I MEDICI-GAY ed i pazienti LGBT di ogni medico!
Raccolta e analisi di casi personali, clinici, tra colleghi e di fantasie sull'omosessualità di medici e pazienti.
di Manlio Converti

I MEDICI GAY SI SENTONO SPORCHI O SBAGLIATI

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24 gennaio, 2019 - 14:40
di Manlio Converti

DIscorso Programmatico dell'Assemblea Annuale AMIGAY

Gentili soci e gentili convenuti all’Assemblea Annuale di Amigay, Medici e Personale Sanitario Lgbt e Gayfriendly,
Benvenuti nella Sede del Palazzetto Urban, gentilmente messo a disposizione dal Comune di Napoli attraverso la Delegata alle Pari Opportunità.
Ci presentiamo.
Siamo una modesta associazione, nata con poveri mezzi, da un’idea che separatamente seguivamo da decenni e che da decenni, negli altri Paesi occidentali, aveva già dato frutti migliori.
Amigay, altro non è che l’omologa italiana della GLMA, Associazione americana di medici Lgbt, la più antica associazione di medici e personale sanitario Lgbt, nata nel lontano 1989, esattamente 30 anni fa, quando da noi appena si fondava la prima associazione per i Diritti Civili Lgbt.
La GLMA ha avuto il facile compito di riunire i medici Lgbt che militavano apertamente già dall’epoca di Stonewall, di cui quest’anno ricorre il 50enario. In Italia la situazione è radicalmente diversa.
Tuttavia il nostro compito resta quello di ottenere i seguenti risultati, che all’estero sono già usati per valutare l’efficienza delle strutture sanitarie pubbliche e private:
 

  1. L’accoglienza sanitaria dei pazienti LGBT
  2. L’accoglienza dei parenti dei pazienti LGBT
  3. I Diritti Sindacali del personale sanitario LGBT
  4. Corsi di Formazione sul Sex Orienteering e Medicina di Genere LGBT

 
In Italia questo significa:

  1.  Ottenere la Completa Depatologizzazione dell’Omosessualità, oggi definita ipocritamente come egodistonica, l
  2. Ottenere la definizione ufficiale di Genere inclusiva dell’OMS per la Medicina di Genere
  3. Garantire ufficialmente il contrasto attivo all’Omofobia Sanitaria
  4. L’inserimento del Diritto al Coming Out e del Sostegno al Coming Out del personale sanitario, dei pazienti e dei loro parenti
  5. Realizzare i Corsi di Formazione in Sex Orienteering e Medicina di Genere LGBT, che però ogni singola Asl, Ospedale, Omceo, Ordine Professionale, Sindacato, Associazione o Facoltà sanitaria richiedano ciascuna per sé in autonomia, finché non ci sarà un obbligo formativo nel merito a livello regionale o nazionale,

Dobbiamo ringraziare le associazioni per i Diritti Civili Lgbt che in assenza di un’associazione di Medici e Personale Sanitario LGBT hanno saputo dialogare su temi fondamentali come l’HIV e Transizione di Genere. In particolare dobbiamo ringraziare Arcilesbica che nel 2012 ottenne una risposta ufficiale sulla mancata depatologizzazione dell’Omosessualità in Italia da parte del Ministero della Salute, ancora tuttavia inevasa. Dobbiamo infine ringraziare le associazioni femministe, quelle di Medicina della Donna o di Donne Medico, che hanno promosso in Italia la cultura della Medicina di Genere ed ottenuto nella scorsa legislatura una legge specifica nel merito.
 
Il nostro compito specifico di dialogo con le istituzioni è già iniziato, ancorché non si sia stabilito alcun progresso efficace nel merito del Ministero della Salute o del MIUR.
Abbiamo tuttavia ottenuto che la Società Italiana di Psichiatria riconoscesse le Linee Guida 2016 dell’Associazione Mondiale di Psichiatria sui Diritti Civili e Sanitari delle persone Lgbt (pazienti, parenti e personale sanitario). Questo sarà rilevante anche per eventuali cause giuridiche attraverso la Legge Gelli.
In Italia esiste ancora una oggettiva discriminazione ed i nostri colleghi sono ancora terrorizzati all’idea di fare Coming Out o di trattare questi temi, perché questo rovinerà la loro carriera o la loro dignità professionale. Ricordiamo a tutti e a tutte che fare Coming Out è l’unico modo per migliorare tutti i parametri del Benessere e che quello del Personale Sanitario vale doppio, perché migliora anche il Benessere dei pazienti del SSN.
Un obiettivo a lungo termine di AMIGAY resta la stimolazione in Italia della ricerca scientifica in tutti i campi della Medicina di Genere LGBT, ma siamo consapevoli dei numerosi limiti nazionali. E’ però solo grazie alla Ricerca Scientifica Internazionale Evidence Based se oggi possiamo parlare di Medicina di Genere LGBT e l’assenza di dati a livello nazionale anche solo epidemiologici (tranne per HIV e transizione di genere) è da considerarsi gravissima. Non si può tutelare la salute delle persone LGBT se non si conoscono i loro determinati di salute specifici e se non si seguono le evoluzioni dei dati statistici.
Oggi è il primo compleanno di Amigay e speriamo di festeggiarlo con l’impegno di tutti i presenti, soci e sostenitori dei Diritti Sanitari delle persone LGBT, allo scopo di ottenere i seguenti risultati:

  1. Aggregare Medici e Personale Sanitario LGBT
  2. Realizzare Corsi di Formazione sul Sex Orienteering e Medicina di Genere LGBT
  3. Trovare i finanziamenti per realizzare un Sito AMIGAY autonomo e campagne tematiche sui Diritti Sanitari delle persone LGBT
  4. Ottenere la Completa Depatologizzazione dell’Omosessualità
  5. Ottenere una definizione ufficiale di Genere inclusiva, quale quella dell’OMS
  6. Ottenere l’obbligatorietà della formazione sul Sex Orienteering e Medicina di Genere LGBT

 
Ci impegnano a partecipare con relazioni pubbliche a tutti i convegni, soprattutto di Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile e Pediatria, consapevoli che è possibile solo se troveremo delle Call, anche grazie alla collaborazione di soci e sostenitori, e se le rispettive Segreterie Scientifiche accetteranno i nostri contributi.
 

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