Prima giornata - Mercoledì 12 maggio

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28 novembre, 2012 - 19:17

R.Rossi �Utilita� di Canossa: il delirio come salvaguardia�

��costor sui sepolcrali marmi affilano il pugnal per trucidarmi��: ecco un esempio di delirio che si trova nel �Don Carlos�; delirio che, sempre, si accompagna con la megalomania: ��vincitor de� secoli il nome mio faro���. Vediamo dunque come la struttura megalomania narcisistica frustrata accompagni sempre il delirio, unitamente al masochismo( la sofferenza viene trasformata in grandiosita�).
Ed esempio di tale diade megalomania-narcisismo e� anche il delirio che troviamo nel �Enrico IV� di Pirandello, da cui appare chiaro come il delirio sia una costruzione dell�Io narrante, che salvaguarda: il crollo del delirio di Enrico coincide infatti con l�uccisione del rivale in amore. Resta il quesito: quando si e� sani e quando si ammattisce?...E di che materiale e� fatto il delirio? Le tre caratteristiche del delirio vengono identificate nella componebte narrativa, di racconto con un aspetto strutturale di cui emerge la costruzione difensiva, come disperato tentativo di restaurare un Io che sta andando in pezzi. Sorge qui il quesito con cui ogni psichiatra si confronta del rischio di migliorare il delirio e peggiorare lo stato del paziente�
Dal punto di vista psicoanalitico, la definizione di delirio risulta difficile, ma individuabile come il massimo della relazione possibile in regime narcisistico.
La struttura narrativa del delirio si colloca dunque nel riferimento alla coscienza di realta� o all�errore cognitivo; nella necessita� di farvi entrare la realta�; ma nella Wahnstimmung si libera della realt� e del cognitivo, definendosi come fenomeno dell�area emotiva.
Rossi parla ancora dell�aspetto bipartito del delirio: l�uno tirato fuori dal fil rouge della nostra narrazione interna, come funzionamento automatico e astorico, in cui il contenuto e� accessorio ed il delirio e� prevalentemente uno stato d�animo.
L�altro, legato al filo storico e narrativo, in cui il contenuto e� importante che ha a che fare con un funzionamento mentale a partire da premesse psicologiche e relazionali.
Il concetto psicoanalitico di catatimia, in realta�, abolisce questa dicotomia.
Per concludere, il delirio e�: un movimento fantastico che soddisfa un desiderio, nell�ambito di un processo cognitivo all�interno del narcisismo. La trama e la restaurazione di un regime di onnipotenza o di desiderio soddisfatto. L�ordito e la sofferenza masochistica della implicita frustrazione. Insomma, la ricerca di un equilibrio di narcisismo e di realta��

B. Callieri interviene nell�ottica �dell�aprirsi al delirio�, del delirio misterioso di ogni esperienza, dello sbocco verso il delirio dopo il crollo di qualcosa, dopo una frattura. 
Ritiene il delirio uno dei nodo piu� profondi di tutta la psicopatologia e sceglie di parlare della sospensione di un significato e della necessita� di aggrapparsi ad un altro significato.
Vede lo stato d�animo delirante come una via di transito, un sentiero che tiene sospeso il discorso in ognuno di noi, nella nostra struttura narrante, evidenziando il limite della perplessita�.
Nella psicosi qualcosa inevitabilmente viene alla luce, un�idea che allude al drammatico spezzarsi di qualcosa, ad una frattura, ad un evento di perdita e morte (�la verita� � dice Heiddeger � e� uno svelamento�).
Riprende poi Biswanger nella sua definizione di psicosi come un esperimento che la natura compie, poiche� rivela strutture nascoste, in un�oscillazione fra distruzione e costruzione, smarrimento e ritrovamento, esaltazione e vergogna. Esamina poi la questione se il delirio sia una tormentata condivisione affettiva o solo un giudizio erroneo della realta�, se la paranoia sia il prototipo del pensiero delirante puro, in �una tensione fra l�intelligenza delle emozioni e la profonda emotivit� dell�intelligenza�.
La psicoanalisi sembra aver integrato ed accolto i due poli dell�affettivita� e cognitivita�, attraversando tutto il nostro essere e cogliendo gli aspetti prelinguistici in esso contenuti: la frustrazione si colloca nell�area prelinguistica e quindi l�espressivita� non puo� essere specifica. Sottolinea quindi il pensiero di Minkowski a proposito della penetranza della sensorialita� nel mondo del pensiero e quindi del significato stesso dei sensi, misterioso significato che ci fa entrare nella galleria oscura della psicosi delirante.
L�esodio psicotico e� dunque una crisi che sconvolge definitivamente e di cui l�individuo resta prigioniero per sempre. Descrive per concludere un caso clinico esemplificativo e commovente per il suo tragico epilogo che ci porta a riflettere sul profondo rapporto tra alcune azioni suicide e la perdita del significato, con l�esperienza del panico come sentimento della voragine del nulla e vissuto di un�apocalisse.

