Domande a G. A. Fava, Università di Bologna

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3 dicembre, 2012 - 18:06

Domanda: E' vero che il rischio di ricaduta, soprattutto per i disturbi affettivi, è direttamente proporzionale ai sintomi residui dopo la terapia? C'è un modo per prevenirla in base a questo criterio? Cosa è la terapia sequenziale?
Risposta: Il problema è che si parla di guarigione invece che di miglioramento. Raramente si fa un esame accurato del paziente in remissione; solo il 10-20% dei pazienti non hanno sintomatologia residua. Il modello sequenziale di trattamento è articolato in due fasi: prima la psicoterapia e poi la farmacoterapia; si tratta di strategie diverse per sintomi diversi, in momenti diversi. Così facendo si aiuta il paziente anche ad acquisire un maggior controllo sulla propria paura della ricaduta….

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