ZATTERE AGLI INCURABILI
Una Poesia al giorno toglie l' Analista di torno...
di Maria Ferretti

L'analisi: un viaggio chiamato rivoluzione

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28 gennaio, 2018 - 12:01
di Maria Ferretti
IN UN MOMENTO

In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P.S. E così dimenticammo le rose.

(da Dino Campana  “Canti orfici”, 1928)
 

Piange per il raccolto, piange perché nel momento del raccolto vede il frutto del nostro lavoro.
 E il frutto si stacca. Cade, si strappa, rimbalza e si raccoglie .
Che sensazione bellissima mista a paura gioia.
Senti la fatica del lavoro compiuto sin qui e in un lampo è tutto li davanti a te.
Lei, lui  si sente nei campi elisi, isole felici.
Libera, o di esistere, libera, o di aver paura: libera. Libera di scorrazzare qua e là .
 Dove ti porta il legame transferale quando non è più del materno, paterno, erotico, idealizzante, negativo, positivo.
Dove conduce il transfert quella potenza deflagrante quel movimento che passa dall'umano all'umano? Quella potenza che ti porta nuovamente ad esserlo un "essere umano" .
Nudo esposto .
Chissà perché il transfert che io chiamo Umano mi riporta  ai campi elisi  — talvolta identificati con le Isole dei beati o Isole Fortunate — il luogo nel quale dimoravano dopo la morte le anime di coloro che erano amati dagli dèi.
Dopo la morte, dopo il tuo decesso c'è un'isola che ti aspetta, un lembo di terra che ti accoglie.
Gli esseri umani tornati in vita, neo-nati nudi ed esposti a quello che sono.
Una buona analisi ti porta al decesso. Poi, all'inizio alla tua nascita, al come dovevi esser stato se non fosse stato che. Torni da te.
Di fronte a te trovi un uomo e una donna .
Che cosa domandi ad un uomo? Cosa domandi ad una donna?
Non solo domandi amore ma domandi te attraverso lui/lei.
L'analisi è potersi confrontare in modo passionale, erotico con l'altro, con la vita.
Con tutti i sensi con tutto il senso che la vita richiede.
Con tutto se stesso. Questo non è il traguardo dell'analisi è l'inizio!
Il paradigma cambia. Non puoi nascere e basta, devi imparare con l'altro a costruire i file mancanti. Una buona analisi è pari ad una gravidanza. Dentro c'è vita e crescita. Anzi direi che un analisi è una procreazione assistita. Nella procreazione assistita c'è transfert di embrioni. Cellule nuove vengono trasferite attraverso la procedura di transfert nell'utero materno.
Tutti gli organi sono esposti. La fase di transfert è delicata.
Inferno e paradiso insieme soavemente. Paura e gioia. Hai freddo e caldo. Hai fame e nausea. Sei sazio e vuoto. Vedi e senti tutto. Con i tuoi occhi e con le tue orecchie. Nasci . Eccitato dagli stimoli. Accecato da luce, eccitato da suoni.
Finite le proiezioni, pulito il campo il frutto è li.
Bello e brutto.
Sporco e pulito.
Profumato o puzzolente.
L'emozione della nascita è un vagito, la prima parola senza parola. Un emozione, un c'è l'ho fatta ad attraversare quel ponte, quel canale che mi porta alla luce.
Atterrato come un'asteroide sulla terra, nuovo di pacca!
Ti muovi con arti nuovi potresti esser ogni cosa , potresti sentire ogni cosa.
Giorno uno: dopo l'euforia e gioia infinita ti senti come svuotato non sei triste ma vuoto. C'è spazio!
Ti senti solo ma non angosciato .
Senti che ti manca qualcosa qualcuno ma non tremi.
Senti un po' la noia se ripeti gli stessi gesti .
Senti che devi fare qualcosa soprattutto muoverti,voglia di creare .
I tempi della tristezza si restringono sei lucido,molto.
Ti senti piantato, centrato a terra con la testa alta.
Voglia di comunicare, di scambiare, voglia di partecipare.
La parola del transfert umano è condivisione. Dividerti con qualcosa , qualcuno. La delusione la senti quando la tua spinta è respinta ma c'è tempo.
Possiedi una calma mai vista, un po' quella che noi madri possediamo con i nostri piccoli. C'è dono, ci sono doni dentro . Pacchi regalo per tutti. La nascita di un file è cosa grossa e ha del miracoloso sempre.
A livello fisico senti stanchezza mista a ripresa e possibilità di farcela. Non senti più che per forza soccomberai se....., puoi recuperare.
Riesci a distribuire bene le forze non eccessi ma "accessi a"ciò che desideri e lì scegli a che e cosa vuoi dedicarti.
Scegli continuamente ogni momento, scegli di farti male o di farti bene e quando scegli lo sai. Non ci sono alibi. La rapidità con cui questo avviene è decisamente interessante. Non sprechi più il tempo.
Lo spreco della tua vita è finito !
Senti che tutto diventa prezioso ogni istante anche quello inutile vale.
Il transfert è legame tra le tue parti inconsce attraverso l'altro . Quando il campo è pulito inizia la relazione. Alcuni sostengono che questa è la fine dell'analisi io sostengo che è solo l'inizio perché il gioco si fa da lì . Ovvero da lì si parte per capire chi sei tu e l'altro.
La domanda di analisi determinerà il transfert a cui accederai.
Il desiderio di Incontrarti come  essere uomo è ciò che produce il transfert umano.


