I DIRITTI DEI SOFFERENTI PSICHICI
Come possiamo organizzare leggi, istituzioni, associazioni e SSN per garantire l'emancipazione
di Manlio Converti

CITTADINANZA ed EMANCIPAZIONE

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5 gennaio, 2019 - 10:34
di Manlio Converti

Cosa vuole dire oggi Cittadinanza ed Emancipazione per i Sofferenti Psichici?

Ce lo siamo chiesti nella nostra Uosm dove ho proposto un progetto sperimentale nel merito che ha già portato ad una sua presentazione esoterica, che potrete leggere nel PDF alleggato.

Cittadinanza oggi fa subito pensare al Reddito di Cittadinanza e questo è già di per sè qualcosa di positivo, se mai si farà in Italia, ma per i parenti spesso poveri o impoveriti dei Sofferenti Psichici gravi.
Questo governo in modo consimilare dovrebbe aumentare a 780 euro la Pensione di Invalidità e questo è un altro traguardo importantissimo per garantire la Cittadinanza e l'Emancipazione ai nostri pazienti.

Biologisti puri, Basagliani puri, Fenomenologi puri, Psicanalisti puri, possono dire quello che vogliono:
SINE PECUNIA NON CANTABIMUR MISSAE

Aumentare ad una cifra ancora bassa, ma più dignitosa, la Pensione di Invalidità è uno strumento terapeutico che ridurrà sicuramente di molto anche la espulsività di molti nuclei familiari.

E' esperienza di tutti che il paziente psicotico rappresenti un costo per la famiglia, soprattutto se fuma in modo smodato, se abusa di caffè e se mangia tanto da diventare obeso in modo eccessivo.
Su questi tre temi dovremmo intavolare un discorso separato, ma la povertà non è uno strumento utile per eliminare le dipendenze da nicotina, caffeina e cibo, mentre è uno dei meccanismi che fa espellere dai nuclei familiari più poveri questi pazienti.

Tuttavia i soldi non bastano se non posso comprare i Servizi necessari o se non mi vengono forniti Servizi e Interventi da parte della famiglia o della comunità, chè non posso più gestire per causa della patologia.

Non si sa per quale arcano motivo mentre un disabile fisico o sensorio che abbia un deficit evidente nella propria autonomia ci si inventa servizi ed interventi per garantire la sua propria vita libera, possibilimente emancipata da aiuto di terzi, se il disabile è mentale (neurologico ma soprattutto psichico) si suppone che debba essere autonomo, che la domotica non serva a nulla e che i Comuni non possano fornire servizi ed interventi, magari per insegnare a queste persone disabili a tornare o a diventare autonomi in qualche modo.

A questo, esattamente a questo, abbiamo provato a pensare con un progetto diviso in aree (cura della casa, possesso o affitto di una abitazione adeguata, mobilità, lavoro, sport e attività di socializzazione) che corrispondono alle abilità più facilmente perse dai sofferenti psichici e che i familiari ma soprattutto i servizi sociali hanno il dovere di supplire, quando assenti, e di far recuperare, quando è possibile attivare progetti di progressiva emancipazione.

Il concetto è anche quello della "psichiatria senza psichiatri" perché senza risorse a causa della Crisi Economica.
Il concetto è quello voluto dal WHO (OMS) per l'emancipazione della popolazione generale sui temi della Sofferenza Psichica, perché SAPERE è POTERE, e soprattutto è LOTTA allo STIGMA che pesa gravemente in Psichiatria. L'OMS tra l'altro consiglia di scaricare su cellulare a tutti i lettori del mio post la APP (su android e su Ios)   mhGAP   (mental health gap-il deficit da colmare in salute mentale) che ovviamente è solo in inglese e che speriamo qualcuno si decida a tradurre in italiano!

Infine lo scopo di questo lavoro è quello di insegnare ai Direttori dei CSM ed ai Professori Universitari, ai Politici e Manager sanitari, che chiudere i manicomi, gli opg, un giorno si spera anche gli esosi manicomi privati, significa che i pazienti stanno a casa loro (propria, in affitto, dei parenti, del comune ecc) dove per garantire la loro libertà ed emancipazione, cittadinanza e benessere, occorre comunque portare dei Servizi e garantire Interventi socio-sanitari, oggi non classificati da nessuna parte se  non nel nostro progetto sperimentale e in piccole e sparpagliate esperienze, più avanzate della nostra, in Italia e nel Mondo, che però devono diventare SISTEMA.

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