La seduta pomeridiana si apre con la relazione �Amore e dolore dell�esperienza psicopatologica del delirio� di G.Borsettidell'Universita' di Ancona
Come precisa Borsetti stesso, il titolo allude alla peculiarita� del rapporto con il paziente psicotico, descritto come testimonianza non tanto di cambiamento, ma di una possibilita� di raccogliere un frammento di esistenza�
In un�ottica dinamica jungiana qualsiasi esperienza passa per un totale coinvolgimento del terapeuta nell�incontro col paziente: il paziente psicotico, in particolare, ha smarrito il significato, l�esserci �in maniera significativa�.
Il vissuto della sofferenza del paziente, in quest�ottica, ed il significato che questo assume, diventa vissuto anche del terapeuta. Perche� cio� avvenga e� necessaria una esperienza di desimbolizzazione ed accostamento all�altro, dove le forme simboliche si presentano in maniera dirompente. Possiamo cercare di offrire la nostra empatia come un simbolo di una integrazione che muove come specchio dalle figurazioni frammentarie del caos psicoticoe tende alla configurazione di un cosmo duale.
La funzione speculare del terapeuta puo� tradurre al paziente la sua immagine latente positiva.
Il terapeuta, dunque, e� partecipe del delirio: questo e� costituito da un materiale altamente simbolico per recuperare, integrare, un Io frammentato. L�ascolto attivo permette di introdurre l�interezza della nostra presenza in un mondo, quello delirante, che e� di per se� la negazione stessa dell�uno e, contemporaneamente, sollecita il paziente a trascendersi attraverso l�introduzione della dualita� partecipe. Il terapeuta rivive nel paziente psicotico il suo personale momento di angoscia primaria e offre al paziente la sua attualizzazione affinche� egli si dischiuda una via diversa da quella della disperazione, proponendo l�essere uomini come una possibilita� realizzabile.
�Forte e� l�uomo che sopravvive a se stesso�.

Il DSM di Ascoli Piceno presenta con un video e molte foto le attivita� svolte con i pazienti psicotici e il percorso fatto dal gruppo di lavoro nell�organizzazione dell�assistenza.
E� una presentazione a piu� voci che vuole illustrare il percorso storico dall�esperienza manicomiale alla attuale organizzazione territoriale volta a una cura dei bisogni complessi attraverso la rete dei servizi offerti.
Da �luogo sanitario� in cui il SINTOMO e� centrale necessariamente a psichiatria sociale che favorisce il processo di appartenenza non solo al servizio ma soprattutto al contesto in cui il paziente vive, da psichiatria segregante a psichiatria aperta in stretta connessione con la realta� territoriale.
E� la volta di Pierluigi Scapicchio che presenta una relazione sul tema �Manifestazioni deliranti nelle demenze�.
La loro definizione e�: �alterazioni della percezione, del contenuto del pensiero, dell�umore o del comportamento che si osservano frequentemente nel paziente demente�.
E� un�area critica dal punto di vista dell�intervento terapeutico, per la difficolta� di avere dati univoci e unificanti che si trasformino in una terapia standardizzata.
I quadri psicotici senili possono avere origini diverse, i fattori di rischio sono l�invecchiamento cerebrale, i disturbi cognitivi, il parkinson e la bradifrenia.
Centrale e� la presenza di sintomatologia delirante con una pervasivita� comportamentale caratteristicamente bassa rispetto a pazienti piu� giovani.
I dosaggi degli antipsicotici sono infine piu� bassi in questo tipo di pazienti a parita� di risultati clinici.
Interviene Callieri che in riferimento alla relazione di Borsetti sottolinea che laddove sia possibile cogliere la dimensione simbolica del delirio, li� e� possibile una via psicoterapica nelal cura del delirio.

