Una misura può essere considerata "buona" se è affidabile, sensibile e valida (Tab.
Conti L, Ruggeri M, Faravelli C: Strumenti di valutazione e di misura. In: Cassano GB et al. (Eds.) "Trattato Italiano di Psichiatria", Masson, Milano, 1993.
La ricerca scientifica si avvale sostanzialmente di due strategie di ricerca che possiamo definire una intensiva e l'altra estensiva. La prima, che viene effettuata su campioni limitati o anche su casi singoli, non risponde ad una metodologia rigidamente formalizzata e prevede la raccolta di numerose informazioni che, nel loro complesso articolarsi tra loro, possono fornire al ricercatore elementi per formulare nuove ipotesi.
La valutazione standardizzata dei disturbi psichici era affidata, in passato, agli psicologi i quali utilizzavano batterie di test psicologici, in particolare psicometrici e psicodiagnostici, che richiedevano, per la loro somministrazione ed interpretazione, una particolare preparazione e tempi di solito abbastanza lunghi: questo ha rappresentato un serio ostacolo ad una più ampia diffusione della valutazione standardizzata della patologia psichiatrica.
La valutazione clinica standardizzata deve rispondere ad alcune regole fondamentali ben espresse per la medicina in generale da Deyo e Carter (1992), ma ampiamente valide anche per la psichiatria:
Il colloquio psichiatrico, per quanto abbia insite anche valenze di altro tipo e significato, ha innanzitutto uno scopo informativo ponendosi, in sostanza, quattro obiettivi:
BIBLIOGRAFIA
American Psychiatric Association: Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition. Washington, DC, American Psychiatric Association, 1994.
Una delle intuizioni che Freud introduce negli scritti di questo periodo è il concetto di rappresentazione mentale: un concetto fondamentale per la diagnosi.
Le RS esplorano, come vedremo più avanti, i diversi aspetti che caratterizzano un'entità psicopatologica e ne danno una valutazione quantitativa (in termini di gravità o di frequenza). Gli strumenti che richiedono una risposta dicotoma (SI/NO, presente/assente) sono strumenti di rilevazione più che di misurazione ed è improprio perciò chiamarli RS.
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