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di Manlio Converti

Perché i Maschi fanno pipì in piedi?

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4 gennaio, 2021 - 12:02
di Manlio Converti

Perché i Maschi fanno pipì in piedi?

La risposta non è nelle forme anatomiche del maschio, ovviamente. Nessuno impedisce alle donne di fare pipì in piedi, ad esempio nelle turche. 
E' celebre il duello tra Emma Dante e Elena Cotta nel film Via Castellana Bandiera, che include la scena della pipì accovacciate il meno possibile, forse più importante delle sfide a fare pipì più lontano ripreso in tanti film neo-realisti.

Le donne si siedono per igiene.
I maschi perché non si siedono?

La loro anotomia gli impedisce di sedersi per fare pipì?
Evidentemente sporcare è esattamente quanto i maschi devono fare con la loro pipì. Centrare un bersaglio, Farla fuori dal vaso. Sono solo tre possibili attributi di superiorità virile, che fanno la gioia degli psicanalisti.

Fare pipì è anche un simbolo sociale di potere. Si esplica in vari modi. Diretti e indiretti.

L'uguale superficie data ai bagni separati per sesso maschile e femminile (e quindi di per sè irrispettoso della realtà anatomica di persone intersessuali e transgender), produce infatti diversi giochi di potere.
Il più evidente è quello della fila di sole donne e bambini davanti ai bagni pubblici.

Ci vorrebbe un dipinto o un film di successo per descrivere e poi esorcizzare questo fenomeno sociale che vuole umiliare le donne.

Le donne stanno con i bambini...  ma questo è un altro discorso, che risale ai Bagni Turchi e alle Saune Romane, ma che comunque include il concetto di virilità come superiorità, raggiunta la quale, intorno ai dieci-unidici anni, i ragazzi vengono promossi al bagno dei padri.

I bagni pubblici ugualmente divisi in superficie non tengono conto quindi del fatto che le donne hanno bisogno non solo di sedersi o di togliere più indumenti (i jeans e le minigonne hanno in realtà eliminato questa differenza). I bagni pubblici spesso contengono opere d'arte inventate esclusivamente per i bisogni urinari maschili, cui non è conseguita nessuna invenzione ai fini muliebri.

L'equità non è difficile da ottenere.

1) Insegnare ai maschi a fare pipì seduti, ridurrebbe le spese di igienizzazione dei bagni pubblici del 90%.
2) Usare bagni unisex chiusi garantirebbe tutte le persone, costrette ad una unica fila congiunta, rispettosa di tutti i ruoli di genere di fronte ad un bisogno primario.
3) Offrire il doppio della superficie alle donne in modo che il numero dei "pezzi" di ogni genere adibiti all'urina dei maschi sia esattamente la metà di quelli dedicati alle donne. Questo  metodo produrrebbe due file identiche d'attesa ai bagni pubblici, ma manterrebbe l'inaccettabile separazione ideologica maschi/donne con l'esclusione di ogni altro genere.

Se sei un maschio, hai mai provato a fare pipì seduto? La tua virilità si è ridotta? Oppure hai paura di sporcarti con le urine di un altro maschio che non fa la pipì seduto???

Se il motivo prevalente è il terzo, è una questione di igiene come l'uso del sapone per lavarsi le mani e la mascherina per evitare infezioni a trasmissione aerea.

A tal proposito ricordate quanti sono i maschi che lavano le mani, col sapone... dopo avere urinato? Per vari motivi le mani delle donne vengono spesso lavate anche prima di fare pipì, ma quelle dei maschi, che si sporcano di sicuro quando si fa pipì in piedi e non si sporcherebbero quasi mai se si fa pipì seduti, non vengono lavate quasi mai.

Perchè? 

Perché la pipì contiene feromoni maschili che dimostrano la virilità? Perchè l'igiene non è virile? Perché il tempo di permanenza in un bagno pubblico è di per sè la misura del valore di un uomo, evidente se confrontato con le donne costrette a stare in fila?

Obbligare i maschi a fare pipì seduti non cambia la loro virilità, neanche un po', e permette loro anche di migliorare lo svuotamento dell'alvo da gas o feci. Obbligare a lavarsi le mani, forse riduce i loro preziosi feromoni, che si trasmettono quando toccano appunto qualche partner potenziale.

Fare pipì seduti riduce tuttavia il bisogno di lavarsi le mani e garantisce l'igiene personale, del locale e i preziosi feromoni contemporaneamente.

Molte donne emancipate vanno regolarmente nei bagni maschili quando ce n'è più di uno che sia chiuso, ma in genere protestano quando vedono un maschio o una persona LGBTI uscire da un bagno femminile, per timore sacro di tre elementi.

1) La pipì potrebbe sporcare e trasmettere infezioni se la si fa in piedi.
2) Ci sarebbero feromoni maschili, anche se il fatto è incerto in caso di persone transgender medicalizzate.
3) La pipì può contenere tracce di sperma e questo induce fantasie di concepimento irrituale attraverso la seduta sul bagno di ceramica.

Le donne quindi lavano la tazza del gabinetto anche se è un bagno usato da sole donne.

Perché lo fanno?
Per evitare che batteri presenti in zone umide possano infettare il loro corpo.
Per la fantasia che lo sperma rilasciato da vagine di donne da poco recettrici dell'orgasmo maschile possa come su detto causare un concepimento irrituale.
Perché i feromoni femminili sono altrettanto destabilizzanti di quelli maschili ed attivano il lato bisessuale o meglio la fluidità dell'orientamento sessuale, oggettivamente dimostrata in molti lavori scientifici.

Gli aspetti legati ai feromoni e al concepimento irrituale sono probabilmente solo miti, ma i miti, in psicologia, producono nevrosi.

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