INTERVISTA A CHARLES CURRAN

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18 settembre, 2012 - 18:20

 

Charles Curran e' direttore degli affari professionali della Forest Pharmaceuticals. Intervista a cura di Anna Fata.

D: Nei paesi sviluppati le riviste scientifiche non arrivano e i database medici non sono disponibili. Sarebbe necessario un grande investimento per colmare il divario, ma, in concreto, cosa pensa che si possa fare?

R: Sono a disposizione alternative a basso costo. Circa un migliaio di riviste mediche sono attualmente disponibili online a costo zero (1) (2), o a prezzi assai ridotti per le istituzioni nei paesi sviluppati (3). Dozzine di libri di consultazione, che coprono numerose specialita' mediche, sono ora disponibili online in 11 lingue (4). Anche molti dizionari medici sono accessibili online.

La rapida espansione di libri e riviste mediche utilizzabili gratuitamente online suggerisce che questa potrebbe essere una tendenza importante e duratura. Tuttavia, il potenziale per aumentare l'accesso nel mondo e' limitato dalla disponibilita' ridotta di computer e di Internet Service Provider nei paesi sviluppati.

D: La maggior parte (80%) della letteratura medica viene prodotta dai dieci paesi piu' industrializzati, perche', oltre ad altri fattori, un articolo, con la medesima qualita' di informazione, scritto da ricercatori delle aree piu' povere del mondo, ha minori probabilita' di essere pubblicato. Secondo lei, perche' questo si verifica? Pensa che sia possibile modificare questa situazione? In che modo?

R: Sembra che esistano dei pregiudizi contro gli autori di altre nazioni che non siano quelle in cui una rivista viene pubblicata, nella quale i recensori possono tendere a raccomandare l'accettazione basata sul paese d'origine (5). E' possibile modificare il processo di recensione fornendo ai recensori manoscritti mascherati. Esistono manoscritti in cui le identita' degli autori, delle loro istituzioni e dei paesi di origine sono stati rimossi. L'efficacia complessiva del processo di mascheramento e' stata dimostrata (6), sebbene sia difficile mascherare efficacemente il manoscritto degli autori che sono molto conosciuti (7).

D: Quali sono i rischi per i pazienti che possono derivare dall'utilizzo di risorse mediche online per conto proprio?

R: Alcuni siti web sono stati sviluppati da persone che desiderano presentare punti di vista particolari che non sono scientificamente ben fondati. Dal momento che tali siti mancano di una guida professionale, una parte dell'informazione potrebbe non solo essere inutile, ma anche potenzialmente pericolosa (8). I siti web che forniscono informazioni su sostanze non testate o non sperimentate sono spesso sufficientemente attraenti da indurre i pazienti a concludere che le loro affermazioni sono realmente corrette.

Ulteriori rischi si trovano nell'utilizzo delle risorse mediche online, perche' i pazienti sono spesso incapaci di stabilire come l'informazione fornita si applichi alla loro situazione specifica. Informazioni altamente dettagliate e accurate sono disponibili in numerosi siti web rispettabili, ma se l'informazione non puo' essere capita dai pazienti, essa non puo' essere utilizzata.

In aggiunta alla difficolta' che il paziente ha nel selezionare i siti che sono liberi da preconcetti evidenti e che forniscono informazione basata su fatti scientifici e principi medici corretti, la maggior parte dei pazienti non possiede la sofisticazione per stabilire se un particolare sito contiene informazione di qualita' o mostra segni di aggiornamenti frequenti.

D: Come lei ha sostenuto nel suo articolo, i medici, in genere, sono in grado di valutare l'affidabilita' delle ricerche. Quali metodi di valutazione possono adottare i pazienti per verificare l'affidabilita' dell'informazione?

R: Sono disponibili servizi di convalida per aiutare i pazienti a selezionare l'informazione affidabile online (9), (10), (11).

 

(1) bmj.com Archive of All Online Issues. http://bmj.com/contents-by-date.0.shtml Accessed 31 July 2002.

(2) Freemedical journals.com. http://www.freemedicaljournals.com/ Accessed 31 July 2002.

(3) The IDEAL¬Æ Charter for Low-Income Countries Helps Researchers Cross the Digital Divide Through Reduced-Rate Access to Scientific, Technical and Medical Journals.http://www.academicpress.com/www/ideal/pressreleases/charter.htm Accessed 31 July 2002.

(4) Free Books for Doctors. http://www.freebooks4doctors.com/ Accessed 31 July, 2002.

(5) Link AM. US and non-US submissions. An analysis of reviewer bias. JAMA. 1998;280:246-7.

(6) Ceci SJ, Peters D. How blind is blind review? Am Psychologist. 1984;39:1491-4.

(7) Justice AC, Cho MK, Winkler MA, Berlin JA, Rennie D and the PEER Investigators. Does masking author identity improve peer review quality? A randomized controlled trial. JAMA. 1998;280:240-2.

(8) Curran CF, Oh KE. Sources of drug information available to consumers. Drug Informat J. 2001; 35:539-546.

(9) Medical Library Association. Consumer and Patient Health Information Section. Web Sites You Can Trust. Main Page.http://caphis.mlanet.org/consumer/ Accessed 31 July 2002.

(10) MEDLINEplus Health Information. Dictionaries. http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/dictionaries.html Accessed 31 July 2002.

(11) Medical Sciences Library. SelectedMedicine Web sites. http://msl.tamu.edu/MSL/netrsrc/hlthweb.html accessed 31 July 2002.

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