INTERVISTA A ALL'AVV. MARCO SCARPATI (PRESIDENTE ECPAT)

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30 novembre, 2012 - 13:54

Secondo la sua opinione, l'utilizzo di internet ha aumentato il diffondersi del fenomeno della pedofilia?

I pedofili ci sono sempre stati, ma oggi è più facile il passaggio all'atto e arrivare alle prede. Il pedofilo vive in modo diverso la propria anormalità, proprio per il fatto che sa di non essere solo; infatti, attraverso la comunicazione in rete, la condotta del singolo diventa condotta di massa e quindi si crea una nuova coscienza comune e si perde la percezione del crimine. Stiamo inoltre assistendo ad una diminuita stigmatizzazione sociale, e ad uno scorretto utilizzo della tecnologia: in internet non esiste il “locus commissi delicti”, perché la rete non è un luogo fisico, bensì virtuale.

Su che cosa si basa la riabilitazione delle comunità cambogiane per il recupero di adolescenti abusati?

Il primo passo si basa sulla formazione lavorativa dei minorenni, nonché sulla loro istruzione, sulla ricostruzione della unitarietà della loro persona, per far sì che ci possa essere anche per loro un futuro di vita sociale. Inoltre vengono incentivati studi inerenti il problema della commercializzazione sessuale dei minorenni nei paesi del Sud Est Asiatico e la sensibilizzazione a livello internazionale a tal merito. 

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