INTERVISTA A M. MAJ

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15 ottobre, 2012 - 19:00

Ultima giornata congressuale: è stato difficile trovare Mario Maj libero per alcuni minuti, l'ho visto infatti costantemente impegnato, è stato presente e ha assistito con attenzione a tutti i singoli interventi occupandosi in modo impeccabile durante le pause anche dell'organizzazione! L'ultimo giorno lo vedo seduto nell'auditorium e, col suo fare gentile, trova un po' di tempo da dedicare anche a me.

 

Domanda: Un commento su questo congresso che oggi volge al termine…

Risposta: Questo è stato un congresso rivolto soprattutto ai clinici per fornire un panorama di quelle che sono le acquisizioni più recenti per quanto riguarda le basi biologiche ed il trattamento farmacologico dei più comuni disturbi mentali. E' difficile che in Italia un quadro di questo tipo venga fornito così ad alto livello, in genere in queste occasioni o si concentra l'attenzione su di una singola patologia oppure su un gruppo di farmaci; noi abbiamo ascoltato relazioni veramente di alto livello in cui oltre al quadro delle disponibilità attuali sono state illustrate anche le prospettive e le possibilità per le terapie future, come abbiamo appena ascoltato nella lettura magistrale di Winblad sulle demenze. Era dal 1991, quando ci fu a Firenze il congresso mondiale di psichiatria biologica, che non si teneva in Italia il meeting di una società internazionale importante nel campo della psichiatria.

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