A conclusione della prima giornata congressuale, i lavori sono proseguiti nel maestoso Auditorium, ove si e� tenuto un Evento Speciale dal titolo �Immagini della Follia: schizzati, in paranoia, con voci, etc.�, a cura del Prof. Vittorio Volterra dell�Universita� di Bologna.
Quest�ultimo ha mostrato una serie di spezzoni significativi, tratti da venticinque film, all�interno dei quali e� possibile individuare un�entit� patologica, ed in particolar modo la schizofrenia, la paranoia, i deliri, le allucinazioni visive ed uditive. Si � soffermato sull�esordio psicotico del personaggio interpretato da J. Nicholson in �Shining�, sui deliri persecutori di G. Hackman nel film di F. Ford Coppola �La conversazione� e di R. Crowe in �Beautiful mind�. Passando poi ad una dimensione piu� coartata, regredita, quasi catatonica, con l�ausilio delle immagini di �Bad Buddy Boy�, ha poi mostrato la relazione con la sua psichiatra della ragazzina ecoprassica del mirabile film di Nelo Risi ispirato al libro �Diario di una schizofrenica�. Ha quindi proseguito con il fulcro del tema congressuale, vale a dire con il tema del delirio: �L�inferno� di Chabrol vede nel suo nascere e svilupparsi, a partire da un aspetto ossessivo, un tipico delirio di gelosia o meglio di tradimento, fino all�arrivo all�attenzione clinica del medico, cosi� come tale fenomeno e� reso bene ed anche in modo divertente, accanto a deliri di riferimento, nel capolavoro di Bunuel �El�. Ancora ha osservato la nascita di un folle criminale, per un Edipo mai risolto, del personaggio di �Psycho� di Hitchcock, il delirio megalomanico fino alla morte di Klaus Kinsky �furore di Dio�, quello grandioso e salvifico di Robin Williams nella �Leggenda del re pescatore�, quello di rivendicazione di R. De Niro in �Cape Fear�.
Nel celebre �Ammutinamento del Caine� si puo� vedere il passaggio dalla persecuzione di tipo ossessivo sino all�insorgere di un vero e proprio delirio paranoide nell�interpretazione di H. Bogart. Presenta, infine, l�esperienza in una casa famiglia del personaggio di �Spider� di Cronemberg, l�ironica rappresentazione di B. Wilder in �Quando la moglie e� in vacanza� del delirio di riferimento di Tom Ewell, terminando questo excursus cinematografico con un omaggio a Fellini con la scena di Amarcord in cui Ciccio Ingrassia arrampicato in cima ad un albero grida al cielo, reiteratamente �Voglio una donna!�.
Segue una stimolante discussione in sala che analizza i fattori che influenzano l�impatto dei film di carattere psichiatrico sul pubblico in generale e porta a sottolineare l�estrema difficolta� nel ricreare sul grande schermo il nostro mondo interno e la pazzia, nonche� il sogno, che, pur procedendo per immagini come nelle pellicole fotografiche, nella traslazione filmica subisce una elaborazione secondaria e quindi muta. Esempi di quest�ultimo cui il Prof. Volterra ha pertanto invitato alla visione sono �I misteri dell�anima� e �Specchio scuro�.

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