarietà" è una cooperativa sociale di cui fanno parte soggetti svantaggiati per promuovere l'integrazione sociale dei cittadini attraverso l'inserimento lavorativo dei soci. La Cooperativa Solidarietà opera sin dal 1981 nel campo specifico del disagio psichico in raccordo costante con i DSM. Con essa la A USL 6 ha recentemente siglato un protocollo d'intesa. La sede è in Via Pindemonte 88, 90129 - Palermo - tel. 091/7033320
Associazione "Punto di Partenza" è una associazione di familiari di pazienti psichiatrici che si propone di favorire l'integrazione sociale e lavorativa di soggetti con disagio psichico. Ha sede in Via Galilei 159, 90145 - Palermo - tel. 091/6850470
Co.Re.Ca.F., sezione di Palermo il Coordinamento Regionale delle Case Famiglia ha sede a Caltagirone. La sezione palermitana, attiva dal 1995, si impegna affinchè vengano create le numerose comunità alloggio di cui è necessario e urgente poter disporre. Ha sede presso l'ESIS di Via Palmerino 1, 90129 - Palermo - tel. 091/590050
Camper Amico è una cosiddetta Unità di Strada che fornisce ascolto, informazioni, consulenza per problemi connessi alla tossicodipendenza. Effettua anche interventi di urgenza nei casi di overdose. Il numero di telefono per attivare l'intervento è quello della Croce Rossa: 091/306644
Centro di Ascolto per le tossicodipendenze e l'alcolismo è un servizio attivato dal Comune di Palermo, che attraverso il numero verde 167/010724 fornisce ascolto e consulenza.
"Tribunale per i Diritti del Malato" fa parte del Movimento Federativo Democratico per la tutela dei malati in ospedale, per la qualità e la trasparenza della relazione tra medico e paziente. Il gruppo operativo palermitano ha sede presso l'Ospedale CTO di V.le del Fante, 90146 - Palermo - tel.091/520078
Alcolisti Anonimi è una associazione che svolge la propria attività attraverso gruppi di "auto-aiuto". La sede è in Via dei Quartieri 19/A, 90146 Palermo - tel. 091/6889788
Ricordiamo infine che l' Assessorato alle Attività Socio-sanitarie del Comune di Palermo segue e finanzia la gestione delle "comunità alloggio" per utenti con disagio psichico.
Informazioni possono essere richieste a: Comune di Palermo - Ripartizione Attività Sociali - Ufficio Programmazione c/o Centro Sociale Polivalente "AL-KHALISA" Via Scopari, 4 Palermo tel. 091/6171578 – 6171278
RINGRAZIAMENTI
La Guida alla Salute Mentale, è nata dalla collaborazione tra il
- Gruppo Valutazione e Flussi Informativi del Settore Salute Mentale e Tossicodipendenze della A U.S.L. 6 di Palermo e líUfficio per líEducazione alla Salute della ex USL 62.
Vi hanno collaborato:
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per i testi:
- Marta Cimino Rosangela Magazzù Marina Papa Salvatore Russo Vincenzo Sanfilippo;
- per il reperimento e líorganizzazione dei materiali:
Anna Armao Renato Di Giovanni Piero Di Vita Gioacchino Iraci Nello Malisano Anna Maria Pagano Antonia Verduci Giuseppe M. Buffa