Uscite dal mondo

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9 aprile, 2013 - 15:07
Autore: Elémire Zolla
Editore: Adelphi
Anno: 1992
Pagine: 660
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Un testo non recente di Zolla, ma sempre attuale per la vastitàdei temi che tratta, e che entra nel percorso di lettura proposto, peruna parte dedicata alla realtà virtuale: Entro il 2040. Il futuroalle soglie. Secondo l'autore uscire dallo spazio che su di noihanno incurvato secoli e secoli è l'atto più bello che sipossa compiere. E per questo propone una vasta carrellata di esempiche oltre la realtà virtuale comprende la speranza di un incontrosincretistico tra le fedi e tra le filosofie, e la riscoperta del sognodominato dalla transe conoscitiva. Rivisita poi i primordi delleciviltà come la festa, i miti, i pensieri, i segni magici. Evidentementeaffascinato dai primi esperimenti di realtà virtuale - cita infattila visita di Steven Levy al laboratorio di realtà virtuale di J.Lanier - immagina liberamente il formarsi di un'altra dimensione incui oltrre alle applicazioni pedagogiche (volo virtuale per piloti, spazivirtuali disegnati da architetti al computer ecc...) e anche che vicendebelliche possano consumarsi in situazioni virtuali, auspicando che le pulsioniumane più distruttive possano neutralizzarsi pacificamente in mondo'virtuale' per permettere un salto evolutivo all'intera umanità.L'originalità del testo è nel sottile trait-d'uniontra queste esperienze di applicazioni tecnologiche mescolate alla reminiscenzadi antichi riti sciamanici che ad esempio permettevano agli uomini di mantenersiin contatto con lo spirito degli animali della foresta oltre che degliantenati. E ancora ritrova una staordinaria anticipazione nelle paginedi Nietzche nel 'Canto dell'ebbro': "colui che un giorno insegneràil volo agli uomini, avrà spostato tutte le pietre di confine, essevoleranno tutte nell'aria per lui ed egli darà un nome nuovo allaterra, battezzandola la 'leggera' ". Ritorna dunque l'idea del'superuomo' di heiddeggeriana memoria, che viene rappresentato come coluiche si redime dalla volontà di vendetta e non si oppone piùal trascorrere del tempo, perchè ha accettato l'eterno ritorno dell'uguale.L'indicazione di queste uscite dal mondo spazia geograficamentedalla Russia alla Germania, fino al Giappone, annotando in questo errabondarefenditure e varchi aperti comunque verso mondi possibili, e tenendocome punto fermo un auspicio: che l'umanità, dopo aver soddisfattola bramosia di violenza e di sesso e munita di 'occhiali magici' divengafinalmente consapevole della natura illusoria di ogni realtà.

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