 
Giorno due:
Hai paura mista gioia.
Le gambe nuove reggeranno il cammino?
Un po' di ansia .
E se non fosse tutto vero, ma l'ennesima invenzione della tua mente per sopravvivere.
Eppure continui a scegliere, ci vedi sempre bene ma ecco hai bisogno ancora di orientarti.
Dentro l'immagine e la voce di chi sta dietro e dentro di te, frutto di centinaia di sedute.
Sai che c'è sai che ci sei.
Quando l'altro è dentro finalmente è un po' come se la spina dorsale si fosse formata.
Tu sei dentro.
E se cado ? L'altro finalmente c'è . E li corri tra le braccia dei pensieri di chi ti ha insegnato l'arte dell'accoglienza. L'analisi è arte di accoglienza, pazienza, compassione.
"La psicoanalisi è ciò che meglio può accogliere i traditori, gli esiliati, coloro che provano vergogna, i colpevoli, dato che accoglie i godimenti smarcandoli dagli ideali senza giudicare".
Sei smarcato e il gioco ora è vero. Ogni confronto è vero, nudo e crudo.
Gli arti devono irrobustirsi devi resistere ma lì davanti a te c'è la vita.
Disperata voglia di vivere , insaziabile voglia di vivere.
Voracità , voracità dottore! Quante volte ho sentito la voracità alle mie spalle e non ho capito la tua voglia di vivere dottore. Quante volte ho pensato che fossi bulimico. Invece era la tua stessa voglia di vivere e di riprenderti ciò che non ti è stato possibile. Eccolo l'uomo come te, lo senti finalmente.
Disperata voglia di vivere espressa nella voracità, nella fame, nel ritmo con cui ti nutri. E il tempo, quello mancato, sottratto , rubatoci da .
  "Se l'idea me la fossi mangiata sarei riuscito a fare una rivoluzione" (Giorgio Gaber) .
Mangiare l'idea, masticare i pensieri, digerire gli affetti e produrre emozioni in grado di muovere, di spingere le porte.
La rivoluzione è amore, e amare significa far rivoluzione dentro di se e nel mondo. La rivoluzione è passione nella doppia accezione di attraversamento del dolore ma anche fuoco, eccitamento per il mio oggetto di desiderio. Dolore e fuoco per ciò che qui dentro resiste e insiste.
Bisogna spingere per aprire. Bisogna spingere per uscire lo sappiamo dalla nascita.
Il piccolo deve spingere insieme alla madre. Se ne esce in due, si arriva insieme e separati ma uno accanto all'altro. A contatto. Pelle a pelle. L'analista NON È SOLO UNA FUNZIONE!
L'analisi deve condurci ad esser uomini e donne fieri eretti. Il meglio dell'umano.
Dottore, io sull'acqua piango perché ho lasciato il paterno ma qui sulla terra ferma ho trovato l'umano!
 
Dentro ciascuno di noi c’è un territorio
non sappiamo quanto sia segreto
ma è simile a un midollo
appare dopo l’ultima difesa dura dell’osso
in questo spazio nasce continuamente
non sai cosa
e non ha un centro forse
forse è il centro.
Quel territorio è dove si nasce di continuo.
Chi lo raggiunge può farne razzia.
Non possiamo erigere muraglie a sua difesa,
perché ci sono già, sono le ossa,
eppure qualcosa come un limite viene il sospetto
che si possa allestire in qualche modo
non tanto un confine quanto un parapetto, una ringhiera fragile,
che dia solamente un segno, spazzabile via,
ma un segno, un confine,
anche all’interno di ciò che non ha differenze,
il territorio dove continuamente si nasce.

("Pacific Palisades" Dario Voltolini)

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“L'analisi deve condurci ad esser uomini e donne fieri eretti. Il meglio dell'umano".
A parer mio, quanto sostenuto sopra, io sarei portato a intenderlo più come un tendere indefinito alla meta, che non necessariamente il suo conseguimento: perché una curvatura, uno scostamento dalla posizione eretta è fisiologica per la natura umana, come sono fisiologiche future cadute: sarebbero quel qualcosa, che secondo me resta ineluttabilmente come scarto tra la meta e il suo perseguimento. Complimenti per le riflessioni molto profonde e suggestive.


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